di S.F.
Massimizzare le «entrate dei ruoli dell’ente beneficiando di maggiori flussi di cassa per la gestione corrente dei pagamenti evitando altresì sacche di elusione ed evasione tributaria». Questo l’obiettivo principale della nuova gara per l’affidamento quadriennale in concessione del servizio di riscossione coattiva delle entrate legate alle violazioni al codice della strada: il dirigente Claudio Carbone ha firmato la specifica determina a contrarre. Come noto in ballo c’è una cifra da circa 30 milioni di euro.
IL COMUNE RILANCIA SULLE RISCOSSIONI: I DETTAGLI DELLA NUOVA GARA
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In questo caso la gara riguarda i ruoli d’annualità dal 2020 al 2026 per le violazioni al Codice della strada e quelle diverse dal Cds per il periodo che va dal 2023 al 2027. Non è una novità che il Comune voglia rendere più efficiente la riscossione ed in questa circostanza viene ravvisata la necessità «di migliorare la gestione di incasso dei mancati pagamenti delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della strada ed assimilate , con particolare riferimento alla fase coattiva per rendere le procedure più snelle, certe e trasparenti». Così da recuperare «maggiori risorse finanziarie da destinare alla collettività». Bene, le cifre? Il valore stimato della concessione è quantificato in 2 milioni 397 mila euro (al netto dell’aggio), mentre il compenso massimo stabilito (la base d’asta) per ogni pratica lavorata dall’aggiudicatario è quantificata in 2 euro. Nel documento viene inoltre ricordata l’opportunità di inserire l’attività di incentivazione al pagamento dei carichi già affidati ad Ader (non prescritti) tra i servizi aggiuntivi a titolo gratuito.
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Il quadro economico complessivo è invece di 2 milioni 538 mila euro considerando anche il contributo Anac, l’Iva al 22% e gli incentivi tecnici. L’aggiudicazione – alla base di tutto c’è ovviamente il nuovo codice dei contratti pubblici del 2023 – ci sarà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’aggio? Si parla in totale di un impegno di spesa da 531 mila euro. Il documento è firmato dal dirigente dell’ufficio unico delle entrate, Claudio Carbone, con la funzionaria di elevata qualificazione Giulia Scosta responsabile di progetto.