Terni, un percorso sui passi di Francesco

Presentato il ‘Cammino dei protomartiri francescani’. Natura, fede e turismo: «Opportunità per sviluppare il territorio»

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di S.F.

Un cammino spiriturale, di fede, ma non solo. Composto da sei tappe di natura turistico-religioso, in grado di sviluppare il territorio ternano e, allargando gli orizzonti, di rendere l’Umbria un crocevia fondamentale per i pellegrini di ‘direzione’ francescana. E, visto l’appuntamento ormai alle porte, di creare una possibilità ed un legame regionale con il prossimo Giubileo straordinario della misericordia, al via l’8 dicembre. È il ‘Cammino dei protomartiri francescani’, presentato in tutte le sue sfaccettature mercoledì mattina in Provincia.

Protomartiri francescani 345L’inaugurazione Un progetto nato e sviluppato dal 2012. L’allora presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, come ricordato da Leopoldo Di Girolamo, ha avuto un ruolo fondamentale nel percorso, alla pari del presidente della Compagnia dei Romei Alessandro Corsi, l’ideatore del cammino. L’inaugurazione è prevista – tracciato di dieci chilometri – domenica con una tappa ‘di prova’: ritrovo presso la chiesa di Santa Pudenziana in Visciano a Narni alle 8.30 e conclusione alle 17. Quindi domenica 25 ottobre seconda camminata – breve, due chilometri – da Colle dell’Oro al Santuario dei protomartiri francescani, presso la chiesa di sant’Antonio: qui, alle 16, ci sarà la benedizione del vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia Mons. Giuseppe Piemontese.

Terra francescana E Mons. Piemontese, nel suo intervento durante la presentazione, ha parlato della capacità del cammino di poter «facilitare la crescita dell’umanità delle persone; Terni è terra francescana ed in questo contesto i protomartiri francescani sono una delle espressioni più significative. L’iniziativa è molto bella e, inoltre, è un’operazione straordinaria per contemplare la natura. Qui c’è una grande ricchezza di luoghi antichi che testimoniano un’elevata cultura: il pellegrino avrà la possibilità di vederli, oltre che ad andare alla ricerca di sé stesso».

GUARDA L’INTERVISTA A LEOPOLDO DI GIROLAMO E ALESSANDRO CORSI

Protomartiri francescani piemontese2Legame con il Giubileo Meno di due mesi al via per il Giubileo di Roma. Di Girolamo ha voluto sottolineare l’importanza del cammino dei protomartiri francescani in tal senso: «Siamo arrivati al termine di un percorso grazie al progetto relativo alla segnaletica. Un’idea partita quattro anni fa, con l’obiettivo di ricostituirlo inserendolo nella rete dei cammini religiosi: in Europa stanno avendo grande attenzione e successo. Vogliamo offrire questa possibilità a tutti coloro che si recheranno a Roma per il Giubileo, quindi ai pellegrini che arriveranno in Italia; inoltre c’è la volontà di farla diventare, insieme alla Via di Francesco, un pezzo dell’offerta turistica-religioso del nostro territorio. Può essere molto valorizzato da questa iniziativa». Presente anche il neo presidente del Dit, Stefano Notari: i visitatori potranno scegliere tra un’ampia selezione di strutture e alloggi.

Fede ed economia Il concetto di base è stato lanciato da Alessandro Corsi, supportato poi da Polli: «L’obiettivo del cammino è duplice. Da una parte creare un pellegrinaggio sullo stile di Santiago di Compostela, perché è comunque di fede; Poi c’è l’aspetto laico-economico: c’è l’intenzione di valorizzare l’Umbria-ternana’ visto che non è molto sviluppata. Questo potrebbe dare un impulso perché chi effettuerà il cammino non sarà ternano e rimarrà nel nostro territorio per sei giorni». Ad essere denominati ‘protomartiri francescani’ sono i santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto, essendo stati – uccisi in Marocco nel 1220 – i primi martiri dell’ordine francescano: tutti erano provenienti dal territorio ternano e le loro spoglie sono conservate nel santuario della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Terni.

Il vescovo Giuseppe Piemontese

Il vescovo Giuseppe Piemontese

Il cammino si snoda su sei tappe: «La prima – prosegue Corsi – è da Terni (partenza dalla chiesa di Santa Maria della Pace) a Stroncone; quindi si prosegue per Calvi dell’Umbria, Narni, San Gemini, Cesi e, in chiusura, termina al santuario dei protomartiri francescani a Terni. In definitiva è un cammino sui passi di Francesco: difficile quantificare quante persone lo percorreranno, ma la speranza è quella di raggiungere quota 5 mila entro cinque anni». Le tappe sono rispettivamente di undici, ventuno, ventotto, venti, dodici e tredici chilometri, per un totale di centocinque chilometri da percorrere tra natura, chiese, abbazie, santuari e centri storici dei comuni coinvolti. Completata la segnaletica in ognuno dei tracciati.

Sviluppo e accoglienza Mons. Paolo Giulietti, presidente del consorzio ‘Umbria & Francesco’s Ways’, ha posto l’accento sul fatto che «questo nuovo anello segna una tappa di ulteriore sviluppo per rendere l’Umbria uno snodo rilevante per i camminatori francescani. Ecco, ora servono loro: la sfida è portare le persone a fare il percorso, che ha un’anima e ha qualcosa da dire. Importante anche l’aspetto legato all’accoglienza: c’è la chance di creare comunione e ‘generare’ una folla. Ma serve avere la cultura dell’accoglienza». Il direttore generale di Sviluppumbria Mauro Agostini ha invece parlato di una serie di iniziative volte a rafforzare i cammini legati a San Francesco, tra le quali la presentazione delle guide in inglese a novembre: «Dietro tutti gli incontri avuti in precedenza c’è proprio l’idea di dare spinta all’Umbria ternana’», ha detto riprendendo il discorso di Corsi. Accanto a strutturi ed alloggi messi a disposizione verrà inoltre sviluppata l’accoglienza ‘povera’ dei pellegrini muniti di regolare credenziale.

Mons. Paolo Giulietti e Alessandro Corsi

Mons. Paolo Giulietti e Alessandro Corsi

Umbria e Giubileo Vicinanza e, di conseguenza, tante possibilità. Giubileo straordinario della misericordia dietro l’angolo e allora, partendo dal nuovo cammino per poi estendere il discorso, la dirigente regionale del servizio turismo e della promozione integrata Antonella Tiranti ha indicato una data da tenere a mente: «Il 24 ottobre presenteremo la strategia umbra in vista del Giubileo, ovvero le proposte per lo sviluppo del territorio».

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