di S.F.

Il vicesindaco Riccardo Corridore parla di opzione dissesto-bis, l’opposizione – leggasi Pd in particolar modo – consiglia di utilizzare il piano di riequilibrio pluriennale e il sindaco Stefano Bandecchi parla via social di «conti profondamente sbagliati e finti» da parte dell’Organo straordinario di liquidazione, chiamato nella circostanza ‘comitato’. Non ci si annoia in questo periodo sul tema a Terni. Poi ci sono i nuovi documenti: la massa passiva si allarga ulteriormente di quasi 300 mila euro.
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La ridefinizione
La presidente dell’Osl Giulia Collosi, Massimiliano Bardani ed Eleonora Albano hanno rimesso la mano alla vicenda legata all’Alis, già attenzionata più volte in passato. Per fare cosa? Riesaminare la posizione. D’altronde l’Osl con una delibera del 2019 aveva annullato e revocato un precedente atto sulle istanze di ammissione della cooperativa sociale. Con tanto di avvio di un procedimento di check in autotutela riguardante i debiti fuori bilancio. Dopodiché conteggi e ridefinizione con l’aiuto delle direzioni istruzione, sviluppo economico e attività finanziarie. Di mezzo anche 119 mila euro per la gestione della cascata delle Marmore.
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L’esito
Alla fine del lavoro tecnico e contabile c’è il quadro definitivo per l’Alis: via libera per debiti fuori bilancio riconosciuti da 55.735 euro, interessi di mora per ritardato pagamento di poco superiore ai 14 mila e ulteriori debiti per 211 mila euro. Quest’ultimi ammessi alla massa passiva ordinaria. In totale il semaforo verde per Alis tocca quota 281 mila euro. A questo punto sarebbe interessante un bel confronto pubblico tra Osl, vertici comunali e tecnici per parlarne.
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