Acea nuovo partner di Asm Terni: c’è il sì del consiglio. Ora si punta a closing operazione

Mercoledì l’approvazione a palazzo Bazzani a tre mesi dalla proposta di aggiudicazione della partecipata. Atto di indirizzo bipartisan per il controllo. Gentiletti vs Marcucci

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«Una proposta che consentirà ad Asm di intraprendere una nuova storia e una nuova vita». Sono le prime frasi dell’assessore alle partecipate del Comune di Terni, Orlando Masselli, nel dare delucidazioni sulla maxi operazione che – in sintesi – apre la strada al gruppo Acea in qualità di partner industriale di Asm con tanto di aumento di capitale: mercoledì pomeriggio è arrivato il ‘faticoso’ sì del consiglio comunale dopo mesi di polemiche e confronti. Ora inizia il cammino verso il closing, il vero atto che chiuderà l’operazione. Semaforo verde anche per un atto di indirizzo bipartisan per la fase di controllo. Di mezzo un esposto alla Corte dei conti ed un futuro ricorso al Tar Umbria già preannunciato.

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Il consiglio odierno

Le società coinvolte, gli step signing/closing. Acea cambia

In realtà con il voto odierno l’operazione non è completata. D’altronde non è altro che l’approvazione dell’esito della procedura Asm con linee strategiche a corredo. Ora l’assise tornerà protagonista ad avvenuto perfezionamento dell’iter post composizione definitiva dei rapporti: serve il progetto di partnership, la sottoscrizione del signing intermedio e, in conclusione, il closing. Come noto tutto il materiale sarà inviato alla Corte dei conti – sezione regionale di controllo – dell’Umbria. Da ricordare che è previsto il conferimento da parte del gruppo Acea delle partecipazioni in Ferrocart srl (60%), Umbriadue scarl (99,4%) e della futura società Newco Orvieto per un massimo del 10,5%. Liquidità? Tetto di 2,5 milioni di euro. Con cronoprogramma definito. Il responsabile unico del procedimento per Asm è l’ingegnere Stefano Tirinzi, tirato in ballo anche durante la seduta odierna. Presenti a palazzo Bazzani anche alcuni sindacati. Nel contempo è in uscita dal gruppo Acea Giuseppe Gola: il nuovo amministratore delegato è Fabrizio Palermo.

7 MAGGIO 2021, ASM LANCIA L’AVVISO PER IL NUOVO PARTNER
IL VIA LIBERA NEL CAOS IN III COMMISSIONE
IL GIUDIZIO DELL’ADVISOR E DEI CONSULENTI LEGALI DI ASM SULL’OPERAZIONE
IL PARERE AGCM DI LUGLIO – DOCUMENTO

L’assessore Masselli con il capogruppo Pd Filipponi

Le critiche

Le critiche in giornata sono arrivate in particolar modo da Alessandro Gentiletti (Senso Civico), Emanuele Fiorini (Misto), Luca Simonetti e Valentina Pococacio (M5S): mirino sempre sui patti parasociali in particolar modo e la stabilizzazione dei lavoratori. Sono inoltre intervenuti Lucia Dominici (FI), Federico Brizi (Lega), Michele Rossi (Terni Civica), Francesco Filipponi (Pd) e Patrizia Braghiroli (FdI).

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PRIMO STEP CON IL 37%

Alcuni sindacati in Provincia (in fondo Ribelli della Cgil)

L’atto di indirizzo bipartisan

I consiglieri comunali – minoranza e maggioranza, la ‘mente’ è Francesco Filipponi del Pd – prima dell’avvio della discussione hanno dato il via libera ad un atto di indirizzo congiunto (l’ok arriverà con venti favorevoli e tre astenuti) per impegnare sindaco e giunta a «vigilare sul rispetto degli impegni assunti in sede di gara da parte della nuova compagine societaria Asm Terni in termini di garanzie occupazionali e di crescita professionale per l’attuale personale dipendente; in termini di promozione di una stretta collaborazione con le imprese del territorio nel rispetto delle norme in materia di affidamenti, trasparenza e libera concorrenza nonché di economicità e qualità delle prestazioni affinché tale collaborazione possa concorrere alla crescita del tessuto imprenditoriale/artigianale locale; a trasmettere tali indicazioni ai rappresentanti del Comune nominati negli organi amministrativi della nuova Asm Terni, invitando gli stessi al perseguimento degli obiettivi sopra riportati; a garantire il mantenimento della sede legale di Asm Terni a Terni, nonché della direzione generale, amministrativa, finanziaria e tecnica della nuova società che si va a configurare ed a costruire un rapporto virtuoso con l’amministrazione comunale di Roma detentrice del 51% di Acea». Bocciato invece un atto a firma M5S sui patti parasociali, con focus sull’articolo 17 del Tusp.

L’ESPOSTO M5S ALLA CORTE DEI CONTI
AGCM E LO STOP ALL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA. ORA PALLA A TERNI RETI

La minoranza nella seduta odierna

Bagarre sul parere negativo della Marcucci

Tutto fin troppo tranquillo. Non dalle 19 in avanti quando la Pococacio chiede di cassare il punto 19 del dispositivo: «Eliminare la questione della riservatezza». Sospensione e giudizio tecnico della dirigente Grazia Marcucci: negativo. Gentiletti si scatena e va su di giri, chiedendo a gran voce l’intervento della 47enne di San Giovanni Rotondo: «Non comandano i dirigenti, ci sono considerazioni politiche inaccettabili e si travalicano le competenze. Perché giudica le intenzioni politiche? Così si limita la libertà politica dei consiglieri. Come si fa ad essere sereni se gli uffici ti dicono A e poi B?». L’esponente della minoranza ‘rifiuta’ la funzionaria Giulia Scosta – sempre della direzione attività finanziarie, presente in quel momento – perché vuole a tutti i costi le delucidazioni della Marcucci. Che arrivano dopo pochi minuti: «L’articolo 49 del Tuel lo conoscono tutti e non decido io sull’ammissibilità dell’emendamento. Non è favorevole dal punto di vista tecnico. Motivo? La cassazione del punto 19 fa venire meno la conoscenza di una parte dell’iter condotto. E la nota Acea non dice che la riservatezza viene meno, ma che ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni».

13 OTTOBRE 2020, SII: QUOTE ASM AD ACEA, IL VIA LIBERA NOTTURNO

In fondo a destra la dirigente Marcucci nella seduta odierna

Si prosegue: il voto finale

Gentiletti senza freni: «Gli uffici ci dicono oggi che la documentazione era comunque riservata. Le cose sono due: o abbiamo fatto bene noi – si riferisce alla questione riservatezza – e male gli uffici, oppure noi male. Inaccettabile, oggi la minoranza non ha fatto ostruzionismo. E il consiglio dovrebbe convocare in IV commissione chi ha firmato gli atti». Emendamento bocciato con diciotto contrari, un astenuto e sei favorevoli. Alle 20.05 inizia la votazione dell’atto originario: il consiglio approva l’operazione con diciannove sì, quattro contrari (M5S, Gentiletti e Fiorini) e due astenuti. Ma di certo non finirà qui la discussione sul tema.

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