Terreno gioco Ternana: «Soluzione? Rifarlo»

La Lega B boccia il manto erboso, parla l’agronomo Figc (Lega A e B) Castelli: «Voto giusto, talvolta tremendamente insufficiente. Tutto nato da rifacimento sbagliato anni fa»

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di S.F.

La seconda ‘retrocessione’ stagionale per la Ternana l’ha sancita la Lnpb, uno ‘schiaffo’ che, a sentire chi si è occupato del terreno di gioco a partire dal post Venezia, era abbastanza inatteso nonostante il posizionamento in graduatoria non è mai stato positivo. Il manto erboso del Liberati, insieme a quello del Foggia, è il peggiore del torneo cadetto 2017-2018 nonostante e a parlarne, dopo le spiegazioni di Sergio Cordaro, è l’agronomo Figc – membro della commissione impianti sportivi della Federazione, della commissione manti sintetici e ‘dominus’ dei controlli per Lega A e B – Giovanni Castelli. Il 58enne professionista lombardo non ci gira troppo intorno: «Soluzione? Servirebbe un rifacimento, il problema nasce da un intervento effettuato anni fa».

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Il manto erboso del ‘Liberati’

«Tremendamente insufficiente» Si parte da una premessa. In avvio di stagione il manto erboso era chiaramente in condizioni non invidiabili poi, con il trascorrere del tempo e gli interventi tra l’autunno e l’inverno, c’è stato un passo in avanti. Non è bastato: «La visione del terreno – sottolinea Castelli – è durata quaranta giornate. Giocatori, allenatori, service tv e il sottoscritto hanno votato tutti i campi da fine agosto a inizio maggio e per quel che riguarda Terni, in verità, ci sono stati dei momenti dove la superficie non era così peggio rispetto alle altre, poteva essere considerato nella media. Tuttavia ci sono state alcune situazioni  dove il Liberati era tremendamente insufficiente e i voti molti bassi in quelle occasioni non hanno permesso alla Ternana di risalire la china».

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26 luglio 2017

La causa: «Rifacimento negativo» Trasemine, sabbia silicea, tagli e quant’altro. Bene. Ma basta? «Il terreno di gioco di Terni – puntualizza l’agronomo della Figc, su un argomento tirato in ballo anche da Cordaro – ha dei problemi strutturali a causa dell’ultimo rifacimento effettuato circa cinque-sei anni fa. Non fu fatto al meglio quel lavoro e la difficoltà sorta gli impedisce di mettersi al livello degli altri, indipendentemente dagli sforzi manutentivi. Non è solo un male che coinvolge la Ternana. Per un periodo il campo è stato utilizzato anche per gli allenamenti e quando accade c’è un’usura maggiore ovviamente, ciò determina delle problematiche per recuperare le manchevolezze».

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L’esortazione e la società Insomma, qualcosa si è fatto. Ma, in sostanza, la base di partenza era talmente negativa – sintetizzando il discorso di Castelli – che serve fare altro: «La società su nostra esortazione si è impegnata, però i voti bassi iniziali ha meritato di prenderli e hanno condizionato la classifica generale. C’è da dire che di recente erano molto migliorati e sottolineo le varie componenti non è che abbiano votato in maniera così diversa: lo fanno i due capitani, i due allenatori, Sky e il sottoscritto. Non ci sono picchi di diversità tra un componente e l’altro. Se viene fuori 2 (il dato peggiore della stagione, contro l’Empoli al debutto casalingo) è perché tutti hanno dato quella valutazione».

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Il terreno di gioco del Liberati

La soluzione Castelli da un lato applaude via della Bardesca e dall’altro indica la strada da percorrere: «La società ha dimostrato di essere proattiva e sensibile al problema, hanno intenzione di risolvere. Chiaro, i tempi e i modi non lo hanno consentito: servirebbe rifare il campo per svoltare. La possibilità di mettere al riposo il manto erboso non c’è e tutto ciò ha determinato questa condizione di cui stiamo parlando. Qualcuno ultimo ci deve arrivare e a noi piacerebbe che quantomeno il punteggio fosse sopra la soglia del 3,25: essere sotto significa essere ‘non classificati’ diciamo, ‘retrocede’ solo chi non raggiunge quello score». La Ternana si è fermato sotto.

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Le non alternative La Ternana – salvo sorprese – debutterà in ‘Tim Cup’ tra il 28 e il 29 luglio, nel primo turno della manifestazione. Tra due mesi: « Il rifacimento non è sempre la soluzione, ma il ‘Liberati’ ha soprattutto problemi strutturali nella parte sud-ovest: lì, nella zona di campo che va verso il tunnel d’ingresso dei giocatori, qualsiasi tipo di manutenzione non potrà risolvere lo scenario attuale. Poi occorre una manutenzione – evidenzia – più di dettaglio in alcuni periodo e un uso più consapevole della superficie: quando il campo ha dei momenti di ammaloramento bisognerebbe evitare di utilizzarlo per il training. Tuttavia capisco le esigenze della società che, in alternativa, ha solo il campetto in sintetico del ‘Taddei’ e non manti erbosi naturali da sfruttare (problema atavico, ndr). Un gioco di ‘equilibrismo’ che a volte fa morti e feriti».

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Il campo sportivo di San Gemini

La serie C e la maggior libertà Di certo, quantomeno per il prossimo anno, Castelli non avrà a che fare con la società rossoverde: «Spero che la Ternana, al di là della retrocessione, abbia le chance di procedere a degli interventi che la possano dotare di un campo nella miglior condizione possibile. Non potrò più seguirli perché mi occupo di Lega A e Lega B, in serie C non c’è una commissione specifica che segue i terreni di gioco e c’è maggior ‘libertà’ per i club: la società, ripeto, è proattiva e credo che avrà modo di risolvere». In conclusione un bilancio dell’attività per il premio della Lega B: «Devo dire che da tre anni a questa parte è aumentata la cultura e l’impegno delle società, anche perché ci sono soldi in palio per chi vince e sanzioni per chi perde: in generale i campi sono migliorati. Il Pescara ha vinto con un punteggio largamente sopra il 4, mentre in passato nonci erano arrivati: come Lega siamo felici di questo concorso, ha contribuito a sensibilizzare e a migliorare la performance dei terreni di gioco sia da un punto di visto agonistico/sportiva ed estetico, a livello televisivo». Ma tanto Sky non ci sarà.

LA CLASSIFICA DEI TIFOSI IN TRASFERTA: TERNANA 13° CON 4678 SUPPORTER ON THE ROAD

I tifosi al derby

Parla Flavoni Il neo preparatore dei portieri rossoverdi nel contempo ha parlato dell’approdo a Terni: «Per me è una grande opportunità, sono tre anni – le parole rilasciate a Radio Cusano Campus – che non lavoro tra i professionisti e ho una gran voglia di rimettermi in gioco. È un’annata cruciale e ci sono tutte le carte per fare una grande stagione: la piazza e l’allenatore sono importanti, come Terni ci sono poche altre città in serie C. Ho parlato con De Canio e mi ha trasmesso grande entusiasmo, voglia di ricominciare e riportare la squadra nei campionati che le competono. La continuità con il tecnico è di tutto rispetto, già così partiamo con una marcia in più. Un buon preparatore – conclude – dei portieri deve essere bravo a livello mentale e lavorare sodo. Io sono un uomo di campo, mi piace lavorare. Ritengo fondamentale l’approccio mentale: tenere i ritmi alti, mai abbassare la guardia. Lo vediamo anche su portieri come Donnarumma o Karius: chi lavora con loro deve essere bravo a farli recuperare soprattutto a livello mentale e lavorare sodo».

Tifosi ‘on the road’, Ternana 13° La Lega B, oltre alla graduatoria dei terreni di gioco, ha pubblicato anche la graduatoria relativa ai tifosi in trasferta. Questa volta niente ultime posizioni per i rossoverdi: c’è il 13° posto a quota 4678, con record stabilito a Frosinone (766). A seguire c’è il derby (744) e Cesena (644). Al top c’è il Foggia con oltre 24 mila spettatori.

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