In vacanza a Perugia per Umbria Jazz, violenta la figlia degli amici: condannato

Nove anni di reclusione per un 63enne. La ragazza all’epoca dei fatti aveva 16 anni

Condividi questo articolo su

Nove anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della figlia di amici, 16enne all’epoca dei fatti, costretta a subire palpeggiamenti e un rapporto sessuale non protetto. È la pena che il tribunale di Perugia ha inflitto ad un 63enne originario di Trieste, accusato di aver abusato della ragazza durante una vacanza in Umbria. A riportare la notizia, nell’edizione di giovedì, è Il Corriere dell’Umbria.

I fatti

Secondo quanto ricostruito nell’articolo a firma di Francesca Marruco, l’uomo era il padre di una compagna di classe della giovane, che lo considerava quasi uno zio per il rapporto di fiducia e confidenza che si era instaurato sia con lei che con la sua famiglia. Una sera però, di ritorno da un concerto in macchina, mentre la minorenne era in vacanza con i genitori per assistere ad Umbria Jazz, il 63enne – che aveva raggiunto gli amici in Umbria da solo, senza moglie e figlia – si era seduto accanto a lei nel sedile posteriore, le aveva toccato una gamba e poi l’aveva palpeggiata. La mattina successiva l’episodio più agghiacciante: l’uomo si era introdotto nella camera della ragazza, l’aveva svegliata accarezzandole il viso e, dopo averle detto di stare calma, aveva abusato di lei. Dicendole che la desiderava da quando aveva 12 anni e l’aveva vista per la prima volta in costume.

La decisione del collegio dei giudici

A raccontare la storia di abusi era stata la stessa ragazza – parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Maurita Lombardi – nel corso dell’incidente probatorio davanti al gip. Le violenze erano emerse per la prima volta dopo che la 16enne aveva iniziato ad accusare dei disturbi alimentari ed era stata presa in cura dai medici. Da lì le indagini e l’imputazione per il 63enne, accusato di violenza sessuale aggravata dall’abuso della condizione di inferiorità della ragazza. L’uomo, che si sempre dichiarato innocente, è stato condannato a pagare anche una provvisionale di 25 mila euro nei confronti della vittima. Ad assisterlo è l’avvocato Fabio Balestra.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli