Terni, Dup e bilancio approvati. Bagarre su applausi a Latini

Via libera in due sedute. La maggioranza si alza e applaude il sindaco uscente, l’opposizione: «Senza dignità». Ci saranno altri consigli comunali

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di S.F.

‘Fuochi’ finali in consiglio comunale – è prevista un’ulteriore seduta dopo Pasqua a causa di alcuni fondi Pnrr in scadenza riguardanti San Lucio – a Terni per il Documento unico di programmazione 2023/2025 e il tanto atteso bilancio di previsione. Al mattino focus sul Dup, seppur l’attenzione fosse rivolta quasi esclusivamente alla ‘reazione’ del primo cittadino uscente, Leonardo Latini, ai recenti fatti politici e all’investitura di Orlando Masselli a candidato a sindaco della coalizione di centrodestra. Commossa la vicesindaco Benedetta Salvati. Lunga giornata. Alle 12.38 sospensione a causa della protesta di una cittadina a palazzo Spada: la motivazione è ancora una volta legata al problema delle case popolari, più volte tirata in ballo nell’ultimo periodo. «Vergognatevi», ha detto più volte. Poi l’approvazione con 19 favorevoli e 10 contrari e, in chiusura, l’ok all’atto di natura contabile nel pomeriggio.

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Latini, Salvati e Masselli nel pre consiglio

Commozione Salvati, ‘equilibrio’ Latini

La vicesindaco ha fatto il punto sul documento e sull’emendamento – dell’altro ne ha parlato l’assessore al bilancio Orlando Masselli – tecnico di sua competenza, rifacendo un quadro generale a partire dal Dup 2018: «Devo ringraziare Emanuela, Sebastiano e Giulia, sono diventati colleghi leali per il Dup», il riferimento alla dirigente De Vincenzi ed ai dipendenti Pasero (la posizione di elevata qualificazione responsabile dell’atto) e De Santis. Con un pizzico di emozione in chiusura di intervento. Il sindaco ha tirato dritto senza lanciare frecciatine o altro, nel suo stile: «Spero che questo Dup possa traguardare gli anni futuri, può essere considerato un patrimonio comune da cui ripartire per le progettualità pensate nell’interesse della comunità. Tutto ciò che è stato fatto e sarà fatto cambierà il volto di Terni. Questo modo di fare pianificazione spero non venga disperso. Ringrazio coloro che hanno collaborato in questo percorso e che hanno permesso l’elaborazione del Dup. E anche gli assessori e le direzioni che hanno consentito la documentazione programmatoria, credo che il lavoro resterà». La giunta ed i consiglieri di maggioranza si alzano per applaudire. Ed è bagarre: «Vabbé che è Pasqua, però dai», commenta Luca Simonetti del M5S.

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2023-2025
L’EMENDAMENTO PER LE TARIFFE DELLE VELOSTAZIONI
L’EMENDAMENTO PER IL PARCHEGGIO A PAPIGNO DA 5 EURO

Salvati, Latini, Cini e Masselli nel consiglio pomeridiano

Gli attacchi: «Senza dignità». E le reazioni

Opposizione scatenata come da previsione: «Chi avete applaudito? Chi ha ‘accoltellato’ Latini? Credo che esista anche una dignità alla fine di una storia politica. La commozione del vicesindaco è positiva perché al di là delle critiche ha lavorato fattivamente. Altri invece hanno scaldato la poltrona. Ciò che si è visto qui nulla a che vedere con la politica. Uno spettacolo indecoroso», le parole di Alessandro Gentiletti di Senso Civico. Poi Emanuele Fiorini del Gruppo Misto: «Tutti i consiglieri di maggioranza dovrebbero tacere, l’altra volta non eravate presenti per il Dup fatta eccezione per Cozza e Pocaforza. Avete sconfessato il sindaco. Non avete un minimo di dignità. Come potete votare questo documento fatto da Leonardo Latini? Vergognoso che vi alziate per applaudire. Masselli ha anche aumentato la Taric, come lo giustificate?». Viene tirata in ballo Monia Santini e l’esponente FdI non lascia scorrere: «A livello politico meglio non dire di chi sia la responsabilità. Noi pugnaliamo alle spalle? L’ex Hulk Fiorini stia zitto, era in Lega anche lui. E l’amministrazione Latini non è solo il sindaco, ma tanti assessori. Per vari motivi c’è stato un cambiamento del percorso. Quando uno ‘muore’ siamo tutti più buono». Per Lucia Dominici (FI) «il Dup non è né del sindaco né della Salvati, ma della maggioranza. Si poteva fare di più, ma molto è stato fatto». Poi Michele Rossi (Terni Civica): «C’è stata un’intensa attività amministrativa, un sincero ringraziamento, si è visto amore da questo esecutivo ed un alto servizio reso alla città». Toni ben diversi da Tiziana De Angelis (Pd): «Una casa del centrodestra che sta cadendo a pezzi, avete fatto uno scempio. E sulla lista non c’è il disastro dell’ospedale di Terni. Ora vi riposizionate solo per la poltrona».

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Il consiglio mattutino

«Il sindaco è in salute, bene». Cicchini e la ribellione

Luca Simonetti (M5S) riprende il ‘filone’ lanciato dalla Santini: «Contento che Latini sia vivo e goda di ottima salute. Io non ho applaudito perché l’ho reputato un gesto un po’ stonato rispetto alla situazione che si è creata intorno a lei. Ci sono stati grandi fallimenti di questa amministrazione seppur qualcosa si sia mosso». Curioso l’intervento di Paolo Cicchini (FI): «Non mi sento assolutamente un traditore. Mi sono alzato per applaudire Latini: l’ho fatto per il galantuomo Latini, ci sono molto legato e l’ho anche attaccato. Sono sempre stato insoddisfatto di come abbia messo in piedi la sua giunta, servivano maggiori competenze. Ha proposto tanti tasselli che non si è riusciti a sistemare in qualcosa di organico. C’è stata una sorta di ribellione nei suoi confronti. Forse Latini ha sbagliato anche sulla comunicazione». Bastone e carota. «Ho visto molte persone capaci di aggiudicarsi gli onori ma poche farsi carico degli oneri. Difficile rappresentare un partito – l’attacco pentastellato di Valentina Pococacio – quando le percentuali scendono. Si utilizzeranno fondi Pnrr per fare l’impianto fanghi a Maratta, è la vostra visione politica. Non lo avete votato prima il Dup per mere logiche di poltrone, sorprende che lo facciate oggi». Doriana Musacchi (FI) ha parlato di un voto al Dup «con serenità e mi sono alzata con orgoglio per applaudire. Ora mi sento libera di fare l’in bocca al lupo al nuovo sindaco, potrà portare avanti il discorso del centrodestra». Con ovvio riferimento a Masselli. «Nessuno può permettersi di criticare un’aula che si alza e batte le mani ad un sindaco e ad una giunta intera. C’è stato buon lavoro, chi dice il contrario mente», il pensiero della capogruppo FdI Patrizia Braghiroli. Non breve la seduta di consiglio: «Un applauso falso e irriverente, è da gentiluomini lanciare il nuovo primo cittadino sotto gli uffici dell’attuale? E Masselli ha applicato la Taric al 40%». Nessuna presa di posizione da parte del capogruppo della Lega, Federico Brizi.

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Le minoranze

La comprensione umana e le dinamiche politiche

Anche Roberta Montagna (FdI) ha voluto spiegare la motivazione degli applausi al sindaco, mentre Francesco Filipponi (Pd) ha riconosciuto «l’onore delle armi al sindaco; c’è tutta la mia comprensione umana nei confronti della persona, seppur politicamente sono stato tra gli oppositori. Grandissima umanità con cui sta affrontando gli ultimi giorni del mandato. Si inizia la campagna elettorale andando ad attaccare ancora il centrosinistra di allora in un periodo drammatico per la città». Stesso discorso per Claudio Fiorelli (M5S), candidato a sindaco per il Polo alternativo: «Amministrazione fallimentare. Ho sempre recriminato al sindaco la sua mancanza di voce su tanti argomenti. Sempre ottimi rapporti personali con Latini, poi dal punto di vista politico scontri accesi». Francesco Maria Ferranti (FI) ha fatto presente che «non ho mai visto negli ultimi otto anni un Dup attuarsi nella sua concretezza. Ma per alcune parte sì, un’amministrazione che qualcosa ha realizzato. E le aziende partecipate sono state messe in sicurezza. Sì, la maggioranza ha applaudito il primo cittadino. Le dinamiche politiche non hanno a che vedere con la lealtà umana, possono essere di difficile comprensione». Alle 12.57 l’esito della votazione dopo un breve momento di pausa per via della protesta della cittadina: 19 favorevoli e 10 contrari. Si prosegue nel pomeriggio per il bilancio.

IL PIANO DI ESTINZIONE DEBITI DELL’OSL – IL DOCUMENTO COMPLETO E LE CIFRE

Il consiglio pomeridiano sul bilancio

Ultimo step: 18 favorevoli

Alle 15.33 inizia il secondo consiglio odierno. Masselli in sintesi ha riepilogao le varie novità ed il focus è andato sugli emendamenti riguardanti le tariffe per le velostazioni, Cardeto e del ‘nuovo’ parcheggio degli studios di Papigno. «Certezze nelle entrate tributarie, con un fondo vincolato solido, così come quello di dubbia esigibilità. Tuttavia non siamo usciti dal dissesto perché questo deve rispettare tempi e procedure che non dipendono solo dal Comune». La manovra vale oltre 400 milioni. Sponda opposizione ulteriori critiche sull’aumento della Taric, la problematica situazione con la tesoreria – in giornata è andata a vuoto la sesta gara di fila – ed il contenzioso in essere con Unicredit: «Ci lascia con 27 milioni di debiti», ha ricordato Gentiletti. «Erediterà da sé stesso un Comune con stabilità finanziaria incerta ed un possibile, altro dissesto. I conti in ordine non ci sono». Filipponi invece ha ribadito che «si creerà un disavanzo e ci saranno problemi» dopo aver messo in fila una serie di cifre contenute nel piano di estinzione debiti firmato dall’Osl. «Dovendo ampliare l’offerta turistica – ha specificato il candidato a sindaco del centrodestra – adattiamo i piazzali degli Studios ad uso parcheggi. Solo in giornate di particolare afflusso, non più di venti giornate l’anno è la stima. Le velostazioni? Finalmente prendono vita, devono ‘partire’ indipendentemente dal fatto che siano in equilibrio a livello di Pef. Le tariffe previste sono banali». Alle 16.17 l’approvazione conclusiva di giornata con 18 favorevoli – in aula non ci sono Latini e Salvati in questa fase – e 10 contrari. Ma la storia del consiglio di questa consiliatura non è ancora del tutto terminata.

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