Game over fondazione Ceffas Terni: «Così si chiude»

Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi la situazione non è stata risolta: missiva per sindaco e assessore allo sport. Dalla delibera di fine novembre allo stallo

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«Agli impegni assunti dalla parte politica non sono seguite risposte da parte della struttura dirigenziale dell’ente. Senza un immediato e concreto cambio di direzione, la Fondazione è destinata a chiudere. Ci si chiede per quale motivo l’indirizzo politico del sindaco e dell’assessora allo sport non sia stato seguito e attuato dalla struttura tecnica». La missiva arriva dalla Ceffas, è stata protocollata giovedì ed è diretta a Leonardo Latini, Elena Proietti ed i capigruppo consiliari di palazzo Spada: il game over è dietro l’angolo nonostante i ripetuti sos lanciati negli ultimi mesi.

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«Il Ceffas chiude». I guai

L’oggetto della missiva a firma del Centro di formazione fisica e di avviamento allo sport (la fondazione è stata costituita nel 2013) è chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni. Negli ultimi mesi più volte si era parlato della problematica legata agli spazi sportivi bloccati e, di conseguenza, l’impossibilità di poter svolgere a pieno regime l’attività con piccoli e non. «Bambini, ragazzi, adulti e anziani – si legge – in questi anni hanno potuto usufruire del servizio messo a disposizione dall’amministrazione comunale con tariffe contenute e insegnanti qualificati questo grazie all’impegno mantenuto dalle varie amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni, attraverso formali atti deliberativi che hanno messo ogni anno a disposizione del centro prima e della Fondazione poi, palestre, sedi, strutture, attrezzature e soprattutto un contributo economico per le spese di gestione come assicurazioni, commercialista, contributi fiscali per gli insegnanti regolarmente assunti, materiale tecnico per le attività». Ceffas prima e fondazione poi sono andati avanti per mezzo secolo svolgendo «innumerevoli attività di carattere sportivo e sociale per la promozione e l’avviamento allo sport, nei confronti di migliaia di concittadini. Migliaia, tra bambini ed adulti, hanno potuto usufruire del servizio messo a disposizione dall’amministrazione comunale con tariffe molto contenute ed insegnanti altamente qualificati».

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Leonardo Latini ed Elena Proietti

Il Comune non si muove: palestre e custodi

Come detto il problema c’è da mesi ma, al netto di un paio di atti firmati, di fatto nulla è cambiato: «L’ultima delibera di giunta – viene ricordato – in tal senso è quella del 30 novembre 2021 ma dallo scorso settembre la fondazione, causa la mancanza di custodi, non ha fruito di palestre disponibili ed è ricorsa a sedi alternative e poco idonee pur di iniziare le attività dell’anno 2021-2022. Tutto questo nonostante la fondazione, sia con lettera formale che in apposito incontro con la dirigente, si sia dichiarata disponibile ad effettuare apertura, custodia, pulizia ed igienizzazione delle strutture richieste (palazzetto via di Vittorio e palatennistavolo Aldo De Santis) ma ad oggi siamo ancora in attesa di risposta nonostante l’approvazione della delibera di giunta del 30 novembre 2021». E quindi si arriva all’esito nefasto per tutti: l’immobilismo ha portato a «ritardi nell’avvio delle attività e la cancellazione di interventi per bambini e ragazzi, nonché problemi sociali nei confronti dei numerosi utenti anziani fruitori del servizio che abbiamo potuto accogliere in numero limitato poichè le strutture alternative utilizzate troppo piccole. Per non parlare del consueto ed annuale contributo economico che si è perso nei meandri del bilancio comunale. E non dimentichiamoci dei cinque attuali dipendenti rimasti che si troverebbero logicamente senza lavoro». Lo scorso 10 dicembre la Barbon aveva firmato la determina dirigenziale per il protocollo d’intesa con la fondazione Ceffas. Evidentemente non c’è stato seguito.

«La città necessita di un servizio così importante»

Nella prima serata di giovedì arriva un post anche sulla pagina ufficiale Facebook della fondazione: «Come tutti noi possiamo constatare, in questo momento storico in tutto il mondo tante attività pubbliche e private stanno soffrendo. Anche il mondo dello sport sta pagando un duro prezzo. Tutte le attività ludico sportive per bambini e ragazzi sono state sospese per la mancata apertura delle strutture comunali per motivi che ormai sono di dominio pubblico. Solo l’attività di ginnastica per adulti è potuta continuare, in forma ridotta, presso alcune strutture che gentilmente ospitano i nostri corsi. Ci auguriamo che si prenda atto che la città necessità di un servizio così importante, che per 50 anni ha dato la possibilità di avviare tanti bambini allo sport e tanti adulti a rimanere attivi e in salute», l’sos. L’ennesimo.

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