Alessandrini e Proietti: «Piccoli debiti saldati»

Terni, escono allo scoperto le due esponenti di giunta finite nell’istruttoria per le eventuali incompatibilità: «Giudicateci per quello che facciamo e non perdiamo altro tempo»

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Escono allo scoperto Valeria Alessandrini ed Elena Proietti, le due esponenti della giunta-Latini finite nell’istruttoria del segretario generale Giuseppe Aronica conclusasi martedì. Oltre a loro, anche nove consiglieri comunali hanno già saldato i ‘conti in sospeso’, regolarizzando la propria posizione. I due assessori, Alessandrini ai servizi educativi e Proietti allo sport, hanno diffuso una nota congiunta.

«Debiti di piccola entità» «La nostra attività di amministratori della città – spiegano – è iniziata da pochi giorni e ci troviamo nostro malgrado al centro di polemiche che non ci saremmo aspettate di dover affrontare, perché non riguardano l’attività istituzionale. Ci aspettiamo critiche costruttive sugli atti e sui provvedimenti che andremo a prendere nei prossimi mesi e nei prossimi anni ma ci dispiace enormemente dover impiegare il nostro tempo per spiegare ai cittadini situazioni di morosità di piccola entità che riguardano alcune multe e bollette che abbiamo comunque provveduto a sanare. Di questi atti, come capita a tanti per la complessità delle proprie vite e della gestione familiare, non avevamo consapevolezza  o addirittura gli atti stessi non sono stati adeguatamente sollecitati risalendo addirittura al 2012». 

«Pagato tutto, anche debiti prescritti» «Per un principio di trasparenza – proseguono – vogliamo dunque render chiaro, ora che è chiaro anche a noi, che gli assessori debitori per atti antecedenti alla nostra nomina, siamo noi». In particolare nel caso di Valeria Alessandrini – riporta la nota – si trattava di multe (per circa 1.500 euro). Mentre nel caso di Elena Proietti si trattava di una bolletta del Sii (835 euro): «Un credito non esigibile – spiega quest’ultima – perché prescritto, come da comunicazione protocollata della società e nonostante questo saldato».

«Giudicateci per ciò che facciamo» «Per questo siamo dispiaciute – proseguono le due esponenti della giunta comunale – ma non ci sentiamo certo delle criminali, anche perché non appena presa consapevolezza della questione abbiamo immediatamente provveduto al saldo. In tutta coscienza non riteniamo che tali situazioni possano in qualche modo inficiare la nostra attuale e futura attività di amministratrici. Facciamo perciò affidamento sulla comprensione dei cittadini, affinché la questione venga valutata nella sua reale entità e si possa, finalmente, iniziare a lavorare tutti insieme, sulle questioni concrete e sulle emergenze di Terni».

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