Parco Cardeto Terni, nuovo esborso da quasi 100 mila euro. Residenti scatenati

Affidamenti per il fotovoltaico e l’illuminazione. Il comitato rialza la voce: «Promesse ancora disattese, siamo stanchi». A marzo 2023 il decennale dalla chiusura

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di S.F.

Il parco di Cardeto non riaprirà nel 2022, il timing è noto da tempo. Tuttavia le spese per il ‘Galigani’ aumentano in vista dell’apertura in primavera: dopo il mini esborso per risolvere il problema guano dei piccioni, ora ne arriva un altro ben più corposo riguardante l’impianto fotovoltaico del complesso sportivo e l’illuminazione. Il preventivo della Elte srl di Terni non va lontano dai 100 mila euro. Nel contempo il comitato di quartiere torna a scatenarsi a causa dei tempi lunghi.

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La spesa per il fotovoltaico

La partita in questo caso è in mano all’energy manager di palazzo Spada, l’ingegnere Nazareno Claudiani. Come detto la cifra in ballo non è bassa: si parla dell’intervento di ripristino, riparazione e adeguamento normativo dell’impianto fotovoltaico da 100 kw presente sulla copertura dei campi multifunzionali coperti. L’impegno di spesa lordo a favore della socieà ternana è quantificato in 77 mila euro lordi, bene. Motivo? Risulta «costruito secondo la pregressa normativa e già oggetto di danneggiamenti accidentali dovuti all’incendio di ramaglie occorso due anni fa». In sostanza non è mai entrato in funzione e ora ci si rimette mano per renderlo utilizzabile. Il preventivo riguarda la manutenzione, la fornitura di inverter, datalogger e connessione.

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L’illuminazione esterna

Non è finita qui. C’è un’ulteriore spesa da poco meno di 20 mila euro per il completamento dell’illuminazione esterna riguardante gli impianti della zona nord: in questo caso il lavoro lo farà la Elettroimpianti Umbra srl con affidamento da 18.897 euro grazie ad un ribasso del 6%. Le altre due ditte invitate per la procedura sono la Eredi Paci Gerardo ed Enerstreet. Da ricordare che l’impianto è chiuso dal marzo del 2013.

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Residenti scatenati

Nel contempo in chiusura d’anno torna a farsi vivo  – in testa c’è Raffaele Mastrogiovanni – il comitato di quartiere per motivazioni che esulano dalle nuove spese citate. Nel mirino ci finisce chi vive in zona e segue la vicenda ormai da diversi anni: «Natale è ormai trascorso e anche l’ultimo annuncio fatto nei mesi scorsi dall’assessore comunale al verde pubblico del Comune di Terni, Benedetta Salvati, a proposito della riapertura al pubblico del parco Cardeto, è andato disatteso. L’annuncio indicava il periodo prenatalizio di quest’anno come il più appropriato per restituire finalmente ai cittadini l’uso e il godimento del parco. Sono trascorsi ben nove lunghi anni da quando è stato chiuso al pubblico per consentire al suo interno i lavori per la realizzazione di una profonda riqualificazione, nove lunghi anni nel corso dei quali la presenza, il godimento, la fruizione, del parco sono stati negati ai cittadini di Terni, ai bambini, agli anziani che in questo quartiere non dispongono nemmeno di un luogo al chiuso dove incontrarsi al riparo dalle intemperie. Esiste un’intera generazione di bambini, i più grandi dei quali sono ormai prossimi a varcare la soglia che li separa dall’adolescenza che non sanno cosa sia il parco Cardeto. La scriteriata modalità con la quale le vecchie amministrazioni cittadine hanno inteso porre mano alla riqualificazione del parco, i continui stop ai lavori dovuti alle più svariate ragioni che solo la burocrazia italiana è in grado di offrire con tanta abbondanza hanno fatto sì che i lavori all’interno del parco si dilungassero biblicamente oltre i tempi previsti. L’intero quartiere di Cardeto del resto, da venticinque anni almeno, è stato abbandonato a sé stesso dall’incuria e dal malgoverno delle trascorse amministrazioni comunali, dalla pochezza amministrativa e politica dell’attuale al punto da presentarsi oggi in un evidente stato di abbandono dovuto alla mancanza di manutenzione accumulata nel corso del tempo. Gli abitanti del quartiere sono stanchi e non sono più disposti ad assistere alle comparsate che a turno i vari responsabili amministrativi comunali vengono a svolgere nel nostro quartiere con le loro promesse puntualmente disattese, dimenticate, ignorate, nei mesi e anni successivi. I residenti del quartiere Cardeto e tutti i cittadini di Terni sono delusi e indignati per il comportamento tenuto dalle autorità comunali di ieri e di oggi che con le loro vane promesse, sempre smentite dalla susseguente mancanza di fatti, stanno contribuendo al degrado di questa zona un tempo bellissima e commercialmente appetibile. I cittadini del quartiere Cardeto sono consapevoli delle difficoltà amministrative, della mancanza di risorse economiche con cui gli attuali amministratori Cittadini si sono dovuti loro malgrado misurare ereditate dalla mala gestione di chi li ha preceduti, della palude burocratica Italiana ricca di trappole, insidie, lungaggini. Ma oggi i cittadini del quartiere sono davvero stanchi e indignati. Un’altra legislatura municipale sta avviandosi alla sua naturale conclusione senza che nessuno problema dei tanti che affliggono il nostro quartiere Cardeto sia stato affrontato e risolto, Parco Cardeto in primis». Ed ecco gli input: «I lavori vengano conclusi entro la primavera del 2023; l’amministrazione comunale individui all’interno del quartiere uno spazio dignitoso, accogliente, autogestito, al riparo dalle intemperie, che offra agli abitanti del quartiere, in particolare ai meno giovani, la possibilità di riunirsi, parlare, divertirsi, giocare, entro il quale condividere in comunione con gli altri il proprio tempo libero».

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