Terni, ex Novelli: «Concordato respinto»

Cavicchioli (Pd) chiede un incontro al Mise. Sereni e Rossi (Pd): «Sollecitato il ministero». I sindacati: «Impegni non rispettati»

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«Il tribunale di Castrovillari, con provvedimento del 26 e 27 settembre 2017, ha valutato ‘non sussistenti’ i presupposti e le condizioni di cui all’articolo 160 della Legge Fallimentare per la domanda di concordato preventivo presentata da Alimentitaliani Srl». Ad affermarlo è il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Terni, Andrea Cavicchioli, che – come avvocato e per conto dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl, e Uila Uil – ha di recente inviato una ‘diffida’ alla proprietà dell’ex Novelli, evidenziato tutta una serie di comportamenti ritenuti ‘antisindacali’.

EX NOVELLI: «PROGETTO CHE NON STA IN PIEDI»

«Incontro urgente» «Tenendo conto della rilevanza complessiva per gli assetti produttivi ed occupazionali del territorio umbro ed in particolare per l’area ternana delle vicende inerenti Alimentitaliani Srl e gli impianti e le aziende dell’ex Gruppo Novelli – afferma Cavicchioli, nella veste di esponente del Pd -, ho inviato una formale richiesta al sindaco di Terni e alla presidente della Regione Umbria affinché sia inoltrata una istanza al Mise per la convocazione immediata di tutti i soggetti interessati, per affrontare con determinazione il nuovo scenario e le criticità già segnalate. Sono certo – conclude il capogruppo Dem – che ci sarà il massimo impegno delle istituzioni per avere chiarezza su tutte le questioni pendenti e certezza per l’ottemperanza agli impegni formalmente assunti».

«Presto incontro al Mise» Sugli sviluppi della vicenda la vice presidente della Camera, Marina Sereni, e il senatore Gianluca Rossi hanno diffuso una nota: «Dopo la sentenza del tribunale di Castrovillari che ha respinto la proposta di concordato avanzata dalla società Alimentitaliani in merito alla situazione della ex Novelli, non possiamo che esprimere preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei lavoratori. Abbiamo perciò contattato la vice ministra Teresa Bellanova, che ha seguito la vicenda sin dall’inizio, la quale ci ha assicurato la volontà di acquisire rapidamente tutti gli elementi legali necessari per poter convocare un incontro presso il Mise».

I sindacati: «Ora anche il Cosenza» A stretto giro arriva la nota unitaria dei sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: «Qualche mese fa siamo rimasti stupiti dalle dichiarazioni (rese a Il Corriere della Sera) dell’Avvocato Saverio Greco, che in pompa magna ha annunciato la volontà del gruppo di famiglia (IGreco) di presentare un’offerta per Alitalia, poi si è passati all’interesse per la centrale termoelettrica di Rossano Calabro, infine l’interesse manifestato a mezzo stampa pochi giorni fa per l’acquisizione del Cosenza Calcio. Il Gruppo IGreco continua ad annunciare investimenti e nuove acquisizioni senza fare i conti col fatto di aver già acquisito importanti realtà industriali come Gruppo Novelli (operante nel settore della panificazione e delle uova con marchi storici come Panem e Ovito) e sottoscritti accordi sindacali con la promessa di investimenti, alla prova dei fatti tuttora disattesi».

Saverio Greco

Impegni e accordi «Facciamo riferimento – proseguono – soprattutto ai sacrifici fatti dai lavoratori dell’ex Gruppo Novelli (ora Alimentitaliani di proprietà del gruppo IGreco), che dopo cinque anni di concordato preventivo, taglio degli stipendi e chiusura di stabilimenti produttivi, avevano confidato nel fatto che IGreco mantenessero la parola data. IGreco, infatti, sono scesi in campo promettendo di risanare di tasca loro la condizione di difficoltà economica e finanziaria dell’ex Gruppo Novelli, a fronte di ulteriori sacrifici e dell’ennesima riorganizzazione del perimetro aziendale. Ora ci chiediamo, dopo aver fatto ulteriori sacrifici che hanno portato alla chiusura dello stabilimento di Cisterna di Latina, la razionalizzazione del personale impiegatizio (tuttora in Cigs), il blocco delle produzioni nel sito di Muggiò, nonché il taglio degli scatti d’anzianità per tutto il personale dipendente, dove sono finiti gli impegni sottoscritti lo scorso 13 Aprile presso il Ministero dello Sviluppo Economico? L’accordo prevedeva un rilancio del Gruppo attraverso una mole di investimenti pari a 30 milioni di euro (17 per la divisione uova e 13 per la divisione pane). Alla prova dei fatti il gruppo IGreco ha preteso il taglio del personale ma non ha rispettato gli impegni sugli investimenti per il rilancio del Gruppo, che tuttora continua a perdere volumi e fatturato».

«Aspettiamo risposte» Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil concludono sottolineando che «sarebbe opportuno fare meno dichiarazioni mediatiche su future acquisizioni e concentrarsi di più sulla valorizzazione degli asset già di proprietà del gruppo Igreco. Ci sono più di cinquecento famiglie che aspettano risposte e investimenti, che hanno creduto che con questa nuova proprietà si potesse rilanciare (così come annunciato) un’importante realtà industriale. Infine, lanciamo un appello alle istituzioni presenti al tavolo istituito presso il Mise (Ministero stesso, le Regioni Umbria, Lombardia e Lazio): serve chiedere conto ai Greco degli impegni sottoscritti per il rilancio dell’ex Gruppo Novelli. Se così non fosse sarebbe opportuno che si facessero da parte per lavorare subito ad una nuova ipotesi imprenditoriale che possa salvare uno dei principali gruppi dell’agroalimentare italiano, garantire il futuro occupazionale di cinquecento persone (e relative famiglie), nonché evitare l’ormai probabile fallimento essendo fissato dal tribunale di Castrovillari l’udienza prefallimentare per il prossimo 17 ottobre. Le segreterie nazionali chiederanno un incontro urgente al vice ministro Teresa Bellanova, mentre le segreterie territoriali si attiveranno immediatamente per confrontarsi con le istituzioni locali. Confidiamo quanto prima di avere risposte, in caso contrario il sindacato metterà in campo tutte le azioni a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici».

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