Terni, progetto pilota per razionalizzazione cimiteri: resta solo l’affidamento in house

Scaduto il termine per le manifestazioni di interesse: nessuno si fa avanti. Pronta Terni Reti. L’operazione sperimentale vale 200 mila euro

Condividi questo articolo su

di S.F.

Zero manifestazioni di interesse e, in linea teorica, via libera all’unica opzione rimasta in pista. Vale a dire l’affidamento in house a Terni Reti: è scaduto venerdì l’avviso del Comune per il progetto pilota sperimentale utile a ‘razionalizzare e limitare l’espansione dei cimiteri’, nonché per ‘il recupero della sezione storica del cimitero monumentale di Terni ed i comparti monumentali delle antiche municipalità, delle frazioni e dei cimiteri rurali’. Il focus riguarda la fase sperimentale del piano della durata di due anni.

ESTATE 2022, IL PROGETTO PILOTA PER I CIMITERI: I DETTAGLI
GIUGNO 2019, LA ‘GUERRA’ DEI LOCULI: 3 MILA RICHIESTE

Cosa c’è in ballo

Mirino sulla fase sperimentale come detto. Per l’esecuzione dei lavori sono già pronti da mesi gli indicatori di base: si parla di 400 tombe/loculi abbandonati, 150 tombe retrocesse, 350 loculi con concessioni decadute e 250 loculi provvisori. A ciò si aggiunge lo smaltimento delle liste di attesa con l’assegnazione delle concessioni dei nuovi locali in fase di realizzazione. I problemi sono noti e nel documento sono riepilogati: «L’ente locale – viene specificato – si trova oggi ad affrontare una sempre crescente domanda di servizi da parte della cittadinanza anche per quel che riguarda le aree cimiteriali. La crescita, nonché i conseguenti movimenti demografici degli ultimi decenni hanno ridotto le amministrazioni locali ad affrontare vere e proprie ‘emergenze cimiteriali’. Spesso l’unica risposta è stata quella della espansione delle aree cimiteriali con costi di investimento notevoli o altri modelli di partenariato pubblicoprivato. Si pone oggi il problema di abbinare alla espansione, in molti casi comunque necessaria, anche la razionalizzazione del patrimonio cimiteriale esistente, sia in termini organizzativi che di strumenti di gestione più veloci e moderni. Ad esempio, il mancato rinnovo delle concessioni, con conseguente utilizzo indebito dei loculi, da un lato comporta una perdita consistente per le entrate comunali, dall’altro richiede investimenti per edificarne di nuovi Ne deriva allora che la razionalizzazione dell’esistente induce anche un miglioramento dell’ambito finanziario relativo alla gestione dei servizi cimiteriali». Ed ecco che è scattato l’iter.

«NO A PRIVATIZZAZIONE CIMITERI»

Fabio Moriconi e Stefano Stellati di Terni Reti

Resta Terni Reti

Nessu interesse esterno. Resta in pista Terni Reti per via della manifestazione di interesse inviata a palazzo Spada il 6 marzo 2021: l’obiettivo è l’affidamento della gestione di servizi nei sedici cimiteri con riferimento ad un «perimetro di attività che in parte interessa le azioni e gli interventi del citato progetto pilota per la razionalizzazione e la limitazione dell’espansione dei cimiteri». Ricerca di operatori economici a vuoto e, a questo punto, strada libera per la società partecipata a guida Stefano Stellati. La cifra per le prestazioni – annualità 2023 e 2024 – è fissata a quota 200 mila euro. Richiesta alla direzione attività finanziarie la variazione di parte entrata/uscita per la copertura finanziaria.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli