di Stefano Ribelli, Ciro Di Noia e Doriana Gramaccioni
Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil
Su Asm si spengono le luci, il Comune privatizza la pubblica illuminazione. Caduta la maschera……et voilà vediamo finalmente la faccia. Il vero volto e il vero scopo del potere politico esecutivo a Terni è quello di concedere la titolarità della gestione di reti ed impianti dell’illuminazione pubblica non più ad Asm
Terni Spa, ma ‘all’ipotetica società’ che sarà ritenuta la più conveniente in base ai requisiti di gara ad evidenza pubblica che il Comune bandirà dopo aver approvato la sconsiderata delibera comunale del 7 novembre 2024.
Terni, project pubblica illuminazione: è di nuovo alta tensione
Un anno fa, quando il Comune aveva dichiarato che Terni Reti non poteva più gestire il servizio e aveva deciso di percorrere la strada dell’affidamento tramite piattaforma Consip a un raggruppamento di imprese, come organizzazioni sindacali, nell’interesse ed a tutela dei lavoratori Asm, ci siamo chiesti: ‘La strada
può essere un’altra? Sono state vagliate tutte le scelte possibili indicate dall’autorità garante da parte del Comune di Terni che è anche socio di maggioranza di Asm?’ Dopo questa delibera torniamo a chiederci come mai la giunta possa aver votato di mettere a disposizione degli interessi privati la gestione dei servizi ad interesse pubblico. Non è mai stata aperta una discussione nei luoghi opportuni, sempre come richiedevamo un anno fa.
FEBBRAIO 2024, ASM IN CAMPO. LA COMMISSIONE PER VALUTARE LE VARIE PROPOSTE
GIUGNO 2024, IL SOLLECITO PER IL PROJECT DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE
Come Ooss rimarchiamo che il Comune di Terni ha affidato ad Asm Terni Spa la gestione degli impianti di pubblica illuminazione sin dal 1962 e che il contratto in essere non è ancora scaduto: a fronte di questo l’azienda ha preso impegni di una certa rilevanza assumendo personale e portando avanti importanti investimenti. Come Ooss evidenziamo che il Comune, avendo ricevuto spontaneamente le quattro proposte di project financing, poteva valutarle con ampio margine di discrezionalità, al fine di individuare la soluzione maggiormente conforme alle condizioni di pubblico interesse. La multiutility Asm che ricordiamo essere partecipata dal Comune di Terni per il 55% offre, in virtù di questa partecipazione, una interlocuzione più diretta; Asm non solo riqualificherebbe le infrastrutture, in continuità con quanto già fatto, ma garantirebbe anche tutti gli interventi necessari per l’attuazione di una transizione ecologica seria sul territorio, con la salvaguardia, al tempo stesso, dei posti di lavoro.
NOVEMBRE 2023, LO SCONTRO SULLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE
COSA VOLEVA FARE IL COMUNE: L’OPERAZIONE CON ENGIE DI FINE 2023
Non si è tenuto conto, ai fini delle valutazioni, della gestione e della sicurezza, avendo ignorato il Comune di Terni le promiscuità di sito meccaniche ed elettriche delle linee e degli impianti di illuminazione pubblica, problematiche non di poco conto che si potrebbero manifestare qualora due soggetti diversi dovessero intervenire contemporaneamente sulla rete, in aperto conflitto con quanto previsto da ogni norma sulla sicurezza e sul buon senso. Ricordiamo che Asm è concessionaria della gestione delle reti di distribuzione elettrica. Il giorno 8 novembre 2024 Asm ha condiviso con i lavoratori le linee guida del piano industriale 2024-2028, ma non ci risulta che i lavoratori abbiano ricevuto, in merito a questo, alcuna notizia sulle intenzioni del Comune da parte del presidente di Asm ing. Gabriele Ghione, rappresentante del comune di Terni.
AGOSTO 2022, LO STOP PER ASM: SCELTA TERNI RETI
3 MAGGIO 2022, ASM-ACEA: STOP AGCM SU ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Invece le decisioni nel merito erano già state deliberate dalla giunta il giorno prima con la delibera comunale del 7 novembre 2024. Rimaniamo sorpresi e meravigliati dal metodo! Come è possibile che una delibera così impattante su un servizio pubblico essenziale che potrebbe generare ricadute occupazionali preoccupanti per la multiutility Asm del Comune di Terni possa essere stata proposta ed approvata senza la partecipazione del primo cittadino? Come mai non è stata fatta una discussione nei tavoli opportuni per trovare una soluzione condivisa? Chiediamo un incontro urgente con il sindaco della città di Terni per ricercare una soluzione condivisa che porti al superamento della delibera e che punti a rafforzare l’azienda Asm, asset strategico per i servizi pubblici del territorio, e che miri ad evitare la discontinuità nella gestione della pubblica illuminazione.
Si prendano le decisioni migliori a tutela dei lavoratori e lavoratrici di Asm e di quelli dell’indotto, nonché dei cittadini, non prediligendo strade che potrebbero essere meno convenienti e non tutelanti per gli sviluppi futuri dei servizi nel territorio.
Terni, illuminazione pubblica: scontro a 360 gradi. Si muovono Asm e sindacati
di Stefano Bandecchi
Sindaco di Terni
‘A far del bene ai ciuchi Sant’Antonio se n’ha per male’. Così cita un vecchio proverbio popolare. Il Comune di Terni sa di dover rinnovare l’illuminazione pubblica, di dover aggiornare gli impianti tecnologici e mettere a norma l’illuminazione che manca di regolarità da oltre 15 anni.
Regolarità ignorata da tutte le giunte di sinistra che hanno guidato la città sino a portarla al fallimento. Oggi i sindacati se ne escono con parole pesantissime, offensive, denigratorie, infamanti, nonché stupide: ‘Caduta la maschera! …..et voilà vediamo finalmente la faccia! Il vero volto e il vero scopo del potere politico esecutivo a Terni’.
La verità è solo una: il Comune sta operando in modo onesto, regolare e giuridicamente perfetto al fine di assegnare l’appalto più conveniente per i cittadini ternani tutti. I malpancisti dovrebbero curarsi ricordandosi che la volontà di me sindaco è solo quella di dare il meglio alla città di Terni e tentare sempre di tutelare il lavoro dei più deboli.