In linea teorica doveva essere una mera conferenza per la sottoscrizione della convenzione tra Regione e Comune per la bretella Ast-San Carlo. Ed invece l’appuntamento di lunedì mattina negli uffici del centro multimediale si è trasformato in un maxi riassunto – non la prima volta che accade – delle collaborazioni per lo sviluppo delle opere pubbliche sul territorio: nuovo ponte Gabelletta-Maratta con progetto esecutivo in arrivo, ospedale ‘Santa Maria’, piste ciclabili e, per non farsi mancare nulla, anche i lavori di manutenzione stradale lungo l’asse San Gemini-Terni Est e la Orte-Falconara a livello ferroviario. Poi il curioso scambio sul palaTerni con una ‘sollecitazione’ che parte da palazzo Spada in direzione Perugia.
LA CONSEGNA DEL PROGETTO ESECUTIVO
«Ma un contributo no?»
Una volta concluso il lungo elenco delle opere e degli obiettivi da portare a termine, è stata l’assessore comunale ai lavori pubblici Benedetta Salvati a tirare in ballo il palasport: «La Regione – si è rivolta nei confronti del suo predecessore, Enrico Melasecche – non partecipa per il nostro/suo amatissimo palaTerni. Magari un piccolo contributo sarebbe ben accetto per le opere di infrastrutture legate a parcheggi e sotto/sovrappassi. D’altronde – ha aggiunto – l’aveva chiesto lui stesso in passato. Ci sta». Il sindaco, divertito: «Giusta sollecitazione». Stessa parte politica e rapporti ottimi, ma il messaggio è partito comunque.
IL 25 GIUGNO LE PRIME DEMOLIZIONI
I canoni idrici e il credito
Melasecche prende la palla al balzo per parlare dei canoni idrici: «Un’opera complessa, lei lo sa. La sollecitazione sul contributo? Ricordo che Terni ha un credito nei confronti della Regione per 1 milione: riguardano i canoni idrici del 2019 che, come fu garantito all’epoca, sarebbero serviti per l’ampliamento del centro nautico ‘Paolo D’Aloja’. Quella cifra è stata incamerata dalla Regione nel suo bilancio, è in economia. E credo che sia corretto venga restituito. Vedremo». Per ora niente contributo.
I MAGGIORI LAVORI PER 1,7 MILIONI DI EURO
Le demolizioni, l’amianto e il mercato
Con l’occasione è stato fatto il punto della situazione sull’avanzamento delle demolizioni al Foro Boario. Per ora niente azioni sul mattatoio: «Non è stata ancora assegnata l’area – la delucidazione della Salvati in merito – perché il concessionario sta aspettando il parere favorevole della Usl Umbria 2 per la bonifica dell’amianto. Il piano di lavoro è già stato presentato; in questi giorni ci sarà l’approvazione del progetto esecutivo». Chi dovrà andarsene sono anche i gestori del mercato ortofrutticolo: «Se non si muoveranno loro, interverremo noi in danno». Su questo fronte – al netto delle difficoltà di trovare una nuova sistemazione e soprattutto la continuità – non si dovrebbe arrivare lo scontro: nessun ricorso al Tar Umbria e contatti già da tempo con la Gubbiotti Moreno srl per preventivi e successiva azione». A chiudere la parentesi sportiva un rapido cenno alla Ternana da parte di Melasecche: «Credo che ci siano le condizioni per arrivare a conclusione della terza grande opera nell’area, il nuovo ‘Liberati’». Di concreto c’è poco al momento.