Terni: «Infanticidio». Per mamma Giorgia la condanna scende da 14 a 6 anni

La corte d’assise d’appello di Firenze ha riqualificato il reato e ‘tagliato’ la pena per la 31enne ternana arrestata nell’estate del 2018

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Sedici anni di reclusione in primo grado a Terni nell’ottobre del 2019, quattordici in appello a Perugia nel novembre del 2020, poi l’annullamento di quest’ultima sentenza da parte della Corte di Cassazione nel maggio del 2022, infine il processo di appello bis che, celebrato mercoledì di fronte alla corte d’assise d’appello di Firenze, ha visto riqualificare il reato contestato – da omicidio volontario aggravato al meno grave infanticidio – per una pena complessiva di sei anni. Di questi, quattro li ha già scontati con la custodia cautelare in carcere e poi ai domiciliari presso una struttura protetta. Si avvia a conclusione la dolorosa vicenda umana, personale e giudiziaria che ha per protagonista Giorgia Gugliemi, la 31enne ternana che il 2 agosto del 2018 abbandonò il piccolo che aveva da poco partorito, all’interno del parcheggio di un supermercato di borgo Rivo, a Terni. Il bimbo morì a causa della mancanza delle necessarie cure di cui un esserino di poche ore di vita ha bisogno. Allineandosi chiaramente a quanto indicato lo scorso maggio dai giudici della Cassazione, sia la procura generale che la corte d’assise d’appello di Firenze hanno dato una lettura univoca dell’accaduto: per i magistrati è stato infanticidio e non omicidio, quello di mamma Giorgia. Che da circa un mese è tornata libera – è stato raggiunto il limite massimo di custodia cautelare, ovvero quattro anni – ed oggi ha due figli, la bambina nata prima della tragedia – affidata ai nonni paterni – e la piccola venuta al mondo nel settembre del 2020, durante il periodo di detenzione nella struttura protetta di Morlupo, oggi accudita dai servizi sociali di Roma Capitale in attesa dei successivi sviluppi. Se le cose dovessero restare così – si può escludere che la procura generale presso la corte d’assise d’appello di Firenze impugni la decisione di fronte alla Cassazione, mentre le difese di Giorgia Guglielmi valuteranno le motivazioni che verranno depositate entro i prossimi 90 giorni -, la donna dovrà scontare i residui due anni di reclusione derivanti dall’ultima sentenza. Che ha anche revocato il risarcimento determinato precedentemente, negli altri gradi di giudizio, nei confronti dell’ex compagno della Guglielmi. I suoi difensori, gli avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori, si dicono ovviamente «soddisfatti che la verità dei fatti, ciò che questa donna si è trovata a vivere, sia alla fine emersa con chiarezza e assoluta evidenza».


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