Teatro Verdi Terni, verifica bellica: scatta la procedura

Nuovo passaggio propedeutico pre avvio del cantiere: indagine di mercato per un’area da oltre 1.500 metri quadrati

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di S.F.

Non solo i sondaggi su murature e fondazioni. Ci sono anche le prove di laboratorio su strutture e malte, ma soprattutto la necessità di procedere alla verifica e – nel caso servisse – l’eventuale bonifica bellica: in quest’ultimo caso è scattato l’iter per l’affidamento diretto per un valore di poco inferiore ai 10 mila euro. Al centro dell’attenzione c’è il teatro Verdi di Terni, con la progettazione legata all’esecutivo del I° stralcio funzionale e il definitivo generale in chiusura da parte della Rtp con a capo la ApiùM2a Architects.

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Bombardamenti e verifiche

Si tratta di un ulteriore step propedeutico alla partenza – non avverrà a stretto giro – del cantiere dopo che a fine 2020 la professionista Claudia Angelelli aveva firmato il documento per la verifica di interesse archeologico dell’area. Perché occorre la verifica bellica? «L’area urbana interessata – viene spiegato dalla direzione lavori pubblici e manutenzioni – dell’intervento di cui trattasi è stata oggetto di pesanti bombardamenti anche con la distruzione di parte del teatro originario». Palazzo Spada, come da prassi in questi casi, si muoverà con un’indagine di mercato attingendo all’albo del ministero della Difesa.

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La stima e il II° stralcio

Si parla di un’area scoperta – per effetto della maggiore quota di scavo e dell’estensione della zona da occupare – da verificare di circa 1.650 metri quadrati per un importo – Iva compresa – che sfiora i 9.500 euro. Per i sondaggi citati in precedenza ci sono già stati gli affidamenti diretti a favore della Monti Enzo srl di Terni e della Unilab sperimentazione srl di Corciano. Il quadro complessivo economico per il I° stralcio funzionale è di oltre 4,6 milioni, mentre per il II° il Comune ha richiesto un finanziamento di 10 milioni di euro nell’ambito degli interventi di ‘rigenerazione urbana’ (Dpcm 21 gennaio 2021).

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