Comune Terni, sesta gara di fila deserta per la tesoreria

Dal marzo 2021 all’aprile 2023: tutti tentativi a vuoto. Si va avanti giocoforza con Unicredit. L’era Latini si chiude senza affidamento

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di S.F.

Ebbene sì, l’era della consiliatura a guida Leonardo Latini – in questo caso poco c’entra il sindaco in realtà, è materia dell’assessore al bilancio Orlando Masselli – si chiude senza l’affidamento quinquennale del servizio di tesoreria. Giovedì mattina il numero uno dell’ufficio appalti Luca Tabarrini ed il responsabile del procedimento Sandro Mariani hanno ‘decretato’ la sesta gara di fila deserta nel corso degli ultimi due anni: non era facile raggiungere tale risultato, ma questo è avvenuto. Giocoforza si proseguirà con Unicredit che, come noto, ha un contenzioso attivo con palazzo Pierfelici per via dell’anticipazione di tesoreria 2017. La proroga di un mese, decisa proprio perché il gruppo bancario si era fatto vivo per chiedere più tempo, non è servita. Out la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci.

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Niente da fare

La prima gara nel 2021 prevedeva la gratuità del servizio. Figuriamoci se poteva avere esito positivo. Poi man mano il Comune ha alzato la posta in palio per rendere più appetibile: valore totale stimato da 2 milioni 91 euro (importo base più rinnovo e opzione proroga tecnica) e costo annuo onnicomprensivo a carico di palazzo Spada non superiore a quota 76 mila euro per anno. Se ne dovrà occupare il prossimo sindaco.

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