Terni, nuovo palasport: ‘scade’ offerta Salc

Martedì giorno ultimo per la valutazione della proposta della società di Salini. Non è aria, l’assessore Proietti: «Progetto va rivisto. Lo farei in zona Chico Mendes»

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di S.F.

Elena Proietti

Niente proroga e addio formale – in realtà la situazione potrebbe essere ripresa, ma non è aria – all’offerta della Salc S.p.A. di Simonpietro Salini per la realizzazione e la gestione del nuovo palasport di Terni. Niente valutazione della cosiddetta ‘busta tecnica’ parte – non c’è nemmeno la commissione di gara apposita, questione di fatto ghiacciata da quasi un anno – del Comune e procedura destinata a fermarsi martedì. Non a caso ovviamente.

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Situazione ghiacciata

Gli spazi

La situazione è di fatto rimasta congelata dal 6 dicembre 2017 – al di là della proroga di sei mesi per far restare ‘attiva’ l’offerta della Salc – quando ci fu il via libera per la ‘busta amministrativa’ e l’ammissione alla fase successiva della procedura. Bene, si pensava. Nemmeno per sogno: a quel punto non è mai stato compiuto l’atto seguente, vale a dire la nomina della commissione per la valutazione della ‘busta tecnica’. La storia recente è nota: dissesto finanziario, elezioni e nuova amministrazione. Che sì, vuole farlo il palasport (è stato ribadito dal sindaco Leonardo Latini anche nelle linee programmatiche, in precedenza ne aveva parlato l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche), ma con altre soluzioni.

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L’area accanto al Foro Boario

Lunedì mattina a palazzo Spada è stata premiata Alessandra Favoriti e quale miglior occasione per chiedere lumi all’assessore allo sport Elena Proietti, ad un giorno dalla ‘scadenza’ dell’offerta? Sguardo serio e poche parole, visto che il tema dell’impiantistica sportiva – con le tasche vuote le cose sono alquanto complicate – è delicato: «Il progetto va rivisto, stop». E poi un’idea, già lanciata dall’assessore al bilancio Fabrizio Dominici: «Fosse per me lo farei vicino al parco Chico Mendes, c’è anche la superstrada vicino e di certo ci sarebbero meno problemi di viabilità rispetto al Foro Boario». Insomma, la storia è lunga. Chissà da via Enrico Forlanini – bocche cucite al momento nonostante più tentativi – a Milano cosa ne pensano. Con l’occasione la Proietti, restando in area stadio, sottolinea che «lo stadio ‘Liberati’ è bene che resti nostro patrimonio».

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