Covid Umbria, muore un 52enne a Perugia

Si chiamava Luigi Santioli, delegato Cgil nell’Afor. Salgono a 59 le vittime umbre legate all’epidemia da Covid-19. Cordoglio unanime

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«Miei carissimi fratelli di Facebook, con grande dolore vi devo annunciare che mio figlio Luigi è ritornato alla casa del padre»: parole che nessun padre vorrebbe mai scrivere. Tocca invece a lui, al signor Giuseppe Santioli, dare l’annuncio della morte del figlio Luigi, stroncato dal coronavirus nella mattinata di lunedì all’ospedale di Perugia. È il 59esimo decesso nella nostra regione in appena cinque settimane, da quel drammatico 12 marzo quando ci fu il primo morto per coronavirus in Umbria.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Due figli, lavorava nella comunità montana

«Mi mancherà tanto e mancherà ai suoi due figli – scrive ancora il signor Giuseppe – spero che con l’aiuto del signore supereremo questa prova». Ma sono tantissimi, non appena si diffonde la notizia, i messaggi di cordoglio e di commozione per la scomparsa del 52enne perugino, ricoverato al Santa Maria della Misericordia dallo scorso 8 aprile. Il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Antonio Onnis, ha espresso le proprie condoglianze alla comunità ed al sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

Cordoglio unanime

Amici e colleghi della comunità montana. Tanti conoscenti che si scambiano messaggi sui social. Lo ricorda anche il consigliere regionale Valerio Mancini: «Ho appreso con enorme tristezza la drammatica notizia della scomparsa di un giovane uomo che ho avuto l’onore di conoscere, una persona eccezionale, lavoratore instancabile e grande padre di famiglia. Eventi così dolorosi lasciano un segno nella nostra comunità, che oggi si stringe intorno a tutte le famiglie che hanno perso, a causa del Covid-19, gli affetti più cari. Questa è l’occasione per abbracciare, seppur a distanza, tutti coloro che stanno soffrendo per colpa di un virus terribile, che insieme riusciremo a sconfiggere».

I messaggi dei colleghi

Luigi Santioli era delegato e rappresentante della Flai Cgil all’Afor, l’Agenzia forestale dell’Umbria. «Oggi è una giornata di lutto per tutta la Cgil – riporta una nota del sindacato – Luigi era un sindacalista e una persona perbene, sempre pronto a impegnarsi al massimo per i suoi colleghi, con entusiasmo lealtà e serietà. Luigi era già fortemente debilitato per un maledetto male incurabile e il virus gli è stato fatale. Ci stringiamo in un grande abbraccio ai familiari, agli amici, ai compagni di lavoro. Ciao Luigi, non ti dimenticheremo». Tanti messaggi anche dai colleghi, fra cui Luca Cimaroli, geologo come lui, che stenta a crederci: «Una notizia terribile».

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