Terni, servizi educativi: prove di dialogo

‘Plenaria’ a palazzo Gazzoli per l’avvio del percorso partecipativo: workshop in arrivo. Bando per la refezione, il CoSec: «Modificarlo, mancano cose fondamentali»

Condividi questo articolo su

Stesso posto, medesimo obiettivo – sponda amministrazione comunale – e ricerca di partecipazione ‘reale’ per parlare della riprogettazione dei servizi educativi comunali. Si è svolta martedì pomeriggio al Gazzoli la ‘plenaria’ alla presenza di esponenti dell’amministrazione comunale, delle organizzazioni sindacali, dei comitati di gestione e del personale Sec: una ripresa dell’attività lanciata da quella ‘famosa’ delibera del 3 agosto 2016 che scatenò più di qualche reazione negativa. Si inizia dalle spiegazioni, poi spazio – questa volta senza i ‘facilitatori’ di PuntoDock – ai tre workshop previsti. Intanto ancora attacchi in merito alle mense scolastiche in seguito alla pubblicazione del bando.

LA ‘PLENARIA’ DEL GIUGNO 2016

Vincenza Farinelli, Danila Virili e Tiziana De Angelis

Il trio dell’amministrazione L’assessore Tiziana De Angelis e le dirigenti Vincenza Farinelli e Danila Virili si sono presentate per dare delucidazioni sul lavoro in arrivo – tre workshop da altrettante ore – e su quello già fatto. Punto di partenza le parole del sindaco Di Girolamo (2 agosto) e la successiva delibera: «Il mandato con il quale avviamo – ha esordito l’assessore – il percorso arriva dall’atto della scorsa estate, vogliamo conciliare le nostre proposte con i suggerimenti di tutti i soggetti coinvolti. Si tratta del primo grande evento di operatività e spero che sia di massima inclusione». Dopo di che è partito un riepilogo di oltre trenta minuti su ciò che è stato già fatto e ciò che invece è da fare o completare: nel primo caso la dirigente Virili ha fatto rientrare il mantenimento delle scuole comunali dell’infanzia (Collestatte, Rataplan, Aula Verde e Laboratorio), la chiusura di quella di Campitello, il mantenimento – iscrizioni bloccate, solo quelle per l’anno in corso – del Grillo Parlante e del Borgo Trebisonda, più l’attività del Pollicino e della Casa di Alice.

DI GIROLAMO A SETTEMBRE: «SUI SEC TROPPE URLA»

La ‘plenaria’ a palazzo Gazzoli

Trasferimenti e statizzazione La Virili si è invece soffermata su uno dei punti non attuati, vale a dire il trasferimento del nido d’infanzia ‘Cucciolo’ nella struttura di Campitello: «Abbiamo fatto i sopralluoghi per valutare i lavori d’adeguamento da fare, siamo un pezzo avanti. Oltretutto in merito c’è un progetto – bando regionale – per l’aumento dell’utenza». Focus anche sul Borgo Trebisonda e la statizzazione: «Siamo ottimisti in merito ed entro fine aprile – ha spiegato la De Angelis – sapremo come andrà in maniera certa. I contatti con il Miur sono sul numero delle iscrizioni e ci sono i margini per l’apertura di una nuova sezione: la continuità territoriale sarà garantità dall’Oberdan’, l’unica cosa che cambierà saranno le maestre. Se va male? Noi – ha replicato la dirigente comunale – abbiamo in ogni caso garantito la continuità per i bambini, poi se i genitori hanno scelto di iscriverli altrove è una questione loro».

I ‘workshop’ si baseranno soprattutto sul potenziamento e sulla nuova progettazione per i Sec, come specificato dalla Farinelli: «Si parlerà della continuità 0-6 con l’attivazione di nuovi percorsi formativi per insegnanti e didattici per alunni promuovendo il rapporto tra Sec e statali, oltre alla stessa promozione dei Servizi educativi comunali e all’implementazione di progetti educativi ed attività a supporto dell’infanzia e della genitorietà. Per quel che riguarda i nidi d’infanzia c’era l’idea di aumentare la ‘portata’, intanto possiamo dire che il completamento dell’organico è andato a buon fine; sulla rivisitazione delle rette può cambiare la modalità di pagamento a seconda del reddito delle famiglie, non certo l’importo». Poi, quando Cinzia Colangrande (Usb) chiede il perché si tenga conto solo del documenti di agosto e non dell’atto di indirizzo (passato per il consiglio comunale) dell’8 settembre, la Virili taglia corto affermando che «la delibera di giunta è un conto, l’atto di indirizzo un altro».

IL BANDO PER LA REFEZIONE SCOLASTICA

Bando, refezione e mancanze Prima della ‘plenaria’ il CoSec ha voluto dire la sua su alcune questioni ‘nebulose’ in riferimento al bando per la refezione scolastica da poco pubblicato: «Comitato Mensa cittadino, Carta dei servizi e diritto al pasto da casa, come di recente stabilito dal Miur con una nota di inizio marzo. Sono elementi che devono esserci per avere massima trasparenza, nel bando c’è scritto solo che la Carta dei servizi verrà inserita più avanti. Non va bene, perché il Comune se vuole ha tempo fino all’11 maggio per modificarlo. Abbiamo giò pronta la diffida per questo motivo, oltre che per la storia della cauzione». E quando gli viene fatto notare che da poco Terni è stata piazzata al 6° posto della rete nazionale per la qualità della mensa scolastica, c’è la pronta risposta: «Secondo FoodInsider siamo scesi dal 6° al 17° posto, c’è stato un peggioramento».

La cauzione e il ‘taglio’ Il comitato inoltre mostra la richiesta inviata dal Cns per lo sblocco delle cauzioni per il servizio di refezione, per oltre 137 mila euro: «Nessuna sanzione in otto anni per Cns-All Foods, eppure dalla relazione della IV° commissione consiliare risulta ben altro: ci sono stati episodi di irregolarità e il Comune deve dunque applicare la decurtazione. O, se non vuole farlo, si assuma la responsabilità di ciò che fa e come stabilito dall’articolo tre del bando in essere faccia una delibera per dire che non ci sono irregolarità. L’iter è questo e deve essere rispettato. Perché non riconoscono ciò che ha stabilito la commissione? Infine la rimodulazione delle fasce Isee: se ne doveva parlare in II° commissione a novembre, poi ‘Operazione Spada’ ha bloccato tutto e siamo ancora qui, senza averne discusso».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli