di S.F.
Adozione del nuovo piano regionale di gestione integrata dei rifiuti, c’è il via libera della Regione. Mercoledì l’atto è passato in giunta dopo la conclusione della procedura Vas e tra i vari documenti a corredo c’è anche il piano bonifiche delle aree inquinate in Umbria: in tutto sono 133 e per quel che concerne la provincia ternana in anagrafe ne risultano 32. Gli inserimenti rispetto al passato sono due.
IL PIANO REGIONALE PER LA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE
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Contaminazione
Il piano regionale per la bonifica delle aree inquinante è aggiornato al 31 dicembre 2021 ed è inserito nel più ampio contesto della nuova programmazione regionale sui rifiuti. «Un sito è definito ‘potenzialmente contaminato’ – viene ricordato – quando i livelli di contaminazione delle matrici ambientali in termini di concentrazioni soglia di contaminazione (csc) sono superiori ai livelli fissati, mentre può definirsi ‘contaminato’ solo quando a seguito dell’espletamento delle operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica, è accertato un superamento delle concentrazioni soglia di rischio (csr), che costituiscono i livelli di accettabilità per il sito». I 133 siti dell’elenco sono già oggetto di procedimento di bonifica. Quelli potenzialmente contaminati sono circa 1.000.
PIANO REGIONALE RIFIUTI, CHIUSO ITER VAS
Spunta via Mozzoni
Sul territorio comunale di Terni i nuovi inserimenti sono due. Il caso più conosciuto è il parco di via Fratelli Rosselli, ormai off-limits da oltre sette anni ed in attesa – se mai accadrà viste le condizioni attuali – di essere sistemato per l’eventuale riapertura. Il secondo invece è più periferico e si trova nell’area di Campomicciolo: si tratta di via Mozzoni, a pochi passi dalla chiesa di san Gabriele dell’Addolorata: se ne dovrà occupare la società Silca di via Battisti in quanto in passato qui c’era un distributore di carburante. In realtà il procedimento risulta essere avviato già dal 24 ottobre 2019 con la comunicazione della potenziale contaminazione. C’erano dei serbatoi in zona. Dalla Silca, contattata da umbriaOn per alcune delucidazioni, fanno sapere che «non c’è più nulla ora; quando hanno fatto le analisi su un campione è risultato un fuori valore per le aree private. Per quel che ci riguarda risulta tutto pulito, ma per altri non è così». Verifiche ancora in corso. Intanto in zona nel contempo è stato aperto anche un negozio.