Serie C, si gioca subito: sciopero revocato

Venerdì mattina la soluzione con la mediazione Figc nella battaglia tra Aic e Lega Pro. Gravina: «Ha vinto il buon senso»

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Ha portato i suoi frutti la mediazione della Figc nello scontro – va avanti da settimane – tra l’Associazione italiana calciatori e la Lega Pro in merito alle liste dei calciatori. Lo sciopero indetto dall’Aic è stato revocato: i giocatori inseribili passano da 22 a 24, con l’aggiunta di un ulteriore elemento classe 2001. La conseguenza è che ci sarà il 27 settembre il debutto casalingo di Gubbio, Perugia e Ternana contro Modena, Fano e Viterbese.

LO SCIOPERO DELL’AIC PER LISTE E MINUTAGGIO GIOVANI
IL PROGRAMMA DELLE PRIME 7 GIORNATE: DATE ED ORARI

La risoluzione

Immediato il commento del presidente della Figc Gabriele Gravina: «Ha vinto il buon senso, è un successo del calcio italiano. I tifosi della serie C meritano di ricominciare, intere città aspettano da mesi di riappropriarsi del proprio campionato. E la soluzione che è stata trovata scongiura uno stallo che avrebbe compromesso la loro grande passione. Con un dialogo – conclude – ampio e articolato sulla sostenibilità della serie C, la Figc si è assunta l’onere di avvicinare posizioni molto distanti. Desidero ringraziare sia l’Aic che la Lega Pro per la disponibilità e la responsabilità dimostrata, d’ora in avanti sarà il campo a parlare». Fino alla prima mattinata di venerdì l’ipotesi rinvio della prima giornata era più che concreta.

Non è finita

Il numero uno della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è intervenuto nel primo pomeriggio: «Da sabato ha ufficialmente inizio il campionato serie C 2020-2021. Un fatto estremamente positivo. Si è lavorato in sinergia per riuscire a raggiungere l’obiettivo comune di tornare a far rotolare il pallone in campo. La prossima settimana sono già state fissate due riunioni con le nostre società per confrontarsi e deliberare sulle proposte di modifica che con l’Aic, ai cui rappresentanti va il mio ringraziamento, abbiamo ragionato di apportare. Un ringraziamento particolare va al Presidente Gravina per l’importate contributo. Abbiamo dato, tutti insieme, un segnale di rispetto alla passione dei tifosi».

L’avvio di campionato

Il vicepresidente della Ternana, Paolo Tagliavento, frena: «Ancora devono arrivare bene le documentazioni. Sembrerebbe che la lista si porti da 22 a 24 con i 2001 liberi. In caso di infortunio inoltre sarà concesso di far uscire il giocatore dalla lista avendo la possibilità di inserirne un altro però, ripeto, tutto deve essere ancora finalizzato. Con le liste aperte le società che hanno voluto fare una programmazione a lungo termine si sono assicurate dei contratti coerenti con questa progettualità. A distanza di qualche mese, sentirsi dire di riportare la lista a 22 è stata una decisione che avrebbe tagliato le gambe a chi aveva deciso di avere una certa progettualità decidendo di costruire qualcosa per il futuro. Lo sciopero è un diritto, ma un diritto che avrebbero esercitato i calciatori nei cui confronti le società di appartenenza non avevano alcun diritto per poterglielo impedire; un inizio di campionato assai anomalo quello che stiamo vivendo. Siamo stati fermi tre mesi, abbiamo ricominciato con i playoff, per poi rifermarci e partire ancora una volta; è stata tutta una preparazione in fase sperimentale. Abbiamo cambiato staff e tutto è sotto la lente di ingrandimento e con un punto interrogativo. Tutti – dal presidente in giù – stiamo cercando di dare alla Ternana la possibilità di fare un campionato di vertice, ma sappiamo che il campionato di Lega Pro resta difficilissimo. Abbiamo la fortuna – conclude – di avere una tifoseria vicina e attiva. Ci spronava quando le cose non andavano benissimo e sono sicuro che lo farà anche adesso. I tifosi hanno visto una proprietà investire sul territorio, sul sociale, grazie a una serie di iniziative che ci hanno avvicinato a tutto il popolo ternano».

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