di S.F.
‘Maratona’ in III commissione conclusa, ora è tempo – si preannuncia lungo il dibattito – di vedersela in consiglio comunale con le proposte di emendamento. Venerdì a tutto bilancio previsionale 2024/2026 a palazzo Spada in vista di una settimana prenatalizia di fuoco per le varie approvazioni previste: ai vertici c’è fretta di chiudere, dall’altro lato c’è chi vuole vederci chiaro su diverse questioni. Mirino in particolar modo sugli aumenti per i servizi a domanda individuale ed il cosiddetto ‘fondo emergenza Terni’, esposto dalla dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci in apertura di seduta.
LA RAZIONALIZZAZIONE DA 1,7 MILIONI DI EURO PER IL FONDO EMERGENZA
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026 – DOCUMENTO (.PDF)

Le risorse discrezionali
Il primo a farsi avanti è stato il direttore generale Claudio Carbone su tributi e risorse umane (su quest’ultimo fronte sarebbe in arrivo una sorpresa in termini di movimentazioni dirigenziali), dopodiché man mano tra mattina e pomeriggio hanno parlato tutti i dirigenti per le rispettive competenze. Giocoforza la più esposta alle sollecitazioni dei consiglieri non può che essere la Marcucci, la responsabile del procedimento. Una delle novità di rilievo è il piano triennale della razionalizzazione della spesa, sulla quale la 48enne pugliese si è soffermata. Non a caso: «La manovra di bilancio è stata voluta dalla parte politica senza indebitamento per il prossimo triennio e volta a verificare tutte le poste, soprattutto di spesa, e monitorare le entrate. Con previsione ‘stretta’ di ciò che è necessario per l’espletamento delle funzioni fondamentali dell’ente e destinare tutte le risorse discrezionali possibili alla realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione». Di cosa si parla? I soliti: «Decoro urbano, sicurezza e assunzione dei vigili urbani».
IL DUP 2024/2026 – DOCUMENTO (.PDF)
DISSESTO FORMALMENTE IN CHIUSURA: LA LIQUIDAZIONE DA 200 MILA EURO ALL’OSL

Il fondo emergenza e le spese per la commissione
Il focus non poteva non cadere anche sul contenimento di spesa da 1,7 milioni di euro: «Altro importante elemento che caratterizza il documento di programmazione è la creazione di un fondo volontario, il sindaco lo ha voluto denominare fondo per emergenza Terni. Vale 1,7 milioni di euro ed è collocato nella missione 20». Che ci si fa? «Rappresenta la consistenza del piano triennale della razionalizzazione della spesa, destinato ad emergenze e necessità che si dovessero palesare durante la gestione dell’esercizio finanziario». Per la Taric se ne parlerà nel 2024, d’altronde occorre attendere l’input Auri. Ci sarà di cui parlare su questo argomento. Novità anche per il sistema sanzionatorio se non si approva il bilancio entro il 31 dicembre 2023: «In realtà si attende l’ufficialità per il decreto che sposta il termine a fine febbraio. Ma una buona programmazione e gestione della cosa pubblica debba puntare al rispetto dei termini». Orlando Masselli (FdI) ha chiesto delucidazioni sulle previsioni di spesa per gli organismi amministrativi: «Mi sembrano non capienti con l’andamento delle sedute». Il riferimento è alle commissioni consiliari, convocate in gran quantità in special modo a dicembre. «Sono quelle dello scorso anno», la risposta tecnica della dirigente in merito agli appostamenti di bilancio.
I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE: AUMENTO DELLE TARIFFE IN DIVERSE VOCI
LA POLEMICA SUI ‘TAGLI’/RAZIONALIZZAZIONI PER IL WELFARE

Il welfare, l’istruzione e il dinamismo
Attenzionate anche le questioni riguardanti la dirigente Donatella Accardo – welfare e, per ora, ad interim istruzione, sport e politiche giovanili – per via degli aumenti delle tariffe per i servizi a domanda individuale, la questione delle rette psichiatriche (di mezzo Usl Umbria 2 e Regione), le borse lavoro ‘tagliate’, le supplenze per la scuola e gli asili nido. Con pressing del capogruppo Pd Francesco Filipponi per avere delucidazioni. Se ne ridiscuterà anche in consiglio. La Bordoni dal canto suo è intervenuta per un passaggio generico: «Soprattutto nel welfare ci sono da gestire particolari situazioni. L’obiettivo di questo documento e del sindaco è di dare dinamismo ad un bilancio pubblico, che è sempre più statico rispetto a quello di un privato. Come? Con un controllo di gestione mirato per ciascuna direzione. Non ci piace la parola ‘taglio’ e forse nemmeno razionalizzazione. Nel 2023 siamo riusciti ad evitare l’indebitamento con i mutui e trovare risorse che giacevano». Alla fine l’ultimo a parlare è stato il dirigente all’ambiente e allo sviluppo economico Paolo Grigioni, l’unico di pomeriggio.
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Priorità e rivisitazioni al ribasso
Nel breve intervento Grigioni ha ricordato gli interventi prioritari voluti dall’amministrazione su verde pubblico, decoro urbano e manutenzioni stradali: «È stato necessario revisionare un po’ le spese sulla parte corrente e ciò ha determinato la necessità di rivedere al ribasso alcune voci. E ciò ha impegnato le direzioni a trovare soluzioni alternative per garantire i servizi». In ogni caso sull’ambiente molto si poggia sui fondi di investimento, mentre nel triennio risultano circa 30 milioni per fondi in conto capitale. Per quel che concerne la parte corrente ci sono state riduzioni di spesa, esempio? «In particolar abbiamo cercato di razionalizzare gli interventi di rimozione rifiuti abbandonati cercando di mettere a sistema ed efficientare il contratto di servizio con Asm». Un’operazione che ha consentito di creare economie per il fondo ad hoc voluto dal sindaco.
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«Controllo al centesimo»
Il confronto più ampio è atteso in consiglio, d’altronde ci saranno da discutere gli emendamenti. In ogni caso nella parte politica della seduta c’è stato lo scambio Bordoni-Masselli: «Il fondo, che man mano verrà movimentato, è stato creato per dare impulso e ci sarà un controllo di gestione particolare. C’erano somme già a disposizione dell’ente. Il dinamismo che vogliamo dare è nell’ottica di un controllo al centesimo: una visione strategica per i prossimi anni, mentre nel breve periodo ci consentirà di gestire tutte le necessità». La III commissione dà l’ok con il voto favorevole di AP e contrario delle minoranze: «Ripeto – la replica di Masselli – c’è stata un’impennata di sedute delle commissioni nell’ambito delle spese per gli organi amministrativi. Si dice che le direzioni non erano consapevoli delle somme a disposizione: è un fatto abbastanza grave, ma non riguarda me. Nei quattro anni dove ho fatto l’assessore e nei cinque della precedente amministrazione sono stati impiegati gran parte dei mutui in devoluzione. Ben vengano ulteriori fondi per l’ente. Ma azzerare il personale tecnico e amministrativo nel piano assunzionale comporterà problemi», ha concluso. Francesco Filipponi (PD) ha puntato su altro: «C’è la diminuzione del fondo crediti di dubbia esigibilità per 1,1 milioni di euro, non siamo d’accordo. Inoltre il fondo emergenza Terni servirà anche a far fronte al rispetto di esigenze normative. Le tariffe? Non condivisibili, specie nel settore scolastico». Dall’altro lato si è esposto il solo Guido Verdecchia, capogruppo AP: «Una scelta politica che è quella di non accontentare tutti, ma costruire un nuovo telaio per rilanciare la città». Cinque favorevoli e tre contrari, venerdì prossimo il via il dibattito per il semaforo verde in consiglio. Nel contempo venerdì mattina c’è stato un tête-à-tête sul nuovo modello organizzativo dell’ente con il dg Carbone in azione. Vedremo se ci saranno ulteriori novità.