Ternana, altro blitz dei tifosi in sede

C’è l’Entella: Fere spalle al muro, vittoria o guai seri. Mariani: «So come gestire la situazione». Intanto i supporter della est ancora in azione: Bandecchi sempre nel mirino

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Gianluca Fabi e Ferruccio Mariani (foto Mirimao)

Una Ternana spalle al muro, o poco di manca. Sì, d’accordo le tante gare da giocare e una media punti salvezza in ribasso rispetto agli altri anni, ma se sei in fondo alla graduatoria e non vinci gli scontri diretti c’è poco da essere ottimisti o speranzosi: i rossoverdi, dopo la sconfitta nello scontro diretto di Cesena, sono chiamati ad una inderogabile risposta positiva nel match di sabato pomeriggio contro la Virtus Entella. Debutto casalingo per Ferruccio Mariani, alle prese con l’assenza del vicecapitano Paolucci e con l’opzione di un nuovo disegno tattico. I biglietti venduti – tre per il settore ospiti – sono poco più di trecento. Diretta su umbriaOn dalle 14.30.

Tifosi ancora in azione Nel contempo nella tarda serata di venerdì cosa accade? Che alcuni esponenti del gruppo curva Est Ternana 1925 – gli stessi dei dollari e dei recenti striscioni di contestazione – si presentino di nuovo in via della Bardesca per lanciare messaggi nei confronti di Stefano Bandecchi. Lasciata una scritta in rosso all’ingresso e un foglio sulla porta (uno anche allo stadio) con il volto (con tanto di naso allungato) dell’imprenditore livornese: «Buffonicusano», la parola che accompagna il gesto. Altro giro, si prosegue.

MARIANI VERSO IL CAMBIO TATTICO. NUOVO PASSAGGIO IN CITTÀ PER STEFANO BANDECCHI

Ferruccio Mariani

Pronta la difesa a tre Sarà per i guai (Favalli è rientrato nelle ultime sedute) che hanno coinvolto diversi difensori in settimana o, magari, per i meccanismi saltati a Cesena e conseguente disastro nel pacchetto arretrato. Fatto sta che il 56enne di Acilia ha testato a lungo una linea composta da tre elementi alla vigilia della sfida: il 3-4-3 o 3-4-1-2 sono opzioni concrete per affrontare La Mantia e compagni. Vitiello, Valjent e Rigione favoriti per una maglia da titolare, senza escludere la conferma della difesa a quattro con l’ex Cremonese sull’out sinistro. Tra i 22 convocati non ci sono i ‘tagliati’ (Marino e Capitano), Bleve, Paolucci e Zanon, indisponibili. C’è invece Montalto, fermatosi durante la seduta di giovedì per un problema al flessore della coscia: «Adriano – le parole di Mariani – oggi stava meglio. Sta bene, ma farà comunque un’ecografia di controllo. C’è ottimismo».

AMBIENTE SPACCATO, BANDECCHI E COMMENTI MINACCIOSI VIA SOCIAL: «ESPOSTO ALLA POLIZIA POSTALE»

Danilo Giovannelli

Il ritardo e i calci piazzati Conferenza convocata per le 12.30. Il tecnico laziale, accompagnato da Gianluca Fabi e Lorenzo Modestino, si presenta invece alle 13.10 a causa di una lunga fase dedicata ai calci piazzati: «Abbiamo provato – la spiegazione di Mariani – molto i calci da fermo, si perde tempo perché altrimenti non lo faremmo mai. Ho un mio sistema che va testato, quasi quaranta minuti su questo oggi».

FERRUCCIO MARIANI: «SERVE PARLARE MOLTO IN QUESTO MOMENTO», VIDEO

La loquacità Mariani per sua stessa ammissione dice «di essere uno che non parla molto». La posizione della Ternana e le varie problematiche – l’ambiente ‘rumoreggia’ – del mondo rossoverde però fanno propendere per un altro atteggiamento: «Quando sei ultimo – ha specificato – in classifica bisogna essere bravi a parlare con i ragazzi e a coinvolgerli, per fargli capire che possiamo uscirne. Serve aiutare anche chi ha sbagliato sul campo, sono convinto la forza di una squadra è il gruppo. Non sono uno che parla molto, ma ora è necessario per capire la loro reazione. Ho visto una squadra molto convinta e attenta su ciò che stiamo preparando».

Adriano Montalto e Maurizio Caccavale

Il cambio di modulo è nell’aria. Mariani non si sbilancia più di troppo, ma fa intuire che i test con difesa a tre gli sono piaciuti: «Ho provato un altro schema tattico in settimana dopo aver interagito con i ragazzi. Qualcuno è abituato a giocare a tre, in realtà cinque in fase difensiva, e nel parlarci ho visto che erano molto propensi a questa soluzione: sinceramente non mi è dispiaciuto nel vedere i movimenti». Individuato il punto debole – uno dei tanti – principale delle Fere: «Il problema è che la Ternana si allunga troppo, dobbiamo essere più corti per coprire bene gli spazi».

Luigi Garofalo, preparatore atletico della Ternana

Il distacco da Pochesci In avvio di conferenza c’è anche spazio per un chiarimento sulla condizione atletica dei rossoverdi: «Io so ciò che devo fare, come gestire la situazione. E insieme ai giocatori dobbiamo farlo. A livello fisico sta benissimo la squadra ma, con il mio modo di giocare, devo cambiare qualcosa. Non avevo intenzione – si riferisce alle dichiarazioni post Cesena – di creare problemi con i colleghi (leggasi Pochesci, ndr). Chiaro che mi prendo cura del mio gruppo come preferisco, non giudico gli altri». Una precisazione per cercare – quantomeno su questo aspetto – di creare nuove voci sul rapporto tra i due. La gara sarà diretta da Luigi Nasca della sezione di Bari, all’ottava direzione con i rossoverdi. Intanto a livello societario c’è da segnalare che – ora anche su carta, ritardo dovuto a questioni burocratiche – che l’ex amministratore unico Simone Longarini non è più procuratore speciale del club di via della Bardesca: il 33enne romano è completamente fuori dai giochi.

Uno striscione alla nord, era il 9 settembre

L’incontro di mercoledì Intanto il Club Rocca Rossoverde commenta il confronto avuto due giorni fa con i vertici societari: «Erano presenti il proprietario Stefano Bandecchi, il presidente Stefano Ranucci e la ‘Slo’ Costanza Farroni L’incontro era stato richiesto con lo scopo di riuscire a comprendere se la società avesse ben presente che l’ultimo posto in classifica non è venuto per caso o solo a causa di sfortuna ed errori arbitrali, ma è imputabile a tutta una serie di scelte tecniche sbagliate. A cominciare dall’allestimento questa estate di una rosa non all’altezza della serie B e, ancora più grave, di non averla rinforzata adeguatamente dove serviva nel mercato di gennaio. Bandecchi si è dimostrato molto disponibile al dialogo e sorprendentemente ha ammesso tutti gli errori commessi imputandoli alla troppa fiducia riposta in Pochesci. La proprietà ha anche inteso rimarcare lo sforzo economico fatto per rilevare la società ed il fatto che spende oltre 600 mila euro mensili in stipendi. Finalmente il patron Bandecchi ha capito che il rischio maggiore che stiamo correndo non è certamente quello di rimanere fuori dai play-off, ma quello di retrocedere. La retrocessione, oltre ad essere un dramma per noi tifosi, rappresenterebbe una notevolissima perdita d’immagine per il marchio Unicusano e comporterebbe notevoli ricadute economiche per la stessa società. Sia Bandecchi sia il presidente Ranucci hanno manifestato la volontà e garantito tutto il loro impegno per mantenere la categoria e notizia sicuramente più importante è stato conferito ad Evangelisti il compito di sondare il mercato degli svincolati italiani o stranieri per cercare di rinforzare la rosa, essendo la proprietà disposta ad ulteriori sacrifici economici. Da parte nostra non possiamo che prendere atto che il detto ‘semo nati pè tribbolà’ è sempre valido per noi tifosi della Ternana. Ancora una volta arrivati a febbraio ci troviamo a lottare per mantenere la categoria ed ora più che mai vorremmo chiedere alla società di mettere in campo tutte le risorse economiche per porre una pezza alle lacune della rosa. Vogliamo ricordare ai calciatori che sono dei privilegiati, fanno un lavoro che hanno scelto ed è remunerato adeguatamente, difendono i colori di una città e soprattutto la passione di migliaia di persone. Precisiamo questo perché non basta più solo il massimo impegno durante i novanta minuti della partita, ma noi pretendiamo che si comportino da professionisti e che il loro unico scopo in questi circa cento giorni che restano alla fine del campionato sia quello di prepararsi alla partita arrivando al 200% della condizione fisica, lottando su ogni palla come se fosse quella decisiva. Se non si possono vincere le partite avendo una tecnica migliore dell’avversario si devono vincere con la grinta e la cattiveria agonistica. Chiediamo infine a tutti i tifosi di cercare di rasserenare l’ambiente. Il messaggio lanciato alla società ed ai calciatori è stato recepito forte e chiaro. In questo momento c’è il massimo bisogno di creare un clima positivo e di lottare tutti insieme per raggiungere lo stesso obiettivo. E’ giunto il momento di tornare a riempire il Liberati e ad essere il dodicesimo uomo in campo, perciò tutti allo stadio. Cerchiamo di non contestare al primo passaggio sbagliato, tifiamo per tutta la partita e, così come lo scorso anno, salvezza sarà. Forza Fere».

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