Terni, padel a Collescipoli: «Grazie a noi ora tutti sanno dove è il borgo»

Mercoledì mattina audizione dell’amministratore della società che gestisce l’area. «Soprintendenza? Mai pareri negativi su copertura temporanea»

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di S.F.

«La situazione sta sfuggendo di mano ed ormai è diventata una barzelletta che non fa più ridere nessuno. La soprintendenza non ha mai rilasciato pareri negativi per la copertura pressostatica temporanea, ma per quella definitiva. La nostra volontà è sempre stata quella di portare in alto il nome di Collescipoli, fino a qualche tempo nessuno sapeva dove fosse e grazie a noi ora è conosciuta da tutti, a Terni, Umbria e fuori regione. Siamo qui perché è nostro interesse trovare una soluzione restando in armonia con i cittadini del borgo». Sono i concetti chiave espressi da Martina Schibeci, la giovane imprenditrice – con lei nell’occasione anche il padre Sandro – a capo del Collescipoli Sporting Club: mercoledì in mattina la I commissione è andata in atto l’audizione per chiare un paio di questioni in seguito all’ordinanza comunale firmata dal dirigente Claudio Bedini.

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La commissione

Esposti, problemi e assoluzione

A gennaio c’era stato un primo confronto in commissione, ora ad esporsi sono stati coloro che da anni gestiscono la struttura: «Cinque anni fa – ha ricordato la 37enne – c’era una discarica a cielo aperto e noi in un primo momento avevamo chiesto l’area del campo ‘Bernardini’. Ci fu detto di no perché serviva il bando», ha ricordato in premessa. «Quindi abbiamo acquistato il terreno a spese nostre e poi firmata la convenzione con il Comune, adempiendo a tutte le prescrizioni nell’ambito del permesso di costruire. La zona è stata riqualificata, c’è il verde e le piantumazioni sono state effettuate. La struttura non è visibile dalla città quando non c’è la copertura temporanea». Una questione anche di promozione: «C’è il profilo stilizzato di Collescipoli nel logo perché la nostra volontà è stata sempre quella di portare in alto il nome del borgo. Il tempo purtroppo non ci ha dato ragione perché dal 2019 abbiamo subito solo esposti, diffamazioni a mezzo stampa, autodenunce con firme false per abuso edilizio e problemi. Siamo stati fatti passare come delinquenti con danni morali e psicologici». Una sorta di sfogo: «Dopo tre anni siamo stati assolti con formula piena a livello penale e ogni singolo anno si affrontano le conseguenze dei continui esposti quando installiamo il pallone pressostaticco». Poi il nodo centrale: «I pareri negativi della soprintendenza? Sono per la copertura fissa in legno lamellare per 365 giorni, non per quella temporanea». C’è anche altro: «I rumori? Le due relazioni acustiche effettuate, una da un nostro tecnico e una dell’Arpa, dicono che non superiamo i limiti». Da Perugia hanno bocciato tre volte il progetto presentato per la copertura fissa.

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Collescipoli e, a destra, la copertura temporanea

Diritto di superficie e armonizzazione

Presente l’assessore Marco Iapadre che, tuttavia, rimarrà sempre in silenzio. Ad esporsi sul tema è stato ancora una volta il dirigente Bedini: «Il Comune all’epoca diede parere positivo per la copertura ma è un aspetto da vedere con la soprintendenza. Vedremo in sede giudiziale chi avrà applicato bene la norma», il riferimento al Tar. «Quella copertura non è temporanea ma stagionale. Se c’è un innalzamento dei livelli progettuali il Comune non può che essere contento, la soluzione richiede una maggior armonizzazione. Una semplice installazione di un pallone pressostatico senza un tentativo di ‘mitigazione’ mi lascia un po’ dispiaciuto perché vedo scarsa attenzione». Sia Schibeci che Bedini hanno ricordato che la società ha il diritto di superficie sul terreno dopo la cessione da parte del Comune: al termine del periodo convenzionale tornerà nelle mani di plaazzo Spada. Marco Cecconi (FdI) ha lanciato una proposta: «Bisogna procedere cercando di tenere insieme tutti i pezzi. È possibile organizzare un tavolo con Comune, impresa e soprintendenza per individuare la soluzione?». In tal senso Bedini ha ipotizzato un contatto diretto tra le parti: «Ricordo che negli ultimi pareri la soprintendenza ha dato pareri molto secchi e trancianti sulla copertura fissa. Il Comune non pone veti superiori».

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La bocciatura per la copertura fissa

Il confronto con Lacava e il rispetto

A questo punto è intervenuto Sandro Schibeci: «Accolgo la proposta fatta da Cecconi perché dobbiamo trovare una soluzione. E per noi è avere una copertura definitiva nel rispetto dell’ambiente e del lavoro. Abbiamo già parlato con l’ingegnere Lacava – il soprintendente – a Perugia un mese fa e lui ci ha detto che hanno sempre espresso un parere negativo sulle coperture definitive. Mai sulle pressostatiche temporanee». Poi l’attacco mentre legge una bocciatura dello scorso anno sulla copertura fissa: «Hanno preso questi pareri e li hanno trasformati in esposti, ma ripeto che in questo caso si parla di struttura fissa. Siamo favorevoli a presentare nuovi progetti condivisi con l’amministrazione e con i cittadini di Collescipoli: coloro che hanno fatto gli esposti rappresentano 4-5 persone e non tutto il borgo, diverse persone sono felici dell’attività che svolgiamo vicino al paese. Abbiamo fatto grossi investimenti nell’area e poi tutto tornerà al Comune. Meritiamo un minimo di rispetto per ciò che è stato fatto ». Schibeci ha poi letto le varie prescrizioni rispettate nel corso del tempo: i 20 lecci da due metri piantati, ulteriori piante messe a dimora ed i livelli di costruzione. «Siamo arrivati a Collescipoli per contribuire alla crescita del borgo», ha sottolineato.

Martina Schibeci

La verifica

Tra i consiglieri di AP si è attivata Roberta Trippini: «Nessuno vuole ostacolare gli imprenditori, ma i pareri restano tali. E ci sono le leggi, non si possono forzare le cose. Il Comune ha dato parere positivo, la soprintendenza negativo. Dunque non ci sono altri percorsi». A chiudere il cerchio Bedini in merito ad un check di due giorni fa: «C’è stato il sopralluogo per la verifica delle prescrizioni paesaggistiche, sono quattro. Risulta che sono state assolte, eccetto per le quote di progetto dei campi: non possiamo dare ancora una risposta definitiva perché il rilievo va elaborato e avremo il responso nei prossimi giorni». A stretti giro è previsto un passaggio simile anche per la struttura panoramica a Colle dell’Oro. Tema sempre ‘caldo’.

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