Terni, Collescipoli: la soprintendenza ri-boccia le coperture per campi padel

Infinito ‘tira e molla’ e altra conferenza di servizi chiusa negativamente: «Non coerenti con il paesaggio»

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di S.F.

Padel, coperture e impatto paesaggistico, ci risiamo. Se c’è una zona attenzionata su questo fronte tra impianti esistenti e nuovi progetti è Collescipoli: la soprintendenza ha ribocciato la richiesta legata a due campi esistenti. Non una novità assoluta visto il precedente del 2022.

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Collescipoli

Il nuovo tentativo ed i pareri

L’iter era scattato formalmente il 14 giugno e si è conclusa alla vigilia di Ferragosto con la firma del dirigente all’urbanistica Claudio Bedini: conferenza di servizi decisoria negativa a causa del decisivo parere negativo del ministero della Cultura, in questo caso rappresentato dalla soprintendenza dell’Umbria. In precedenza, a luglio, invece erano arrivati i sì – in entrambi i casi con prescrizioni – della commissione per la qualità architettonica/paesaggio e dell’ufficio energy della direzione lavori pubblici/manutenzioni. Nel contempo è stata riaperta la Cds in merito al progetto presentato per realizzare nuovi campi a pochi passi dal cimitero della frazione ternana.

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Il dirigente Bedini

La soprintendenza non lascia andare

La missiva decisiva è datata giovedì 10 agosto. Dalla soprintendenza è giunto il diniego perché è in contrasto con la delibera di giunta regionale dell’ottobre 2008, motivi? «La zona presenta comunque ancora le caratteristiche del paesaggio rurale umbro, con zone boscate che si fondono con i campi coltivati, gli uliveti e le rare costruzioni a carattere rustico, ben armonizzate per materiale e tipologie tradizionali con l’ambiente circostante e con il borgo di Collescipoli. Si può concludere che la zona è meritevole essere sottoposta a vincolo paesaggistico». Tutto noto. Poi si entra nel dettaglio: «Non compatibile con i valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo in quanto prevede la realizzazione di due consistenti volumi, elementi del tutto estranei al quadro naturale del colle del borgo di Collescipoli, in area a forte connotazione paesaggistica ed identitaria dove invece deve essere preservato l’equilibrio delle componenti antropiche e naturali». Inoltre risulta essere «elemento di alterazione del paesaggio per la intromissione visiva delle grandio; coperture del tutto estranee e non coerenti con il paesaggio consolidato». Poi la bocciatura definitiva: «Con riferimento al progetto presentato, dato il tipo di intervento e la funzione da assolvere, non si ravvisano soluzioni o modifiche progettuali atte a superare gli elementi ostativi sopra richiamati, ritenendo non possibili soluzioni alternative che possano contemperare l’interesse pubblico dei valori costituzionali tutelati con il progetto in esame». Storia infinita.

«Condivisibile la conclusione»

Sul tema si espone il capogruppo del Pd in consiglio Francesco Filipponi: «Riteniamo del tutto condivisibile la conclusione negativa della conferenza dei servizi, giunta prima del ferragosto, relativa alla reiterazione, di una richiesta di copertura, di due campi da padel a Collescipoli. Sia in sede di prima richiesta di copertura, sia in sede di reiterazione, abbiamo presentato accesso agli atti e interrogazioni in consiglio comunale per chiedere rispettivamente di avere i pareri, dimostratisi poi decisivi della Soprintendenza, e per chiedere di tener conto delle legittime richieste ed istanze dei cittadini, i quali vivono nel borgo, attraverso un confronto con la popolazione residente. Abbiamo sempre ritenuto – conclude – questo un tema delicato, a causa del posizionamento e dell’area coinvolta, contraddistinta da requisiti di ruralità. Si prosegua per il futuro con la via del confronto e della costante interlocuzione con i residenti, le associazioni e le attività presenti. Lo sport e la vita dei borghi con le loro caratteristiche possono convivere, nel rispetto reciproco».

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