Alle ore 8 di lunedƬ 20 aprile, e dall’inizio dell’emergenza Covid-19, in Umbria sono state riscontrate 1.349 positivitĆ al virus: una in più rispetto all’aggiornamento di domenica mattina. Il nuovo paziente positivo proviene da fuori regione ed ĆØ ricoverato in Umbria. Relativamente pochi (391) i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, per un totale di 25.546.
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Casi attuali ancora in calo
Scendono ancora le persone attualmente positive in Umbria, 591 alle ore 8 di lunedƬ, con una diminuzione di 54 unitĆ rispetto a domenica mattina. I guariti ‘ufficiali’ sono 700 (+55) mentre risultano 167 clinicamente guariti (-42). I deceduti sono al momento sempre 58.
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Ricoveri e isolamenti
Le persone attualmente ricoverate sono 142, 4 in più rispetto alle ore 8 di domenica. Di queste, 29 (-1) sono in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.375 (-96 rispetto a domenica mattina). Sempre alle ore 8 di lunedƬ 20 aprile risultano uscite dall’isolamento 11.793 persone (+176).
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Dario: «Non siamo tornati alla normalità »
Audizione in III° commissione per il direttore regionale della sanitĆ , Claudio Dario, nella mattinata di lunedƬ: Ā«Non siamo tornati alla normalitĆ , nonostante i numeri si stiano abbassando e lāUmbria abbia avuto un andamento migliore rispetto ad altre regioni italiane. Per la riapertura delle fabbriche bisogna sempre considerare il livello di rischio, stiamo attendendo le posizioni a livello nazionale ma la prioritĆ resta la messa in sicurezza di operatori sanitari e forze dellāordine, per il resto ci confrontiamo a livellonazionaleĀ». Il riepilogo fornito: Ā«Ad oggi sono 29 persone in rianimazione, meno 9 rispetto a lunedƬ scorso, 142 ricoverati, 5912 positivi, -350 rispetto a lunedƬ scorso. Questa settimana 29 nuovi casi positivi e 6 decessi. Riduzione terapie intensive del 23%. Questa settimana circa 1000 esami al giorno di media. Molto forte ĆØ stata la rapiditĆ di diffusione, con tassi di crescita esponenziali. Lā80% circa dei pazienti positivi sono asintomatici e il 20% sono stati ricoverati, il 5 per cento in terapia intensiva. Il picco si ĆØ registrato tra il 23 e il 25 marzo, ma ancora 29 persone sono in terapia intensiva.Previsti tre livelli di reclutamento per ospedali e e unitĆ operative: fino a 10, fino a 30, oltre i 30. La velocitĆ del procedere dellāepidemia ha fatto passare dal primo livello direttamente al terzo. Tra le azioni attivate lāindividuazione di ospedali non-Covid come Branca, Spoleto, Orvieto per differenziare i flussi dei pazienti. Vi ĆØ stato un inizio di contagio in alcune unitĆ operative a CittĆ di Castello e Orvieto. Situazioni preoccupanti specialmente per i pazienti āfragiliā e purtroppo nel primo periodo le contaminazioni sono avvenute dallāesterno, come in Lombardia. La situazione delle terapie intensive: i pazienti Covid sono attualmente 12 a Perugia, 11 a Terni, 2 a Foligno e 4 a CittĆ di Castello. Lāazienda ospedaliera di Perugia ha più difficoltĆ a retrocedere e riportare terapie intensive ai non Covid. Per quella di Terni ĆØ più semplice. A Orvieto non ce nāĆØ più nessuno, lāultimo trasferito a Foligno la settimana scorsa. Con lāattuale numero di pazienti Covid entro questa settimana si conta di liberare una terapia intensiva su Perugia. I ventilatori attualmente disponibili sono 55, 31 di terapia intensiva, 21 di subintensiva e 3 da trasporto, cosƬ dislocati: Perugia 7, 8, 1; Terni 7 e 3; CittĆ di Castello 2, 1, e 2; Pantalla 3 e 4; Gubbio 4; Foligno 4 e 3; Spoleto 2 e 1; Orvieto 2 e 1. Vi opera personale che ĆØ stato stabilizzato e che giĆ operava nellāunitĆ o opportunamente formato. A Pantalla rilevante lāapporto di pneumologiĀ».
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Il personale sanitario, carceri e Rsa
In merito ai tamponi per il personale sanitario, Dario ha specificato che Ā«sono oltre 3.000 tamponi con un tasso di positivitĆ del 4,95%, tutti somministrati a fronte di indagini epidemiologiche, collegati a casi positivi. Residenze per anziani: fatto screening sul 30% degli ospiti e sul 40% degli operatori. Lāobiettivo ĆØ di arrivare in dieci giorni, speriamo anche prima, a completare tutti gli operatori, i più a rischio. A parte Porano, il convento dove sono morte tre suore molto anziane, il resto appare indenne. Per le carceri fatto lo screening di tutti gli operatori, il 92% del totale, gli altri non cāerano ma vi saranno sottoposti al rientro. Per quanto riguarda le Rsa e i minori abbiamo individuato un responsabile sicurezza Covid allāinterno delle strutture, formato sulle esigenze di questa emergenza. Le persone che lavorano nelle residenze sono costantemente contattate dallāunitĆ di crisi. Per quanto riguarda la ridefinizione delle strutture ospedaliere, i dati a oggi non sono esaustivi per definire la traiettoria delle prossime settimaneĀ».
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Cipolla (Cgil): «Emergenza sanitaria non è finita, quella sociale sta esplodendo»
Ā«Non possiamo permetterci di pensare che l’emergenza sanitaria sia alle spalle, le forzature delle aziende che vanno in questa direzione sono da respingere. Ć chiaro al tempo stesso che accanto all’emergenza sanitaria ĆØ giĆ scoppiata quella sociale, le pratiche che stiamo gestendo nei nostri uffici lo dimostranoĀ». Ad affermarlo ĆØ Claudio Cipolla, segretario generala della Cgil di Terni che spiega come la crisi coronavirus, che si ĆØ sovrapposta a una situazione giĆ critica nella provincia di Terni, stia Ā«modificando profondamente il modello economico, produttivo e sociale del nostro territorio. Ad oggi – afferma Cipolla – le lavoratrici e i lavoratori della provincia di Terni che sono stati coinvolti da ammortizzatori sociali e per i quali sono arrivate domande di accesso agli strumenti da parte delle aziende, sfiorano le 16 mila unitĆ . E questo – continua il segretario Cgil – senza tenere conto di quelle aziende che non sono passate dai canali ufficiali della gestione sindacaleĀ». Accanto a questo enorme pezzo di mondo del lavoro, ci sono poi molte altre situazioni di sofferenza, ad esempio nel lavoro autonomo. Ā«In Cgil abbiamo giĆ gestito circa 300 pratiche di richiesta del bonus di 600 euro per professionisti e partite Iva, ma ci sono anche molte situazioni di difficoltĆ nell’artigianato e nel commercio individuale, per non parlare delle fasce più estreme di povertĆ Ā». Di fronte a questo quadro inedito di difficoltĆ , secondo la Cgil ĆØ necessario affrontare in maniera seria ed equilibrata qualsiasi discussione sulla cosiddetta ‘fase due’: Serve il coinvolgimento di tutti – afferma ancora Cipolla – senza scelte frettolose che rischierebbero di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi e, soprattutto, avendo come obiettivo primario la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadiniĀ». Dunque, secondo il segretario della Camera del Lavoro di Terni, non basta Ā«ringraziare i tanti lavoratori dei settori essenziali, spesso invisibili e dimenticati in questi anni, per lo sforzo ed i sacrifici che hanno fatto e che continuano a fareĀ», ma vanno riconosciuti appieno i loro diritti, Ā«attraverso lāapplicazione dei contratti nazionali e della contrattazione territoriale ed aziendale. Ā«Infine – continua Cipolla – questa crisi senza precedenti ha evidenziato l’esigenza di ripensare l’approccio della nostra societĆ verso le persone anziane. Servono nuovi servizi, nuovi spazi e maggiori attenzioni per ricostruire una nuova e diversa socialitĆ e migliorare le condizioni e la qualitĆ della vita di centinaia di migliaia di persone anche nella nostra regione. Da parte nostra – conclude il segretario Cgil – siamo stati e restiamo pienamente operativi per tutelare al massimo tutte le persone che ne hanno bisognoĀ».

Il consigliere regionale Daniele Nicchi: «Giove non è stato abbandonato»
Ā«Sono ottimista perchĆ© le cose sembrano andare per il verso giustoĀ», evidenzia il consigliere regionale Daniele Nicchi (presidente della prima commissione), spiegando che lāarea, Ā«zona rossa per il covid-19, sta tornando alla normalitĆ . Il sindaco Alvaro Parca in un post su Facebook ha ringraziato il suo omologo di Attigliano, Leonardo Fazio, per la solidarietĆ . Un plauso quindi per la collaborazione dei due amministratori anche se ideologicamente diversi. Giove ĆØ un borgo di circa 2000 anime che si trova nel ternano, dove sta avviando alla conclusione lo screening svolto sui cittadini del paese, visti i numerosi sintomatici e i molti in isolamento a causa dell’emergenza coronavirus. Sono diversi giorni che la popolazione di Giove ĆØ in isolamento, capisco il loro stato dāanimo e mando loro un abbraccio per lāatteggiamento decoroso che stanno avendo. Lāimpegno ĆØ stato garantito da tutta lāamministrazione comunale, in primis dal sindaco Parca, dalla giunta ed anche dal gruppo consiliare di minoranza come si ĆØ visto per la fabbricazione e distribuzione delle mascherine. Tutto ciò ĆØ stato possibile grazie alla sinergia dellāintera compagine amministrativa. Insisto per dire che Giove non ĆØ stato abbandonato, come ho letto nei giorni scorsi in qualche commento. La Regione ha predisposto ed ĆØ intervenuta cosi come unanimemente riconosciuto in tutti i territori dellāUmbriaĀ». Daniele Nicchi rassicura la popolazione: Ā«Abbiamo una sanitĆ dāeccellenza e il sistema regionale ha retto lāimpatto del covid-19 in confronto ad altre regioni. Duemila mascherine FFP2 sono in distribuzione, riferisce una nota dellāospedale di Perugia, ai vari presidi sanitari della regione. Questo denota lāimportanza della protezione da assicurare al personale, a tutti gli operatori sanitari e non, impegnati nella lotta contro il coronavirus. Non solo la Regione Umbria sostiene la causa di Giove e dei suoi cittadini per contenere lāepidemia, ma altrettanta solidarietĆ quegli abitanti lāhanno ricevuta dai comuni limitrofi come quello di Attigliano, con un presidio avanzato del Coc collocato allāingresso della cittadina, che ha messo a disposizione i locali e la connessione internet del vicino ristorante, fondamentale per il punto avanzato. La solidarietĆ ĆØ stata espressa non solo a parole ma con i fatti e il Coc svolge e offre ai cittadini informazioni di ogni genere, servizi di prima necessitĆ perfino portandoli a domicilio. Due giorni fa il gruppo comunale Protezione civile di Attigliano ha immediatamente dato sostegno al punto avanzato e due operatori sono riusciti a collegare via internet i due punti, riuscendo a garantire segnale pieno a 4 postazioni pc allestite all’interno del Coc. Il tutto ĆØ ora pienamente funzionante. Il gruppo comunale Protezione civile di Attigliano e di Giove sono ora di supporto al fine di evadere gli ordini di generi alimentari dai supermercati siti in Attigliano verso Giove. Le prenotazioni sono gestite direttamente dal ComuneĀ».
POSTE, APERTURE IN PIĆ A PIEDILUCO E PAPIGNO
Mascherine Amelia
Sono ventuno le giovani sarte che si sono attivate (di Amelia, Collicello, Frattuccia e Sambucetole, più le suore di S. Magno) per realizzare circa 2 mila mascherine: la metĆ sono giĆ pronte. Ā«Questo straordinario lavoro – le parole dell’assessore Avio Proietti Scorsoni – ĆØ naturalmente supportato da generosi donatori di stoffe, elastici, etichette e tessuto non tessutoĀ». La distribuzione ĆØ giĆ scattata lo scorso weekend nelle frazioni di Porchiano, Macchie, Montecampano e Foce; si proseguirĆ con Fornole, Sambucetole e Collicello, quindi il capoluogo. Coinvolte anche la proloco, le contrade del Palio dei Colombi e varie associazioni cittadine. Ā«stante lāelevato numero di famiglie, esattamente 5.382 – chiude Proietti Scorsoni – in questa prima fase sarĆ consegnata una mascherina per ogni nucleo. SarĆ poi nostra cura, qualora venissimo in possesso di ulteriori dispositivi, di proseguire la distribuzione, nellāauspicio che nel frattempo si possa normalizzare la reperibilitĆ dei dispositivi sul mercatoĀ».
L’Ordine degli infermieri distribuisce mascherine
Duemila mascherine FFP2 sono state consegnate allāazienda ospedaliera di Perugia dal presidente dellāOrdine degli infermieri di Perugia, Palmiro Riganelli, Ā«come gesto simbolico ma tangibile, per rafforzare il messaggio di massima vicinanza e attenzione sullāimportanza della protezione da assicurare al personale infermieristico, e a tutti gli altri operatori sanitario e non impegnati nella lotta contro il coronavirusĀ». La consegna delle mascherine alle aziende sanitarie dellāUmbria si inserisce in un progetto più ampio promosso dalla federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche insieme al ministero della Salute e al commissario straordinario per l’emergenza contro il coronavirus, con l’obiettivo di garantire, su tutto il territorio nazionale, una distribuzione capillare di dispositivi di protezione individuale. In questi giorni sono state consegnate all’Ordine di Perugia 7.016 mascherine FFP2, delle oltre 450 mila che saranno distribuite su tutto il territorio nazionale. Di queste, 1.758 sono giĆ state distribuite all’OPI di Terni. Delle 5.258 che sono rimaste presso l’OPI di Perugia, oltre alle 2 mila giĆ consegnate all’azienda ospedaliera di Perugia, saranno distribuite alle altre aziende territoriali della provincia di Perugia che provvederanno a distribuirle direttamente, a seconda delle necessitĆ , anche ai servizi del territorio. Una minima parte, circa 250 – informa il presidente dellāOrdine Riganelli – rimarranno presso l’Ordine per eventuali necessitĆ degli infermieri che svolgono libera professione o per ulteriori momenti di necessitĆ .
Decoro e viabilitĆ Collescipoli: interrogazione di Gentiletti
A presentare un’interrogazione sul tema ĆØ il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, sulla base di alcuni input ricevuti dai cittadini: Ā«Segnalano in particolare che le vie del paese appaiono trascurate e sempre più sporche. Anche il sistema fognario apparirebbe sovraccarico e talvolta cattivi odori e miasmi proverrebbero dallo stesso. Molti piccioni girerebbero indisturbati per il paese producendo immondizia. Le mura sarebbero piene di piante che non sono state tagliate da molto e che starebbero provocando disagiĀ». Guai anche per sosta selvaggia e controllo nelle aree vicine al vecchio impianto sportivo: Ā«I volontari che solitamente svolgevano lavori di pulizia, infatti, non possono uscire per ovvi motivi e quindi anche la piccola manutenzione che veniva fatta dai paesani a loro spese e con il loro tempo, ĆØ fermaĀ». La richiesta ĆØ di sapere Ā«quali interventi ha posto fin qui in essere l’amministrazione e quali interventi urgenti intende porre in essere, per risolvere le problematiche sopra descritte e attuare i poteri di controllo e vigilanza che le sono propriĀ».
Magione covid-free
L’amministrazione informa che l’ultimo paziente ricoverato in ospedale ĆØ stato riconosciuto come guarito: Ā«Si mantiene comunque alta lāattenzione perchĆ© crescono gli isolati e una delle persone guarite ĆØ stata sottoposta ad approfondimenti in ospedale. Un cavallo imbizzarrito, fuggito da Mugnano, ha creato questa mattina condizioni di pericolo lungo le strade di Magione. Lāanimale ĆØ stato fermato anche grazie ad un gesto di altruismoĀ».
Articolo in aggiornamento