di S.F.
Un esborso complessivo da 93 mila euro per proseguire con il progetto ed incappare in possibili guai. Il Comune di Terni ha approvato una doppia proposta di accordo in riferimento alla realizzazione del sottopasso carrabile/ciclopedonale – quadro economico da oltre 4 milioni di euro – per il collegamento con Cospea alta: di mezzo ci sono progettisti e proprietario del terreno interessato dalla futura opera. E anche il rischio di indebito arricchimento da parte dell’ente.
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La questione è tecnica. Cosa è successo? Bisogna tornare al 19 giugno 2024 quando i progettisti hanno evidenziato «che gli oneri gravanti sul lottizzante erano quelli relativi alla realizzazione (e relativa progettazione) delle sole opere di urbanizzazione sino alla concorrenza degli oneri di urbanizzazione, mentre l’importo complessivo dell’opera superava considerevolmente tali limiti». Con tanto di diffida nei confronti dell’ente «ad tilizzare il progetto depositato sin quando non fossero stati riconosciuti i compensi professionali». Tutto ciò in seguito alle varie modifiche e l’escussione della fidejussione per i noti problemi.
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Ed è lo stesso Comune ad ammettere che il problema sollevato era concreto: «Risulta effettivamente documentato – si legge nel documento istruttorio del dirigente Piero Giorgini – che l’importo complessivo dell’opera progettata ricevuta dal Comune di Terni ed esaminata in conferenza di servizi ammonta a 3.080.000 euro circa per soli lavori, somma certamente esuberante rispetto all’importo degli oneri di urbanizzazione dovuti dal lottizzante quantificati in 1.360.000 euro». E se il Comune utilizzasse gli elaboratori progettuali per tali opere, si configurerebbe l’ipotesi di indebito arricchimento (articolo 2041 del codice civile). Non il massimo.
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Come si risolve la controversia? Semplice, palazzo Spada paga 43 mila euro ai progettisti per l’utilizzo degli elaboratori prodotti finora, «sia ai fini della loro revisione sia per l’esecuzione dell’appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori». Una volta firmato il patto, dovranno essere consegnati entro sette giorni. Ma c’è anche un altro aspetto riguardante il proprietario del terreno dove sarà realizzata parte del sottopasso.
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Tra i passaggi non perfezionati nel corso del tempo c’è l’acquisizione dell’area, per la quale il 21 febbraio 2022 fu sottoscritta una scrittura privata – tra il proprietario e il soggetto attuatore del piano attuativo – da cui «risulta la promessa dello stesso a vendere per un prezzo convenuto in euro 50.000 euro, dichiarandosi disponibile a cedere bonariamente l’area». Ora in sostanza viene ripreso quel documento ed a procedere con l’esbordo è il Comune: niente procedimento espropriativo ma cessione bonaria per velocizzare il tutto. A firmare i due accordi sarà lo stesso Giorgini, mentre a livello politico si è occupato della vicenda l’assessore Marco Iapadre.
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