Covid Umbria, ‘effetto Giove’ non scalfisce il trend

Nove positivi in più nelle ultime 24 ore, in gran parte residenti nella ‘zona rossa’. Ma i casi attuali calano e i ricoveri sono meno di 100

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Alle ore 8 di martedì 28 aprile sono complessivamente 1.379 (dato che comprende guariti ufficiali e decessi) le persone risultate positive al Covid-19 in Umbria. Rispetto all’aggiornato di lunedì mattina, l’incremento registrato è stato di 9 unità, in larga parte – martedì mattina la Regione ha fatto il punto con i relativi dati – dovuto all’emersione di nuovi casi positivi nel territorio comunale di Giove (Terni), ‘zona rossa’, a seguito dello screening massivo messo in atto dalle autorità sanitarie.

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Dati Covid Umbria alle ore 8 del 28 aprile

Trend confermato

Nonostante l’incremento, più sostenuto rispetto agli ultimi giorni, i positivi attuali continuano a scendere: alle 8 di martedì sono 351, con un calo di 19 unità. La diminuzione è legata alle guarigioni riscontrate nelle ultime 24 ore: 28 per un totale di 963 persone. I ‘clinicamente guariti’ (senza più sintomi e in attesa dell’esito del doppio tampone) sono 76 (-7). I deceduti sono al momento 66.

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Ricoveri, altro -10%

Continuano a scendere a buoni ritmi i ricoveri in Umbria legati all’epidemia da Covid-19: sono 97 alle ore 8 di lunedì 28 aprile, con un calo di 9 persone rispetto alle 24 ore precedenti. Di questi, 17 (+1) sono in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono attualmente 981 persone (+4) mentre sono in totale 14.594 (+494) quelle già uscite. I tamponi, fra lunedì e martedì mattina, sono tornati su livelli medi: 1.075 quelli eseguiti per un totale di 33.881 dall’inizio dell’emergenza.

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Rotary Club Amelia Narni, tre ventilatori per ospedale Terni

Tre nuovi ventilatori polmonari in arrivo per il ‘Santa Maria’. A perfezionare l’acquisto – oltre 35 mila euro il costo – è stato il Rotary Club Amelia Narni con la collaborazione del socio, Luigi Fogliani: «Nei prossimi giorni le apparecchiature saranno consegnate al reparto di rianimazione ed anestesia dell’azienda ospedaliera di Terni, guidato dalla dottoressa Rita Commissari. La donazione – viene sottolineato – fa seguito all’iniziativa che, nei mesi scorsi, ha visto l’associazione impegnata nell’organizzazione di un concerto della Bbanda musicale della polizia di stato il cui ricavato è stato destinato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nei prossimi giorni il Rotary di Amelia Narni, guidato da Lorenzo Suraci, che insieme ai Rotary Umbri ha promosso la raccolta fondi per sostenere gli ospedali Covid dell’Umbria, consegnerà all’ospedale di Terni due letti per la terapia intensiva».

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Fondazione Carit, bando da 280 mila euro per il welfare

Via libera nella seduta del consiglio di amministrazione di lunedì per il bando ‘Welfare di comunità. Emergenza covid-19. Insieme per la ripresa’. La fondazione sottolinea di aver «ideato un nuovo bando al fine di venire incontro alle esigenze del territorio nel momento della ripresa delle attività di assistenza e di beneficenza per i soggetti fragili. Si tratta di un bando rivolto agli enti privati senza scopo di lucro e agli enti religiosi operanti nell’ambito sociale, socio-assistenziale e nelle attività per l’infanzia per progetti riconducibili alle necessità legate alla Fase 2, riapertura parziale e condizionata o trasformazione dei servizi in favore di anziani, disabili, bambini e ragazzi. I progetti non dovranno avere un costo complessivo maggiore di 9 mila euro e si dovranno concludere entro il 31 dicembre 2020; saranno ritenuti ammissibili, ai fini della rendicontazione, i costi sostenuti da giugno 2020». Il bando scadrà il prossimo 29 maggio. Il presidente Luigi Carlini parla di un «ulteriore significativo intervento della Fondazione per il territorio, dopo il fondo da 1 milione di euro messo a disposizione dell’ospedale di Terni per le attrezzature sanitarie e per i dispositivi di protezione individuale per il reparto di rianimazione e terapia intensiva. Essendo a rischio in questo momento il prezioso capitale sociale indispensabile per il nostro Paese, la Fondazione Carit ha inteso destinare anche una parte delle disponibilità economiche dell’esercizio, allocate nel settore del volontariato, in favore della sicurezza del sistema assistenziale locale nella fase della ripartenza».

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Porano, tampone per le suore della Casa di San Bernardino

L’amministrazione ha aggiornato il quadro della situazione: «C’è una nuova definitiva e certificata guarigione da coronavirus di un residente che era stato ricoverato presso una struttura ospedaliera della Regione». I positivi sono 21, con 7 guarigioni e 3 suore decedute. «Da oltre due settimane non si registrano più nuovi casi di positività al covid-19 sul territorio comunale.  Questa settimana le suore della Casa di San Bernardino saranno sottoposte a tampone di controllo come comunicatoci dalla Usl Umbria 2».

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Cecconi (FdI): «Impegnati in favore delle scuole e delle famiglie»

Così il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Terni, Marco Cecconi: «Ancora una volta FdI si mostra vicino alle esigenze delle famiglie e di quanti provvedono al processo di educazione e crescita di intere generazioni di ragazzi.In questi giorni in cui tutto sembra sospeso ancora una volta non abbandona a se stessi i nostri connazionali e chi ha bisogno. Tra le tante categorie alle quali ha rivolto la propria attenzione, ci sono coloro che con organizzazioni e strutture, fatte di docenti qualificati e personale specializzato si occupano dell’educazione , dell’istruzione e della crescita dei bambini e delle bambine. Alla Camera dei deputati è stato approvato un ordine del giorno presentato dall’onorevole Fabio Rampelli con cui il Governo si impegnerà, nel prossimo decreto che conterrà le misure per fronteggiare il coronavirus, a individuare risorse e fondi necessari alla sopravvivenza di scuole paritarie, private e asili nido». Cecconi poi specifica: «A Terni sono diverse le strutture che, in esito ai vari Dpcm emessi, hanno sospeso le attività a causa delle restrizioni per contenere il contagio da Covid-19. Strutture che quotidianamente ospitavano bambine e bambini prima della chiusura generalizzata che ha riguardato asili nido, scuole di ogni ordine e grado, in una parola, qualsiasi attività educativa e di supporto. Tutti dobbiamo aver chiara una potenziale drammatica equazione: se i genitori non potranno pagare le rette, verrà ad essere compromessa l’esistenza di gran parte di queste strutture nelle quali trovano lavoro decine di addetti. Non dovranno essere gli educatori, gli insegnanti e tutto il personale a pagare il prezzo della chiusura perdendo il loro posto di lavoro. Il Governo si è impegnato di fronte al Parlamento a valutare una serie di norme e interventi economici per salvare questi istituti. FdI – conclude Cecconi – sostiene da sempre, da un lato, la libertà di scelta del modello educativo e dall’altro persegue con fermezza la possibilità che tutte le mamme possano conciliare lavoro e famiglia».

LA PROTESTA DELLE AUTOSCUOLE TERNANE

Lega Terni: «Dal Governo no erogazioni alle imprese, ma prestiti»

«In questi giorni di propaganda del Governo Conte sentiamo parlare di un fondo per le imprese in difficoltà di addirittura di 10 miliardi di euro, purtroppo – dichiara in una nota il gruppo consiliare della Lega al Comune di Terni – ci giungono numerose segnalazioni di piccoli e medi imprenditori che non riescono ad accedervi. Nella realtà infatti non si tratta di denaro a fondo perduto da erogare alle aziende che sono drammaticamente ferme da ormai due mesi a causa dell’emergenza Covid-19, si tratta di un vero e proprio prestito erogato dalle banche, sottoposto a tutti i vincoli e le misure cautelative delle banche. Quindi nessun trasferimento immediato nelle imprese che devono pagare fornitori, affitti, tasse, stipendi arretrati, ma una procedura di richiesta di denaro, nella quale la banca valuta l’indebitamento complessivo dell’azienda, le garanzie, i bilanci. I fino a 25 mila euro per le piccole imprese anche nella cosiddetta procedura semplificata rimangono dunque un miraggio, per non parlare del secondo scaglione fino a 100 mila euro, dove abbiamo segnalazioni di imprenditori che hanno avuto dalle banche la risposta di non perdere tempo a fare la domanda. Pensavamo che il governo Conte facesse propaganda – affermano i consiglieri leghisti ternani – ma qui stiamo alla fuffa, come lamentano le associazioni di categoria finora le imprese non hanno visto un euro liquido, ma solo promesse, solo fuffa per le conferenze stampa della notte».

Il team Pegaso 2000

Pegaso 2000, donazione da 24 mila euro all’ospedale di Perugia

Pegaso 2000, società con sede a Corciano e leader nel panorama dell’information technology italiano per il mondo del credit finance, della finanza agevolata e del money market, è al fianco dell’azienda ospedaliera di Perugia con la donazione di 24mila euro per l’acquisto di un ecografo – ecocolor doppler portatile. Lo strumento è già in utilizzo presso il reparto di medicina interna Covid 1 diretto dal professor Matteo Pirro. Anche grazie all’ecografo portatile donato da Pegaso 2000, medici, infermieri e personale sanitario potranno visitare i pazienti positivi al Covid-19 senza essere costretti a spostamenti in altre sale o aree dell’ospedale per effettuare esami diagnostici, garantendo così la massima sicurezza per il contenimento del virus all’interno dell’ospedale. «Ringraziamo tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che con il loro impegno instancabile si stanno battendo senza risparmiarsi nella lotta al Coronavirus – commenta Franco Cicogna, amministratore unico di Pegaso 2000 -. Non potevamo rimanere indifferenti a quanto sta accadendo nella nostra quotidianità. Per questo abbiamo cercato, così come fatto in altre occasioni, di contribuire in modo concreto e tangibile, donando qualcosa che potesse restare anche finita l’emergenza Covid-19. Ringraziamo l’azienda ospedaliera di Perugia che ha individuato in un ecografo-ecocolor doppler portatile lo strumento necessario per il nuovo reparto che hanno appena creato per assistere le persone afflitte da questo terribile virus». Commenta così il professor Matteo Pirro, direttore del reparto di medicina interna Covid 1: «Ringrazio la Pegaso 2000 per esserci stata concretamente vicino in questo momento di emergenza, l’ecografo donato verrà utilizzato per effettuare esami diagnostici direttamente al letto del paziente ricoverato. Il nostro reparto è organizzato in due aree, pazienti Covid e non, e grazie a questo ulteriore apparecchio dedicato, che utilizzeremo in questa prima fase nell’area Covid, riusciremo ad effettuare in maniera più agevole e veloce gli interventi diagnostici e terapeutici nei nostri pazienti».

«Sostenere proposta per la Festa dei Camici bianchi»

Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi ha presentato un atto di indirizzo per chiedere che il Comune di Terni aderisca e sostenga la proposta di istituire la giornata nazionale della Festa dei Camici bianchi dedicata a tutto il personale sanitario: «In questa pandemia il personale sanitario nazionale si sta battendo giorno dopo giorno contro il covid-19 mettendo a rischio la propria salute, per garantire quella di tutti; che è sentimento comune ringraziare tutto il personale sanitario e ricordare coloro che si sono ammalati o hanno perso la vita in questa pandemia: medici, infermieri, farmacisti e le persone che assicurano l’igiene negli ospedali. che è stata lanciata nei giorni scorsi una iniziativa pubblica di raccolta firme, promossa dalla Siae attraverso il suo presidente Giulio Rapetti in arte Mogol e dal regista Ferzan Özpetek per individuare istituire dal prossimo 20 febbraio: è il giorno in cui la dottoressa Annalisa Malara, anestesista dell’ospedale di Codogno, ha individuato il cosiddetto paziente uno in Italia; che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ufficialmente manifestato il proprio apprezzamento così come la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati».  Per l’atto presentato da Rossi l’adesione del consiglio comunale di Terni ha un forte valore simbolico e si chiede l’impegno di sindaco e giunta «a recepire la volontà del consiglio comunale di Terni di aderire alla proposta d’istituzione di una giornata nazionale dedicata cosi come argomentato in questo atto, e a trasmettere tale adesione ai proponenti nazionali e a tutti i soggetti istituzionali coinvolti».

Articolo in aggiornamento

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