Ex mercato coperto Terni, atto transattivo: ok in III° commissione

Lunedì il passaggio in consiglio comunale. Poi la sottoscrizione con Superconti. L’esposizione del sindaco e l’input della minoranza: «Non sia mero centro commerciale»

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Trentasette minuti di esposizione per elencare gli aspetti tecnici, politici e giuridici – oltre ai vari pareri richiesti, Osl e Autorità garante della concorrenza e del mercato – che hanno portato all’elaborazione dello schema di accordo transattivo con Supermercati Superconti Terni S.r.l.. Il sindaco Leonardo Latini venerdì mattina si è esposto in III° commissione consiliare sull’annosa questione dell’ex mercato coperto, pronta ad essere chiusa con la sottoscrizione della transazione con un timing specifico: c’è il via libera con 6 voti favorevoli e 2 astenuti, con la minoranza che in più circostanze ha chiesto che non ci sia una trasformazione in un mero centro commerciale. Lunedì è in programma il semaforo verde del consiglio comunale.

Ex mercato coperto Terni, atto transattivo: scadenze e pagamenti

LA STOCCATA DI LATINI A MELASECCHE SULL’EX MERCATO COPERTO

Il nodo dissesto. No demolizione, c’è il restyling

In apertura ci ha pensato Latini a riepilogare il quadro dall’avvio della gara del 2008 fino ai fatti più recenti: «Un lavoro lungo – la sintesi delle sue parole – e ora l’area potrebbe ridiventare strategica dopo la sistemazione. Il tempo non è stata una variante neutra perché nel frattempo sono intervenute una serie di vicende tra cui il dissesto. Sono serviti una serie di approfondimenti per giungere allo schema transattivo ed è stato appurato che rispetto ai valori appostati a bando c’è stato un deprezzamento di oltre il 26% rispetto al prezzo a base d’asta originario». Via libera anche dall’Osl anche per la convenienza economica dell’operazione: «Risorse significative per il pagamento dei debiti», ha ricordato il primo cittadino. «Il protrarsi delle tempistiche erano incompatibili con la chiusura del dissesto. Il diritto di superficie per i parcheggi interrati non viene venduto in quanto non saranno più realizzati, mentre per quel che concerne l’edificio ci sarà una ristrutturazione e non più la demolizione: il cantiere avrebbe comportato ulteriori difficoltà per cittadini e commercianti in una zona già degradata. Aggiungere sofferenza non credo che rispondesse ai criteri di buona amministrazione. Superconti sistemerà tutta la piazza e c’è una clausola: in caso di inadempienza c’è la chance di risoluzione del contratto con incameramento di ciò che è stato incassato fino a quel momento». In definitiva sono tre le ‘linee guida’ citate: l’interesse pubblico per le esigenze di sicurezza e decoro, l’equilibrio dei conti e il pagamento dei creditori senza irrigidire il bilancio. Infine, da avvocato, una sottolineatura sempre sul cantiere: «Fosse stato attivato come previsto in origine, alla prima crepa nelle abitazioni i vicini avrebbero fatto causa».

VIA LIBERA ALLO SCHEMA DI TRANSAZIONE DA 6,7 MILIONI

«Non sia mero centro commerciale»

Diversi i consiglieri di minoranza che si sono espressi, in primis Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Tutto nasce per il contenzioso sui parcheggi sotterranei. Con la transazione si rinuncia a questo ma si lascia la possibilità di lasciarli così sulla piazza. Ecco, in termini di riqualificazione mi lascia preoccupato questo aspetto». Luca Simonetti (M5S) ha invece ricordato che in origine era previsto il reintegro delle superficie commerciali per gli operatori ora posizionati in largo Manni (citato l’accordo di programma Puc2): «Ipotesi tramontata?». Dubbi anche sullo sviluppo: «Ci sarà il trasferimento di Superconti da via Faustini all’ex mercato coperto, si va verso un’altra direzione rispetto al passato. In sostanza ci sarà un piccolo centro commerciale in centro con rivisitazione urbanistica. Di strategico non ci vedo nulla: è solo un compromesso per chiudere questa parentesi. Operazione mediocre». Paolo Angeletti (Terni Immagina) si accoda: «Non ho problemi logici alla transazione. L’unica obiezione riguarda il futuro di questo contenitore. Che non sia solo un centro commerciale». Tiziana De Angelis (Pd) ha puntato su un altro aspetto: «Do atto che finalmente il sindaco per una volta ha messo a disposizione tutta la documentazione. Sarebbe ora che questo percorso di trasparenza avvenga per altre questioni. L’accordo è positivo, ma in passato di parlava di servizi e comunità».

MERCATO LARGO MANNI, IL CONSIGLIO DI STATO ‘BOCCIA’ GLI OPERATORI. LA STORIA

ll sindaco durante la commissione

Il collegamento con il ‘cubo’ e largo Manni 

Michele Rossi (Terni Civica, nel contempo deluso per l’avvio del cantiere all’ex convento di San Pietro) ha evidenziato un’altra tematica: «A livello politico un successo dell’amministrazione, condivido il restyling dell’edificio esistente. Ci sono poi i 200 mila euro che il Comune prende perché i mercatali non trovano più spazio nella struttura di piazza del mercato: furono spostati in maniera inattesa nel ‘cubo’ arancione, con sentenze amministrative sfavorevoli per loro. Perché non ci sarà il loro ritorno? Che futuro ha quello spazio di largo Manni?». Per Valdimiro Orsini di Coraggio Italia questa «proposta chiude una storia molto complessa che ha creato innumerevoli problemi sia al Comune che a cittadini e commercianti che lavorano e abitano in quell’area. Una soluzione di buon senso e buon governo, già ipotizzata dalle precedenti amministrazioni (citato Andreani). Ma serve una rivisitazione di parcheggi e aree sosta in quella zona. Va rivitalizzato tutto». Latini in replica ha aggiunto che «l’iter è stato condizionato dalle scelte del 2008, ovvero l’alienazione per un’iniziativa privata. Non possiamo intervenire con risorse nostre». A suo favore l’intervento di Lucia Dominici (FI): «Ha mostrato coraggio di governare in questo caso, so quanto tempo gli ha dedicato».

EX MERCATO COPERTO, SVALUTAZIONE DEL 26,1%: VALORE DA 3 MILIONI 842 MILA EURO

I tecnici e la valutazione

Negli ultimi minuti della commissione spazio anche per i dirigenti comunali Piero Giorgini (lavori pubblici) e Claudio Bedini (urbanistica): «Il progetto presentato da Grandi Magazzini Superconti – ha sottolineato il primo  – avrebbe creato alcune problematiche perché siamo in pieno centro. Fare due piani interrati significava portare traffico in centro, per me non farli è una mossa vincente. Inoltre c’è la possibilità di realizzare opere pubbliche a scorporo: sì, i soldi dell’accordo andranno all’Osl, ma è stata inserita la chance di scomputare alcune cifre (gli interessi) per questo obiettivo». Focus anche sui mercatali di largo Manni: «In un primo momento era previsto il loro ritorno – per tre anni a costo zero, poi affitto da pagare a Superconti – in una posizione defilata dell’edificio, in box piccoli e poco funzionali. Il ‘cubo’ doveva essere struttura temporanea e, per fortuna, l’amministrazione decise di renderla definitiva: in sostanza i 200 mila euro sono il valore dell’utilizzo di quegli immobili». Se li prenderà il Comune. In conclusione un accenno ai prossimi step: «Il progetto preliminare sarà valutato da una commissione comunale e lo stesso vale per le opere pubbliche, sarà possibile dare indicazioni e prescrizioni. Poi il definitivo sarà approvato dalla giunta. Votazione favorevole e partita chiusa. Lunedì step in consiglio.

La posizione del Pd

Sono il segretario comunale Pierluigi Spinelli e il capogruppo in consiglio Francesco Filipponi a dire la loro sul tema: «L’accordo transattivo raggiunto per la riqualificazione di piazza del Mercato è sicuramente un fatto positivo, che va inquadrato all’interno del lungo iter amministrativo che contraddistingue il progetto. L’iter ha inizio con la delibera di consiglio 177 del 2008 con la quale si è adottato il piano attuativo per la riorganizzazione delle attività di piazza del mercato. In seguito al piano attuativo l’amministrazione emanò un bando per la vendita dell’area aggiudicato alla società Superconti. Nel 2011 ha inizio il contenzioso con la società Superconti che fa scaturire nel 2014 la sentenza del Tar Umbria n. 591, con la quale si venne posto in capo l’obbligo alla ditta Grandi Magazzini Superconti spa di acquistare dal comune di Terni l’ex mercato coperto, disponendo il trasferimento dei relativi diritti reali subordinatamente al pagamento del dovuto, pari ad 7.351 .000.00 euro, unitamente a rivalutazioni ed interessi. Il 16 aprile 2014 la ditta Grandi Magazzini Superconti spa ha ricorso in appello al Consiglio di Stato. Il comune di Terni con atto di diffida prot. n. 150052 del 24 ottobre 2014 ha poi chiesto alla ditta Superconti di effettuare il pagamento di cui alla citata sentenza entro l5 giorni dalla notifica dell’atto stesso, ma il termine è scaduto inutilmente. La Grandi Magazzini Superconti spa, con atto pervenuto al comune di Terni prot. n. 30344 del 29 febbraio 2016 ha poi chiesto al Consiglio di Stato la riassunzione del giudizio r.g. 3368/2014 e la prosecuzione dell’appello avverso la sentenza del Tar. Da quella data in avanti si sono susseguiti diversi rinvii innanzi al Consiglio di Stato. Con delibera 193 del 2016 va inoltre ricordato che a fronte della proposta protocollo 103684 della società Superconti (precedente alla richiesta del 4 ottobre 2019) con la quale venivano proposto già un percorso di possibile soluzione per la rivitalizzazione del contesto urbano di piazza del Mercato, la Giunta diede mandato agli uffici di individuare le possibili soluzioni condivise per la rivitalizzazione della zona oggetto di riqualificazione e soprattutto di lavorare all’accordo transattivo. Va ancora specificato che con un atto di indirizzo del nostro gruppo consiliare del novembre 2018, lavorato dalla competente commissione consigliare, avevamo chiesto di proseguire all’amministrazione il confronto per verificare la possibilità di dar seguito, nel più breve tempo possibile, a qualunque iniziativa, mediante un supplemento di trattativa, tesa alla transazione. Il recupero e la riqualificazione dell’area, oltre che l’incasso di 6 milioni e 700 mila euro (merito delle scelte del 2008), il quale abbatte la massa passiva e aumenta i crediti lasciati in dote dalle precedenti consiliature, previo parere dell’autorità per la concorrenza ed il mercato, restituiscono alla città un’area importante proprio nel centro cittadino, e portano a compimento e a frutto un progetto voluto, progettato dal centrosinistra, che oggi come allora vuole rendersi parte attiva di questa sfida. In seguito al passaggio in consiglio comunale occorre portare a partecipazione gli aspetti esecutivi con la cittadinanza residente, gli operatori commerciali presenti oggi nella zona, lavorando sugli aspetti legati alla socializzazione e all’aggregazione, oltre che ai particolari inerenti la parete verde verticale e alle possibilità di parcheggio. L’iter procedurale iniziato nel 2008 è stato sicuramente lungo e tortuoso, e ha visto anche il succedersi di Superconti con Coop Centro Italia. La riapertura del confronto iniziata nel 2016 e l’opera nel suo complesso si deve come detto al centrosinistra di allora, del quale si stanno proseguendo tutti i progetti tesi al rilancio della città. Il centrosinistra di oggi e il gruppo consigliare del Partito Democratico, volendo svolgere come specificato fin da inizio consiliatura, un ruolo propositivo ha a cuore i progetti tesi a contribuire all’ammodernamento della città, specialmente quelli iniziati – concludono – e voluti dalla nostra stessa parte politica».

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