Terni, Cardeto: scatta revisione progetto

Si va verso la gara di appalto per il I° lotto da oltre 1 milione di euro: affidato l’incarico per 11 mila euro al quartetto composto da Giustinelli, Longhi, Giansanti e Imperi

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di S.F.

Siamo a tre mesi dal via libera del Comune per l’assunzione del mutuo da 900 mila euro – coinvolto l’Istituto per il credito sportivo –  di durata quindicennale per riattivare i lavori del primo lotto a Cardeto e tutto tace, con i residenti in perenne attesa. In questo lasso di tempo di concreto non si è mosso nulla, ma si registra una novità per quel che concerne l’iter: la direzione lavori pubblici ha affidato l’incarico per l’aggiornamento e la revisione della progettazione esecutiva legata al completamento del parco. In azione un quartetto.

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L’affidamento

Si tratta di un passaggio necessario in vista della gara d’appalto per le opere del I° lotto funzionale da 1 milione 39 mila euro – la parte restante rispetto al mutuo Ics arriva dall’escussione della polizza fidejussoria per la risoluzione contrattuale del 2019 – riguardante l’impiantistica sportiva. Il Comune ha contattato l’architetto Paolo Giustinelli, già protagonista con il gruppo di Sandro Citarei. Motivo? «In ragione del principio di continuità dell’azione amministrativa omogeneità e coerenza». Il 49enne ha risposto presentando un’offerta da 11 mila (Iva ed oneri compresi) per portare avanti il compito. In sostanza serve ‘riallineare’ i vari progetti esistente dopo una complessiva verifica ed aggiornamento.

MUTUO DA 900 MILA, DURATA 15 ANNI PER IL I° LOTTO

Le tempistiche e il gruppo 

L’amministrazione ha dato un massimo di 30 giorni – proroghe escluse – per procedere con la revisione. Non sarà il solo Giustinelli, leader della Rete temporanea di professionisti creata per lo scopo) ad occuparsi della vicenda: con lui l’ingegnere Giuseppe Longhi (progettista strutturista), il perito industriale Luigi Giansanti (si occuperà degli impianti) e l’ingegnere Pier Giorgio Imperi (si era dimesso di recente dal precedente incarico), coordinatore della sicurezza durante questa fase. Rispetto al passato c’è una differenza: in questo caso è il Comune ad affidare l’incarico e non il concessionario, come avvenne con Citarei. Intanto i residenti non smettono di monitorare la situazione per riavere il proprio spazio verde, ormai off-limits da anni: il prossimo 22 marzo – di norma c’è qualche manifestazione per ricordare il misfatto – si ‘festeggeranno’ i 7 anni dalla chiusura.

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