Teatro Verdi Terni, verifica progetto in mano alla Rina Check

Ok alla società ligure: battuta di un niente la QSC di Milano. L’appalto riguarda il check della progettazione definitiva complessiva ed esecutiva del I stralcio

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di S.F.

Dalla proposta all’aggiudicazione definitiva, step completato. E ora manca solo l’efficacia, attesa a stretto giro: ad occuparsi della verifica della progettazione definitiva complessiva ed esecutiva del primo stralcio funzionale dell’intervento di ristrutturazione del teatro Verdi di Terni sarà la Rina Check srl di Genova: il via libera è arrivato in avvio di settimana dopo la nuova riunione della commissione esaminatrice. Battuta di un niente la milanese Quality Survey Controls srl di Milano.

IN COSA CONSISTE LA VERIFICA DEL PROGETTO

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La valutazione

L’offerta della società ligure era risultata anomala e dunque prima di procedere all’ok definitivo sono stati valutati – come accade da prassi in questi casi – i giustificativi presentati. Alla fine tutto liscio e aggiudicazione definitiva con il punteggio complessivo di 86,98 contro l’86,95 della Qsc, il 78,81 dell’ingegnere Onofrio Dennetta e, a chiudere il cerchio, i 74,38 della Siip srl di Napoli; la Rina Check ha ottenuto il miglior score tecnico. L’importo a base di gara era superiore ai 102 mila euro. Al centro dell’attezione la progettazione definitiva complessiva per l’intervento da 16 milioni 956 mila euro e quella esecutivo per il primo stralcio funzionale da quasi 7 milioni di euro a cura dell’Rtp guidato dalla ApiùM2a Architects: quest’ultimo è stato consegnato il 14 luglio e approvato lo scorso 24 novembre per consentire la devoluzione dei mututi di Cassa depositi e prestiti per 1,4 milioni.

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Il check

La Rina Check, da capitolato d’appalto, avrà trenta giorni per chiudere il lavoro. Riguarda – in sintesi – «la completezza della progettazione architettonica in termini di utilizzabilità del teatro, visibilità ecc., rispondenza ed efficacia delle scelte di progetto in materia di sicurezza antincendio, verifica dell’economicità e efficienza dell’impiantistica generale, congruità della resa acustica generale, la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti, la congruità dei prezzi proposti, i presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo e la manutenibilità delle opere, minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso, la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti, il criterio e le condizioni previste in merito al coordinamento della sicurezza data la particolarità del cantiere in oggetto ed il luogo dei lavori, l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta per il primo stralcio funzionale e per il secondo di completamento». Il Rup del procedimento Verdi è l’ingegnere Matteo Bongarzone che, dalla scorsa estate, ha sostituito Mauro Cinti.

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