Morto a Green Asm: indagato dirigente

Terni: ‘atto dovuto’ della procura che oltre al collega di Jacopo Fioramonti ha iscritto nel registro degli indagati anche Stefano Tirinzi

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Un’ispezione nella struttura di Nera Montoro dove lo scorso 27 maggio è avvenuta la tragedia e un primo esame della moto pala che ha travolto e ucciso sul colpo il 24enne Jacopo Fioramonti.

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Prime verifiche Giovedì mattina il sostituto procuratore Camilla Coraggio ha conferito l’incarico all’ingegner Ignazio Pasquetti di Roma, il consulente che dovrà eseguire l’accertamento tecnico irripetibile su tutto il materiale finito sotto sequestro. Il tecnico si è messo subito al lavoro e nelle prossime ore tornerà nella struttura di proprietà di Green Asm per proseguire nelle verifiche che sfoceranno in un’articolata perizia.

Tecnici al lavoro Il consulente incaricato dalla procura di Terni sarà affiancato da altri due tecnici: l’ingegner Andrea Imbrici nominato dai familiari dello sfortunato operaio – quest’ultimi assistiti dall’avvocato Fabio Calaciura – e l’ingegner Maurizio Tarchi per conto del 29enne narnese, collega di Jacopo Fioramonti, indagato perché ai comandi della moto pala.

MORTO DI LAVORO: SCATTA LA SOLIDARIETÀ

Indagati Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Enrico De Luca, non è più l’unico indagato nell’ambito del fascicolo aperto dal pm Camilla Coraggio per omicidio colposo. Al suo nome, per quello che viene comunque definito «un atto dovuto», si è affiancato anche quello di Stefano Tirinzi in quanto presidente di Green Asm, l’azienda per cui il 24enne – con contratto interinale – lavorava. Un passaggio in qualche modo prevedibile, nel contesto di un’indagine che – visto l’accaduto – non può dare nulla per scontato. Il dirigente è difeso dall’avvocato David Brunelli del foro di Perugia.

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