Acea-Asm Terni: l’impatto della liaison sui conti del gruppo

Pubblicata la relazione finanziaria 2022 e il bilancio consolidato della multiutility: le conseguenze per organico, debiti e fondo rischi. Presa d’atto finale al nuovo consiglio

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di S.F.

Il Gruppo Acea in numeri

«In data 6 dicembre 2022 è stato sottoscritto il closing della prima fase dell’operazione di aggregazione, a esito della procedura a evidenza pubblica avviata da quest’ultima. È finalizzata alla creazione di un mono-operatore attivo nel business del ciclo idrico integrato, dell’ambiente e nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas; è previsto nel corso del primo semestre 2023 un secondo closing che porterà un incremento della quota di partecipazione in Asm Terni. Pertanto, Acea rappresenta il partner industriale per il conseguimento degli obiettivi prefissati e consolida integralmente la società sulla base degli accordi sottoscritti, per quanto previsto nei patti parasociali e nello statuto». È uno dei passaggi legati all’iter che coinvolge la società partecipata del Comune contenuta nel bilancio consolidato del Gruppo Acea, pubblicato nelle ultime ore nell’ambito della relazione finanziaria annuale 2022. Interessante perché vengono snocciolate cifre, percentuali e conseguenze della liaison con la società ternana.

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IL CONTROLLO PUBBLICO CHE SALTA ED IL SACRIFICIO PER I CONTI DI ASM

Palermo e Marinali, Ad e presidente Acea

La situazione

Per ora lo scambio di capitali deve ancora essere perfezionato e dunque formalmente la procedura non è del tutto conclusa. Come noto il Gruppo Acea parteciperà al massimo per un 49% in Asm: la percentuale citata – ci basiamo sul documento ufficiale della stessa multiutility romana – nel bilancio consolidato risulta essere del 38%. Il consiglio comunale dovrà poi prendere atto della nuova composizione societaria di Asm al termine dei vari passaggi tecnici e, visto che mercoledì si terrà l’ultima seduta in modalità ordinaria, se ne dovrà occupare la futura assise post elezioni di metà maggio. «Acea ha ulteriormente rafforzato il suo posizionamento nel centro Italia e in particolare in Umbria ha creato – si legge – il modello di multiutility regionale con l’aggregazione di Asm Terni, società che include tra l’altro anche i servizi di selezione, trasporto e raccolta dei rifiuti nel territorio dell’Ati Umbria».

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La sede Asm Terni

Organico, debiti commerciali, fondi rischi

Curioso vedere le conseguenze sui conti del Gruppo Acea: «L’organico medio – spiega la multiutility romana – al 31 dicembre 2022 pari a 3.891 unità si incrementa rispetto al 31 dicembre 2021 di 416 unità principalmente imputabili al consolidamento di Asm Terni (+364 unità). I debiti commerciali verso controllate e collegate risultano pari a 7.090 mila euro (6.163 mila al 31 dicembre 2021) e includono i debiti verso le società consolidate a patrimonio netto. La variazione in aumento è imputabile alla variazione di perimetro in relazione al consolidamento di Asm Terni». C’è poi l’incremento del fondo rischi «principalmente in conseguenza al consolidamento di Asm Terni (+10,4 milioni)». Cenno anche ai debiti correnti: «Aumentano per effetto dell’incremento dello stock dei debiti verso fornitori (+ 187,6 milioni di euro). Tale effetto è in parte influenzato dalla variazione di perimetro (+48,1 milioni), in prevalenza
per il consolidamento di Asm Terni (+ 41,5 milioni)».

28 SETTEMBRE 2022: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA L’OPERAZIONE
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Tiziana Buonfiglio e Giovanni Rosti (Ad Asm e Acea Ambiente)

I conferimenti e lo stato attuale

Non poteva mancare un riepilogo tecnico di tutta l’operazione: «L’ingresso di Acea nel capitale sociale di Asm Terni è strutturato in due fasi distinte ma correlate tra loro; la prima fase dell’operazione si è concretizzata attraverso la sottoscrizione della prima tranche di aumento di capitale di Asm Terni attraverso un conferimento di partecipazione come di seguito rappresentato: la capogruppo, Tws e Acea Molise hanno conferito la quota di partecipazione detenuta in UmbriaDue Servizi Idrici Scarl detenuta complessivamente per il 99,4%; Acea Ambiente ha conferito la partecipazione detenuta in Ferrocart Srl detenuta per il 60,0%». Pertanto Acea rappresenta il partner industriale per il conseguimento degli obiettivi prefissati e consolida integralmente la società sulla base degli accordi sottoscritti, per quanto previsto nei patti parasociali e nello statuto. L’operazione è attualmente in fase di analisi e il differenziale che emerge dal consolidamento è iscritto ad avviamento in attesa di allocazione definitiva».

IL CHECK DELLA CORTE DEI CONTI – DOCUMENTO
7 MAGGIO 2021, ASM LANCIA L’AVVISO PER IL NUOVO PARTNER

L’inceneritore di via Ratini

L’inceneritore di via Ratini

C’è anche un passaggio sulle novità legate al termovalorizzatore di via Ratini: «Per tutto il 2022, la pianificazione contrattuale per conferimenti del rifiuto scarti di pulper ha garantito il fabbisogno del combustibile per l’intero periodo. Si segnala che, con delibera 66/22 del 24 marzo 2022, il comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto ha disposto la revoca dell’autorizzazione a emettere gas per l’impianto (numero di autorizzazione 1711) con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2021. Pertanto, la società ha provveduto alla vendita di tutte le quote CO2 di competenza dell’esercizio 2021 già accreditate sul conto proprietà della società e pari a un totale di 128.858 nonché quelle opzionate per l’esercizio 2022 pari a 30.000».

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