Da Boscaglia a Pecchia, da una partita chiusa a una aperta, dal sintetico del Piola alla bolgia del Curi: nel giro di quattro giorni due partite che piĆ¹ diverse non si potrebbe, per approccio, tattiche, clima e rapporti fra gli allenatori. Il Perugia arriva alla sfida decisiva contro il Verona (una vittoria darebbe quasi la certezza dei play-off) con la carica di chi si gioca tutto, anche dal punto di vista comunicativo: il presidente ha fatto due comunicati in due giorni e in sala stampa arrivano in due (l’allenatore e Brighi), come alla vigilia delle grandi sfide Champions.
BUCCHI SULLA POLEMICA DI NOVARA (VIDEO)
Novara, deluso da polemiche Sollecitato in conferenza stampa, Bucchi accetta di tornare sulle polemiche post Novara-Perugia, innescate dal presidente Massimo De Salvo e poi da Roberto Boscaglia, in merito alle quali aveva giĆ risposto ma senza aver sentito le dichiarazioni del patron e dell’allenatore dei piemontesi: Ā«Poi le ho sentite – ammette Bucchi – con rammarico da una parte ma con grande serenitĆ dall’altra. Quello di cui mi si accusava non corrisponde al vero, nĆ© per quanto riguarda l’esultanza di venerdƬ nĆ© per la conferenza della gara d’andata, quindi guardo oltreĀ».
Ma vittoria importante Ā«Credo che sia stato un risultato importantissimo anche se – ammette Bucchi in conferenza – arrivavamo a quella partita in un momento di flessione, come credo che sia fisiologico per tutte le squadre. Cinque o sei gare in 20 giorni sono tante ed ĆØ normale che un singolo episodio possa influire sulla testa e sulle gambe. Noi abbiamo pagato l’episodio nel finale con il Pisa, ce lo siamo portati dietro per un po’, facendo poi due partite non da Perugia. Per poi sbloccarci proprio a Novara. Quello che avevo chiesto agli uomini, prima ancora che ai calciatori, era far vedere a noi stessi e ai tifosi, cosa siamo capaci di fare per arrivare ai play-offĀ».
SANTOPADRE: GLI APPLAUSI ALLA SQUADRA
Ora partite āsporcheā Ā«Questo campionato ĆØ cominciato con tante squadre sbarazzine. Poi, via via che passavano le giornate, quelle che andavano bene hanno mantenuto l’atteggiamento aperto e aggressivo, quelle che andavano male sono passate ad un atteggiamento un po’ piĆ¹ abbottonato e solido perchĆ© i punti cominciavano a pesare e le panchine a scricchiolare. Ć normale. Questo ĆØ un momento in cui si bada ad andare piĆ¹ al sodo. Non ci sono partite belle perchĆ© quasi sempre le due squadre in campo si giocano qualcosa di importante. Noi cerchiamo di giocare, ma non sempre ĆØ facile, ma non ci tiriamo indietro: abbiamo giocato tante volte di fioretto, ma sappiamo giocare con la spadaĀ».
L’APPELLO DEL PRESIDENTE AI TIFOSI
UnitĆ d’intenti Ā«Evidentemente abbiamo abituato tutti molto bene – dice Bucchi – quindi non appena abbiamo fatto delle prestazioni un po’ al di sotto degli standard ci sono state delle critiche. Ma non ho preso la cosa in maniera negativa. Abbiamo le spalle larghe. Le prendo sempre come un momento di crescita mia anzichĆ© come un momento di discussione negativa. Credo che la nostra presenza congiunta – dice il mister riferendosi a Brighi – faccia capire che c’ĆØ una unitĆ di intenti, cosƬ come l’appello del presidente. Siamo tutti consapevoli che la partita col Verona significa andare ai play-off, ma play-off significa poi lottare per la serie A. E se dovessimo arrivarci, poi voglio giocarmeli fino alla fineĀ».
Dezi determinante Ā«Abbiamo cercato di averlo nelle migliori condizioni – dice il mister a proposito di Dezi, match winner a Novara – per questo l’ho messo in campo anche quando non era al massimo. Si ĆØ fatto male a Salerno e poi ha avuto un altro stop a Cittadella. Si aspetta grandi cose da se stesso e un po’ si ĆØ depresso. Invece doveva avere la luciditĆ di accontentarsi quando non era in condizione. Speriamo che il gol di Novara sia la scintilla che possa farlo riesplodere appieno. Anche Terrani l’ho visto bene. Potrebbe giocare cosƬ come potrebbe giocare Guberti. Non mi voglio sbilanciare. Voglio vedere prima come stanno fra oggi e martedƬĀ».