Terni, Foro Boario: si chiude un’era. «Tanta amarezza»

Ultime ore di lavoro per gli esercizi commerciali rimasti: in arrivo il provvedimento che apre una nuova fase per l’iter PalaTerni

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di S.F.

L’avviso in vista dell’ordinanza

«Ma martedì apri? No, non credo». Con scuotimento di testa. La domanda lunedì mattina l’ha posta un cliente e la risposta è di Remigio, il titolare del bar al Foro Boario che dal 1984 è a disposizione – in particolar modo, ma non solo loro – dei tifosi della Ternana: un’ordinanza comunale, annunciata negli ultimi giorni con diversi avvisi posizionati nell’area, sta per far scattare una nuova fase nell’iter di realizzazione del palaTerni. Un risultato è lo stop alle attività commerciali rimaste. Salvo ulteriori e improbabili rinvii.

VIDEO – FORO BOARIO, PARLA REMIGIO: «VIA DOPO 36 ANNI QUI, DISPIACE. MA SAPEVAMO»
IL MUTUO DEL COMUNE DA 1,5 MILIONI PER IL PALATERNI: RATE E DURATA

Si cambia: stop al transito 

Da martedì – si legge – il tratto di strada di San Martino tra la rotonda Pileri ed il parcheggio P4 compreso, «verrà chiusa al transito veicolare e pedonale». I residenti potranno accedere alle residenze «tramite la viabilità provvisoria, appositamente realizzata» tra la rotatoria e via Pettini. Di fatto il via libera dal 3 novembre ci sarà solo per i mezzi di cantiere e gli operatori del mercato – sono loro a dover demolire le rispettive strutture – ortofrutticolo; per quel che concerne il nuovo passaggio temporaneo sarà accessibile anche agli autorizzati legati alla Ternana che, ovviamente, non possono restare bloccati dalle varie modifiche.

LO STOP ERA PREVISTO PRIMA. LA STRADA PROVVISORIA PER I RESIDENTI
IL ‘TIRA E MOLLA’ TRA LE PARTI

Le attività si fermano dopo decenni di servizio

Ultime ore – quantomeno al Foro Boario – di scambio con i clienti per chi è ancora attivo. Tra loro c’è Remigio: «Ho ricevuto tanto affetto – commenta mentre serve un caffé – da parte dei clienti. Dispiace, qui ci ho passato una vita: 36 anni, sono qui dal 1984 e si era creato un ambiente di amicizia al di là dell’aspetto lavorativo. Bisogna prenderne atto ed essere obiettivi, la concessione era scaduta ed inoltre era tutto un po’ fatiscente. Speriamo si possa aprire un’altra era, migliore». A settembre un gruppo di tifosi rossoverdi aveva organizzato una manifestazione proprio di fronte al bar in segno di vicinanza e gratitudine.

LO STOP AL MATTATOIO. MA MANCA IL NUOVO
LA NUOVA ‘VITA’ DEGLI OPERATORI DEL MERCATO IN STRADA DI SABBIONE

L’amaro in bocca 

Nessuno si lamenta dello sviluppo riguardante il palaTerni, come già noto. Ciò che fa storcere il naso è altro: «C’è tanto amaro in bocca – il pensiero di Andrea Rossi, al Foro Boario dal 1989 in qualità di operatore del mercato ortofrutticolo – perché questa cosa ci cambia la vita. Come è stato già ribadito nessuno contesta la realizzazione del palazzetto, il problema è come si è arrivati a questo punto e con quale modalità». Tempo di adeguarsi al nuovo scenario: «Abbiamo collaborato – ci tiene a sottolineare Giovanni Fava – con il Comune per favorire la realizzazione del palasport riconsegnando le aree in anticipo». Nel contempo lunedì mattina c’è stata l’inaugurazione della nuova struttura in via del Sersimone: le difficoltà non mancano, così come la voglia di non mollare e andare avanti. Con tanto di corposi investimenti.

A LUGLIO LA CONSEGNA DEL PROGETTO ESECUTIVO

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