Primo ko casalingo per la Ternana: «Manca la ferocia agonistica»

I rossoverdi chiudono la stagione dei recordi perdendo 3-4 con la Juve Stabia. Lucarelli: «Un peccato, da un po’ non c’è concentrazione difensiva. ‘Frittata’ che fa male»

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La serata degli errori difensivi, a tratti orrori. E la Ternana chiude la stagione dei record in campionato con il primo ko casalingo – l’ultimo in serie C risaliva al febbraio 2020 contro la Virtus Francavilla – dell’annata: la Juve Stabia passa 3-4 in un match al cardiopalma e molto divertente da vedere. Non di certo per Cristiano Lucarelli, che voleva terminare nel migliore dei modi e invece subisce la sconfitta nonostante la superiorità numerica nella parte conclusiva del match. Si finisce a quota 90 punti e 95 gol realizzati. Fallito l’assalto alle 29 vittorie – restano 28, condiviso con l’Avellino ’72-’73 – in un singolo torneo: sarebbe valso il nuovo record di sempre per la categoria. Ora testa alla supercoppa con derby al cospetto del Perugia e sfida al Como.

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IL RACCONTO IN IMMAGINI DI ALBERTO MIRIMAO

Troest e Defendi

Casadei in porta. Chance Falletti, ma passano le Vespe

Iannarilli non è nemmeno in panchina, c’è Casadei titolare nel 4-2-3-1 (Ternana in campo con le maglie celebrative della stagione 1967-1968, quella della promozione in B con Corrado Viciani in panchina) con Partipilo, Falletti e Furlan alle spalle di Vantaggiato. Al 4′ è subito il trequartista uruguaiano a costringere Russo ad un intervento di rilievo direttamente da calcio piazzato, poi al 13′ gli ospiti passano approfittando di un abbaglio di Kontek in appoggio: Fantacci fugge in contropiede, rientra sul mancino in velocità e batte l’estremo difensore rossoverde. Pochi minuti e per Lucarelli c’è un altro problema perché Paghera è costretto ad uscire per infortunio e al suo posto c’è l’ingresso di Suagher: il croato passa in mediana, ruolo già ricoperto in avvio di stagione con ottimi risultati. Retroguardie non proprio impeccabili e le occasioni non mancano: al 19′ Partipilo – sfera deviata in angolo – sfiora il pareggio, quindi dall’altro è Borrelli a colpire in malomodo la palla su un buon assist proveniente dall’out destro. Pacchetto arretrato delle Fere più che svagato per usare un eufemismo.

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Le maglie celebrative

Falletti sbaglia un rigore

Fere non pimpanti come al solito. Al 31′ la conferma che la serata non è delle migliori: Costanza sancisce un giusto rigore – Partipilo spinto e atterrato da Elizalde dopo uno scambio nel breve con Kontek – che Russo respinge a Falletti grazie ad un balzo sulla propria sinistra. La Ternana ora spinge e al 38′ è il 17 delle Fere a mancare il bersaglio di un niente in seguito ad un’accelerazione con conclusione in diagonale dall’interno dell’area campana; nei dieci minuti successivi non accade granché – solo una chance per Kontek che, servito centralmente da Defendi, spara alto – e le squadre rientrano negli spogliatoi con la Juve Stabia in vantaggio. C’è più di qualcosa da sistemare per evitare la capitolazione casalinga.

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L’esultanza dopo l’1-1

Ospiti ancora pericolosi, ma Suagher punisce

Si torna in campo con le stesse formazioni e con un immediato brivido causato da un gran mancino dalla distanza di Vallocchia. Juve Stabia ancora pericolosa e Ternana inconcludente: al 53′ Casadei – incerto in diverse circostanze – salva in uscita sull’incursione di Borrelli, scattato – il guardalinee lascia andare – in fuorigioco. Non ci siamo. Lucarelli allora cambia le carte in tavola inserendo Raičević e Proietti per Boben (ammonito ed a rischio) e uno spento Vantaggiato; pochi secondo ed il montenegrino serve un buon assist per l’accorrente Celli che, col mancino, spedisce sull’esterno della rete dopo una leggere deviazione di un difensore dei campani. Il pareggio giunge al 59′ sugli sviluppi di un corner rossoverde calciato da Partipilo: Suagher approfitta di una palla vacante in area e con un tocco di punta sorprende Russo.

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I fuochi d’artificio prima del match

Abbaglio Casadei e doppio Raičević. Sbando portieri

La gioia dura ben poco perché Casadei commette un clamoroso errore dopo un retropassaggio di Defendi: il portiere, nel tentativo di servire un compagno sull’out destro, regala un assist al neo entrato Orlando che, solo davanti al numero 32, porta di nuovo in vantaggio i suoi. La Ternana non si perde d’animo e al 69′ la combinazione Partipilo-Raičević è letale per la retroguardia della Juve Stabia: cross al pennello dopo una finta ad eludere un avversario e stacco aereo dell’attaccante balcanico che non lascia scampo a Russo. Ed è sempre lui – è la serata horror per gli estremi difensori – al 75′ a ribaltare il punteggio: questa volta è il portiere dei campani a ‘donare’ il gol con un passaggio frontale per il numero 23. Ricezione e tiro vincente. Incredibile.

LA TERNANA E LA GIORNATA DELLA PROMOZIONE. ERA IL 3 APRILE

Lo striscione in curva nord

Juve Stabia in dieci, ma c’è il 3-3. Beffa finale

Nel finale escono l’infortunato Celli – crampi e problemi alla caviglia per lui – e Partipilo per Peralta e Russo, mentre i ragazzi di Padalino restano in dieci per la doppia ammonizione – simulazione evidente in area per cercare il rigore – di Garattoni. Ancora emozioni perché Peralta spinge Cernigoi in area di rigore e Costanza decreta il penalty: Berardocco dagli undici metri non sbaglia. Partita al cardiopalma: l’uruguaiano centra il palo e poi Raičević sbaglia il successivo tentativo da buona posizione. Infine la clamorosa beffa con l’autogol di Salzano – buono lo spunto di Rizzo in velocità – sull’ennesimo pasticcio difensivo della serata. Pessima chiusura e quattro gol al Liberati incassati come non accadeva dall’ottobre 2014 contro il Livorno. Una macchia che non cancella la straordinaria cavalcata che ha portato alla promozione in B con largo anticipo: i punti di vantaggio sulle seconde (Catanzaro e Avellino) sono 22, un altro record di questa irripetibile annata insieme alla media punti pari a 2,5.

La classifica finale (diretta.it)

Lucarelli, la ferocia che manca e il derby

«Sono molto arrabbiato – le parole del tecnico nella conferenza iniziata poco dopo le 23.40 – perché avevo cercato in tutti i modi di allertare sui pericoli dell’incontro e purtroppo abbiamo preso dei gol evitabilissimi. Ci sono costati tanti record e l’imbattibilità interna, speriamo che sia uno schiaffo funzionale alla supercoppa e ci riporti sulla terra: quando diventiamo normali siamo battibili da parte di tutti e troppo spesso sento considerazioni tirare così, come ad esempio che siamo già pronti per vincere la serie B. Un bel bagno d’umiltà. I gol presi nelle ultime sei partite sono tanti, dieci, un po’ di amaro in bocca c’è per una squadra che nonostante il calcio offensivo aveva mostrato equilibrio. Qualsiasi allenatore si arrabbierebbe, ma sotto l’aspetto della volontà non posso rimproverare nulla viste le occasioni avute. Oggi la dea bendata non ci ha aiutato, ma sta mancando la concentrazione difensiva dalla gara di Bisceglie. Iannarilli? Ha avuto una contrattura/torcicollo e non era disponibile, Paghera dovremo valutare. Va ritrovata la ferocia agonistica e deve esserci equilibrio. Una ‘frittata’ che fa male perché non ci permette di conquistare altri record, chiudere in bellezza e avere il Liberati imbattuto. Un peccato. Non chiamo in causa Casadei, ma chi magari non ha capito che era meglio tirar fuori la palla o in avanti. Non c’è determinazione. Noi siamo questi e abbiamo questo abito, andiamo avanti così. Deve cambiare solo la testa. Il patatrac è venuto nel momento in cui meno lo aspettavamo, la voglia di vincere non è in discussione: il campo ha premiato la squadra più disposta al sacrificio. C’è poco da fare». Breve cenno al Perugia: «Ho giocato tantissimi derby e diversi da allenatore, so cosa vuol dire essendo cresciuto in curva. Però dura una settimana per me, in quel periodo bisogna mare il massimo sforzo per non turbare la suscettibilità dei tifosi: la prepareremo nel migliore dei modi. Ora ci interessa provare a vincere la supercoppa», ha concluso il trainer toscano.

 

FUOCHI D’ARTIFICIO NEL PREGARA DIETRO ALLA CURVA NORD

 

Il tabellino

Ternana (4-2-3-1): Casadei; Defendi (c), Boben (56′ Proietti), Kontek, Celli (82′ Peralta); Salzano, Paghera (20′ Suagher); Partipilo (82′ Russo), Falletti, Furlan, Vantaggiato (56′ Raičević). A disposizione: Vitali, Frascatore, Laverone, Mammarella, Ndir, Ferrante, Torromino. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Juve Stabia (3-4-3): Russo; Esposito (73′ Caldore), Troest (c), Elizalde; Garattoni, Suciu (60′ Berardocco), Vallocchia, Rizzo; Fantacci (60′ Orlando), Marotta (72′ Cernigoi), Borrelli (65′ Scaccabarozzi). A disposizione: Farroni, Mulè, Esposito, Lia, Bovo, Fioravanti, Guarracino, Ripa. Allenatore: Pasquale Padalino

Arbitro: Antonino Costanza della sezione di Agrigento (assistenti Alessandro Antonio Boggiani di Monza e Luca Landoni di Milano; IV° ufficiale Cristiano Ursini di Pescara)

Reti: 59′ Suagher, 69′ e 75′ Raičević (T); 13′ Fantacci, 62′ Orlando, 87′ r. Berardocco, 90+2′ Salzano a. (JS)

Ammoniti: 36′ Boben, 86′ Peralta (T); 53′ Garattoni (JS)

Espulso: 80′ Garattoni (JS) per doppia ammonizione

Calci d’angolo: 10-3

Recupero: 2; 4

Note: Russo (JS) ha parato un rigore di Falletti al 31′

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