Terni, quartiere Duomo: ancora sos su posti auto e viabilità

Audizione venerdì mattina in commissione di alcuni cittadini della zona: mirino anche su fioriere e cantieri. «Situazione critica»

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La petizione posizionata a marzo nei locali

Il provvedimento del Comune che ha modificato la viabilità ed i disagi creati ai residenti. I problemi del quartiere Duomo sono tornati al centro dell’attenzione in I° commissione consiliare venerdì mattina a Terni: ancora un sos dai cittadini del comitato con particolare riferimento ai posti auto. Nel mirino anche i lavori di restauro in zona anfiteatro ed il cantiere in via dell’Arringo. «Invivibile, la situazione è critica». Storia già sentita nel 2019.

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Via dell’Arringo

La qualità della vita stravolta

In avvio di seduta – in precedenza curiosi scambi scherzosi sulla visita di oltre dieci anni fa in Medio Oriente del consigliere Paolo Angeletti e dell’assessore Leonardo Bordoni, presente insieme alla collega Giovanna Scarcia, nonché dei mini Thyrus di Michele Rossi – è stato Walter Pirchio a sintetizzare i problemi nell’area: «Con il duro provvedimento del Comune è stata modificata la qualità della vita dei residenti. Da quando è iniziata l’attenzione verso l’anfiteatro ed i parcheggi di fronte è partito il ‘terremoto’ residenziale, anche per la richiesta dell’impresa che dovrebbe realizzare la nuova edificazione in via dell’Arringo. La petizione – ha sottolineato – mira a sensibilizzare l’amministrazione ad individuare luoghi per il diritto alla vita che fino a pochi mesi c’era: in quella zona ci sono famiglie e bambini. Si è registrata una mancanza di parcheggi dall’oggi al domani con conseguenti disagi». A stretto giro è previsto un sopralluogo per una valutazione generale.

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L’area interessata dal cantiere Flamini

La viabilità, le fioriere e l’invivibilità

Per il comitato è intervenuta anche la professoressa Maria Cristina Angelucci (presente anche la Guidarelli): «Da residente dico che non c’è ‘odore’ del cantiere dell’impresa Flamini, ci hanno detto verso la fine dell’anno. Perché allora non poterci parcheggiare in via dell’Arringo fin quando non parte? Oppure dateci un’area sostitutiva per le auto. Chiediamo inoltre l’apertura da piazza Duomo verso XI Febbraio, che senso ha chiuderlo? Poi c’è l’altro cantiere per l’anfiteatro: sentiamo i commenti sarcastici dei rari turisti che ci sono per come è tenuta l’area archeologica. Al lavoro ci sono dei ragazzi, due raschiano e tre guardano, non è ammissibile. Perché non c’è sorveglianza? In tutto ciò sono stati tolti ulteriori posti per i veicoli». C’è anche altro come ricorda – lo aveva già detto nel 2019 – il presidente del comitato Ztl Duomo Sergio Fossatelli: «La situazione è chiara e molto critica, già a suo tempo abbiamo espresso tutte le problematihe che esistono in zona Duomo. In primis le fioriere che hanno diviso il centro storico, parlo di via del Vescovado e via Aminale. Non possiamo passare e per andare a casa dobbiamo fare tre chilometri. La zona Ztl sta morendo, parecchi sono andati via perché è invivibile. Al 70% siamo anziani qui». Ma il focus principale resta sui parcheggi.

Il verbale della polizia e le proposte

Tra i più attivi Rossi e Alessandro Gentiletti: «Ciò che chiede – ha detto l’esponente di Terni Civica – la petizione è giusto, i parcheggi alternativi. Quello di via del Vescovado non è stato interdetto – la difesa – in seguito al mio atto di indirizzo che chiedeva la valorizzazione dell’anfiteatro. Proprio stamane c’è un sopralluogo della soprintendenza – direttamente Elvira Cajano – perché sono loro a seguire i ragazzi che stanno lavorando sul restauro. La scelta di togliere i posti auto è dovuta ad un verbale richiesto dalla polizia Locale: hanno accertato che non esistono le condizioni, non ci sono le misure minime. Inoltre la petizione ha solo 40 firme ed i residenti sono pochi». Quindi le proposte: «Riservare i posti di piazza Briccialdi (davanti al Circolo Scherma Terni) a loro, oppure quelli lungo Corso del Popolo». Sponda Senso Civico invece l’input è di «sospendere temporaneamente la decisione» con riferimento alla contestata ordinanza. Chissà che l’amministrazione non decida di ‘riaprire’ piazza del Duomo.

Sergio Fossatelli

FreePalestine in commissione

 

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