Semaforo verde per i primi due playground – sono sette in tutto quelli che saranno risistemati con i fondi Pnrr, appalto da oltre un milione di euro – riqualificati a Terni. Venerdì il debutto formale in largo Mezzetti (quartiere San Giovanni) e via Po (quartiere Pallotta): ora sono campi polivalenti multisport per calcio e basket, con tanto di interventi di street art per la colorazione. Di seguito le immagini con protagoniste le squadre del basket del territorio.
LA NOTIFICA DI CANTIERE PER CAMPOMICCIOLO
PLAYGROUND SAN GIOVANNI, SI PARTE
«Bellissima cosa per i ragazzi del mondo del basket. Il problema è come gestirlo: si autogestisce, è aperto e si gioca. L’auspicio è che nessuno lo rovini, altrove si sono portati via tutto», la speranza di Bruno Seconi nel vedere il campo polivalente. «Con le società del basket ci incontreremo per vedere se c’è possibilità di una gestione del playground. Lo dico – il commento dell’assessore allo sport Marco Schenardi – a tutti i presenti: non sono del Comune, sono vostri. Passano in mano a voi. Noi faremo in modo di controllare e sorvegliare per far sì che non siano vandalizzati. Ma i primi responsabili siete voi, è un luogo di ritrovo, gioco e benessere vostro. Se vedete qualcuno che rompe e sporca, segnalatelo. Fate in modo che diventi un gioiello per la città. Chi non rispetta le regole sia emarginato. Siamo per l’inclusione totale, però occorre il rispetto delle cose a disposizione di tutti».
DICEMBRE 2023, SI PARTE A COSPEA
DICEMBRE 2023, LA PARTENZA IN VILLAGGIO PALLOTTA
Con lui anche il dirigente Piero Giorgini, il responsabile unico del procedimento Carlo Fioretti e il collega di giunta Giovanni Maggi: «Speriamo porti felicità. Iniziamo da qui perché siamo vicini a questa zona, questi giardini hanno avuto momenti di dolore per la città», le parole di quest’ultimo. La società che si è occupata della riqualificazione – ora mancano gli altri cinque – ha regalato palloni da gioco per entrambe le aree. Si tratta della Dimensione Verde Uno di Roma in raggruppamento con la Tec srl di Guidonia Montecelio. Meno partecipato l’appuntamento in via Po.
I SETTE PLAYGROUND COINVOLTI DAL PROGETTO GENERALE
Sul tema interviene il consigliere comunale di FdI Roberto Pastura: «Dopo la sconfitta elettorale, la giunta Bandecchi si è da subito mobilitata con l’organizzazione in città di tutta una serie di inaugurazioni relative al completamento di qualche opera pubblica. Non importa se i fautori originari dei progetti di riqualificazione erano quelli di prima, oggi ricade nell’attuale maggioranza l’onere e l’onore degli interventi a valere sul Pnrr e/o sull’Agenda Urbana. Purtroppo però nell’indaffaramento generale, tra un taglio del nastro e l’altro, oggi l’amministrazione Bandecchi si è dimenticata di organizzare una degna inaugurazione per la riqualificazione del playground, quello dell’area ludico-sportiva di Villaggio Pallotta. Cosa ci vorrebbe dire l’attuale maggioranza, che gli abitanti del quartiere Pallotta sono figli di un dio minore? Le inaugurazioni oltre ad essere una forma di autocompiacimento del proprio operato, è un’occasione per parlare con gli abitanti dei quartieri, soprattutto di periferia, per ascoltare le loro esigenze e, nel caso, i loro consigli.
Il campetto del Villaggio Pallotta, rappresenta in questo senso una grande occasione per gli abitanti di poter vivere finalmente il loro quartiere, di prevedere la possibilità per i più piccoli di giocare nel parco adiacente. Se questa maggioranza – conclude – avesse organizzato una degna inaugurazione e proceduto con un approccio comunicativo degno di nota, così come avvenuto qualche ora prima per il campo di basket di San Giovanni, avrebbe presumibilmente dovuto organizzare dei sopralluoghi preliminari e si sarebbe accorta che i lavori di riqualificazione non sono stati tutti terminati a regola d’arte (così si apprende anche da alcuni commenti sui social). La pavimentazione del campo, ad esempio, pare essere già difettata, una criticità che si sarebbe potuta scoprire prima semplicemente parlando con gli abitanti del quartiere. Si è preferito invece lavorare in sordina, solo con un manipolo di amici di Alternativa Popolare, tanto per suggellare l’ennesima occasione, anche questa volta persa».