Le condizioni del terreno di gioco del ‘Liberati’. Tra i tanti problemi affrontati dalla Ternana nel debutto stagionale in B contro il Brescia c’è anche questo aspetto, tutt’altro che secondario: Cristiano Lucarelli lo aveva anticipato nella conferenza stampa prepartita – lo stesso è accaduto nel pre Avellino – che ancora c’era da attendere per ammirare un bel manto erboso ed in effetti l’impatto è stato ‘traumatico’ per molti tifosi, specie ricordando quello della scorsa stagione. Lunedì, nell’ottica di accelerare il miglioramento e consentire alle Fere di esprimersi al meglio, è scattata la quarta trasemina estiva. Nel contempo è stata ufficializzata l’acquisizione di Bruno Martella: c’è un triennale per il terzino sinistro proveniente dal Brescia.
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La trasemina
Lucarelli era stato chiaro: «A differenza di Bologna troveremo un terreno non in perfette condizioni». Un ostacolo in più per i rossoverdi. Non una novità in un periodo di caldo e mancanza di pioggia, ma quest’anno è andata peggio. I tecnici della Paesaggi Umbri si sono subito attivati per tentare di risolvere il più velocemente possibile il problema: «Abbiamo fatto l’ennesima – spiega Daniele Balzzarin, uno dei responsabili della manutenzione del terreno di gioco – trasemina, la quarta di fine estate. L’obiettivo è quello di accelerare le performance del campo: c’è stato un collasso del campo intorno al 20 luglio per un problema legato ad un fungo. Ciò che si vede ora è ‘nuovo’ e lo stiamo integrando – aggiunge – il più possibile per dargli consistenza: ci sono tutte piante giovani, con le temperature più basse la produzione di foglie e radici sarà più veloce. Siamo sul pezzo».
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Il caldo record
Il super caldo di fine luglio ed agosto non ha aiutato: «La grande penalizzazione – sottolinea – è stato il caldo esasperante, sopra ogni logica. Siamo intervenuti tempestivamente, le giovani piante – puntualizza Balzzarin – non sono cresciute velocemente per le condizioni estreme, diciamo che abbiamo ‘pagato’ la settimana record a livello di temperature. Il campo è basato su una pianta endemica non altamente performante per via del caldo, ci siamo abituati a gestirlo. Ma siamo consapevoli di tutto e stiamo sul pezzo. Per l’11 settembre – arriverà il Pisa – migliorerà di certo, l’inconsistenza di domenica sapevamo che ci sarebbe stata. L’obiettivo è dare ai ragazzi il campo che meritano, così come avvenuto lo scorso anno: permetteva un gioco molto tecnico. Il contesto climatico ha creato problemi botanici, ma si risolverà. E il campo non sta perdendo le sue caratteristiche». Non resta che attendere. Inutile sottolineare che i guai attuali nascono – non solo, ma ha inciso molto – da quel ‘famoso’ intervento di restyling sotto la gestione Zadotti nel 2012. Martedì pomeriggio le Fere riprenderanno ad allenarsi al ‘Finistauri’ di Acquasparta in vista dell’impegno domenicale in Calabria.