Covid Umbria: 710 casi, 3 nuove guarigioni

L’aggiornamento alle 8 di mercoledì 25 marzo: rallenta di nuovo la crescita dei contagiati. Stabili le persone in terapia intensiva

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I casi di contagio salgono oltre quota 700, ma ci sono anche 3 nuove guarigioni. Questo l’aggiornamento per il Covid-19 in Umbria alle ore 8 di mercoledì 25 marzo.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
MAPPA CONTAGI UMBRIA ALLE ORE 8 DEL 25 MARZO

Dati Umbria alle ore 8 del 25 marzo 2020

Contagi e ricoveri

Dei 710 pazienti positivi (incremento di 62 unità rispetto al precedente aggiornamento), 24 sono di fuori regione. Nella provincia di Perugia i positivi sono 523 e 163 in quella di Terni. Sono ricoverati in 167: 129 sono residenti nella provincia di Perugia e 28 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 70, 40 al ‘Santa Maria’ di Terni, 23 a Città di Castello, 25 a Pantalla, 1 a Spoleto. Dei 167 ricoverati, 44 sono in terapia intensiva con incremento di 1 paziente rispetto al precedente aggiornamento: 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 1 a Pantalla. Nel complesso, rispetto ai 71 casi in più (+12,3%) registrati fra lunedì e martedì, l’incremento di 62 unità (+9,57%) alle ore 8 del 25 marzo rappresenta un piccolo rallentamento della crescita. La speranza è che abbia ulteriori e ancora più significativi sèguiti.

GAMMAITONI CONFERMA: «CONTAGI DECELERANO»
A GIOVE CONTROLLI CON 22 TELECAMERE

Casi Umbria alle ore 8 del 25 marzo 2020

Osservazione e isolamento fiduciario

Le persone in osservazione sono 2.856: di queste, 2.164 sono nella provincia di Perugia e 692 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2.254 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1.675 nella provincia di Perugia e 579 in quella di Terni. Sono stati eseguiti 4.707 tamponi. Per quel che concerne le guarigioni sono 8 in totale, 3 in più del precedente aggiornamento: 5 di persone residenti in provincia di Perugia e 3 in quella di Terni.

COVID, EFFETTI ANCHE SU ITER IMPIANTI AIA ED AUTOCONTROLLI EMISSIONI

Terni

Alle ore 18 di mercoledì a Terni è stato registrato, nel corso della giornata, un nuovo caso di Covid-19. Per lo stesso il sindaco Latini ha emanato l’ordinanza di isolamento coattivo domiciliare.

Tamponi e isolamenti Umbria al 25 marzo 2020

Decesso ad Amelia. Primo caso Allerona

Il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, ha comunicato nel pomeriggio di mercoledì il decesso di «una persona ultranovantenne che nei giorni scorsi, presentando sintomi sospetti, era stata sottoposta a tampone. Purtroppo il risultato dell’analisi fatta non ha dato modo con certezza di verificare l’eventuale positività (in alcuni rari casi infatti il tampone va ripetuto ) e stante l’impossibilità di ripetere l’esame sono state attivate, per opportuna cautela, tutte le procedure previste in presenza di casi positivi (isolamento per i conviventi e sottoposizione a tampone).  Pertanto i casi positivi ad Amelia rimangono 3 e 25 risultano ad oggi i pazienti sottoposti ad isolamento». C’è invece il primo caso accertato ad Allerona, come informa l’amministrazione comunale: «La Usl Umbria 2 ha comunicato il primo caso di Covid-19 di una paziente residente ricoverata presso il ‘Santa Maria della Stella’ di Orvieto. Sono in fase di verifica i contatti avuti dal soggetto interessato i quali saranno sottoposti cautelativamente in isolamento fiduciario presso la propria abitazione».

GAMMAITONI CONFERMA: «CONTAGI IN CALO»

Nel perugino: altri 4 casi a Gubbio, Valfabbrica sale a sette, Norcia a 4, otto a Magione

Il sindaco Filippo Maria Stirati ha reso noto che sono quattro le nuove positività ulteriore riscontrate nelle ultime ore; a livello di giunta è stato deliberato iil posticipo dei versamenti dell’imposta di pubblicità comunale. L’amministrazione comunale di Valfabbrica ha invece comunicato due nuove persone colpite nel territorio. «Pertanto – viene specificato – dai dati ufficiali abbiamo in totale sette casi di contagio da coronavirus, di cui non due non domiciliati nel comune e due in sorveglianza sanitaria». A Norcia il computo sale a quattro contagiati, mentre sono otto a Magione (nella serata di mercoledì un ulteriore positivo, ma sta bene).

A Marsciano uno è grave

Se il sindaco di Magione rassicura i concittadioni («Alcuni appaiono prossimi alla guarigione»), più preoccupata il sindaco di Marsciano, dove i casi salgono a dieci, di cui tre sono ricoverati in ospedale ed uno versa in gravi condizioni. Gli altri si trovano nelle loro abitazioni e già da prima erano in autoisolamento. Hanno un’età relativamente bassa rispetto alla media dei contagi e questo aspetto incute molta preoccupazione. Una ottantina invece i marscianesi che si trovano o sono stati in isolamento fiduciario. «Questi numeri – spiega il sindaco Francesca Mele – ci confermano che siamo in un momento cruciale della nostra battaglia contro il coronavirus. Se le misure che stiamo tutti mettendo in atto, con grande sacrificio, stanno funzionando lo vedremo in questi giorni».

OSPEDALE DI FOLIGNO «PRONTO PER L’EMERGENZA»

Primi casi a Panicale e Giano dell’Umbria

Due positività nel Comune del sindaco Giulio Cherubini: è lui nel pomeriggio di mercoledì ad averlo annunciato. «Abbiamo avuto la notizia dal dipartimento Usl di igiene. Eravamo pronti per questa circostanza ed è per questo che da più di una settimana avevamo aperto il Coc con tutte le risorse che ci sono nel territorio; il primo pensiero va ai due concittadini, sono nelle loro residenze ed in stato discreto. Erano già in isolamento volontario». Alla lista si unisce anche Giano dell’Umbria: il sindaco Manuel Petruccioli ha disposto l’attivazione del Coc dopo il primo caso riscontrato. Si tratta di un uomo in cura in una struttura sanitaria e definito in discrete condizioni di salute».

Novità a Narni, Arrone e San Gemini

Rimane aperto telefonicamente il Centro antiviolenza donne insieme di Narni-Amelia che, a causa del coronavirus, ha dovuto chiudere la sede e i ricevimenti fisici delle donne in difficoltà: i numeri telefonici a cui rivolgersi sono il fisso 0744.240845, attivo 24 ore su 24, e il cellulare 334.6042156, contattabile anche via SMS. Inoltre «per tutte le emergenze ci si può rivolgere al numero nazionale antiviolenza 1522, al numero verde regionale Umbria 800 86 1126 e alle forze dell’ordine. Il nostro obiettivo e la nostra funzione rimane attiva, sempre al fianco delle donne che subiscono violenza». Novità anche per il consiglio comunale che, giocoforza, si terrà in videoconferenza: la decisione è stata formalizzata da un decreto del presidente Giovanni Rubini. Ad Arrone il sindaco Fabio Di Gioia rende nota una nuova positività: «Ci tengo a precisare che questo è il terzo caso presente nel nostro comune. Non è collegato ai due precedenti ma analogamente ad essi è stato contratto fuori Regione con ogni probabilità nella fase immediatamente precedente le restrizioni imposte». Passando a San Gemini i casi – da mappa regionale – passano da otto a dieci. A Castel Giorgio le persone positive sono sette.

ATTIGLIANO, MASCHERINE DISTRIBUITE CASA PER CASA

Orvieto, 32 casi in tutto

Secondo l’aggiornamento del monitoraggio della Regione Umbria alle ore 8 di mercoledì 25 marzo, sono 32 le persone residenti nel comune di Orvieto che risultano essere positive al Covid-19. Fino ad oggi sono state emesse dal sindaco 23 ordinanze di isolamento contumaciale, tre delle quali si sono tramutate in un ricovero ospedaliero. Pertanto sono 12 le persone attualmente ricoverate negli ospedali di Terni, Perugia e Pantalla.

Città di Castello, altri sette positivi

Così nel primo pomeriggio di mercoledì il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta: «Aggiorniamo la situazione con 7 positivi in più, all’ospedale sono ricoverate 20 persone, 3 delle quali in terapia intensiva. La battaglia deve continuare impegnando tutti. Il sindaco non ha potere sulla quantità di tamponi da fare. Anch’io penso che più se ne fanno meglio è. L’assessore regionale però anche stamattina ha ribadito che vadano eseguiti in maniera mirata e circostanziata. Io non cerco capri espiatori – prosegue Bacchetta -. Mi attengo alle indicazioni e come amministrazione comunale stiamo cercando di fare il possibile e l’impossibile per aiutare a partire dall’informazione, che diamo in maniera puntuale e quotidiana. Oggi non è il momento delle polemiche. Infine faccio le condoglianze, che non sono riuscito a fare diversamente, all’amico Andrea Casciari per la perdita del padre a causa del virus. Il mio pensiero va anche a tutti i tifernati scomparsi nei giorni scorsi e alle loro famiglie».

PERUGIA, L’ESERCITO PER CONTROLLARE LE STRADE

Pazienti guariti ma non negativizzati a Villa Muzi

Restando in area tifernate, la Regione fa sapere che «i pazienti clinicamente guariti dall’infezione prodotta dal virus Covid-19 e non ancora negativizzati all’esito di due tamponi(come previsto dalle direttive del Comitato tecnico scientifico istituito per l’emergenza), potranno essere ospitati nella residenza di proprietà della diocesi di Città di Castello ‘Villa Muzi’. A tal fine è stato siglato un contratto di di comodato gratuito tra la Regione, la Congregazione Figlie della Misericordia e l’Usl 1 Umbria». Il direttore regionale alla salute Claudio Dario aggiunge che «l’infezione da Covid-19 richiede dei tempi abbastanza lunghi per la guarigione. Di conseguenza, ci troviamo a gestire un numero di pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di Sars-Cov-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro». La struttura sarà concessa in comodato d’uso gratuito per la durata dell’emergenza Coronavirus in atto e rinnovabile, se la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale fosse prorogata.

‘EASY-COVID 19’, TERNI FA PARTE DEL PROGETTO

Città della Pieve, altri due casi

«Purtroppo oggi – è la comunicazione diffusa mercoledì pomeriggio dal sindaco pievese Fausto Risini – ci troviamo a registrare altri due casi positivi al Covid-19, anch’essi legati a contagi avvenuti fuori regione. Il primo soggetto era già sottoposto a quarantena, mentre il secondo, fortunatamente, non ha avuto contatti sociali. La situazione si conferma circoscritta e sotto controllo».

I sindacati: «Non dimenticatevi dei somministrati»

I sindacati: «Non dimenticatevi dei somministrati»Fanno sentire la voce dei lavoratori somministrati – spesso in prima linea nell’emergenza, come chi ritira i rifiuti o risponde al numero verde Covid della Regione – Felsa Cisl Umbria, Nidil Cgil di Perugia e Terni e Uiltemp Umbria, «seriamente preoccupate» per i lavoratori con contratti in scadenza. «Lavoratori e lavoratrici che già prima di questa emergenza – scrivono – combattevano la loro battaglia con il precariato e che in questo momento di incertezze, con un contratto a tempo determinato, sono più che mai a rischio, visto le chiusure o le riduzioni di molte aziende». I sindacati sottolineano che «in tutti gli ammortizzatori sociali non è prevista la proroga di questi contratti, con la certezza di uscire dal mercato del lavoro e con il rischio di non poter accedere alla Naspi (disoccupazione) in quanto necessitano di 13 settimane lavorative e non sempre maturati. Inoltre alla ripresa delle attività si avrebbe un problema con le novazioni contrattuali sullo stesso utilizzatore di questi lavoratori legata al decreto dignità e alla necessità di apporre una causale, che ne impedirebbe di fatto la riassunzione». Per questo le tre organizzazioni di comparto chedono alle aziende e alla politica «di non lasciare nel dimenticatoio una fetta importante della forza lavoro che rischia di rimanere a casa tutelata solo in parte dal decreto Cura Italia».

TERNI, ‘TRIS’ DI DONAZIONI PER IL SANTA MARIA

Terni, cambia disciplinare gara smaltimento percolato discarica Valle

Tra gli effetti del Covid-19 c’è anche quello legato alle gare attualmente in essere, come ad esempio l’iter per l’affidamento del servizio di trasporto e smaltimento del percolato della ex discarica di vocabolo Valle (base 640 mila 843 euro): «In via precauzionale si dispone che il sopralluogo relativo alla procedura non è da ritenersi obbligatorio, non comporta pertanto l’esclusione dei partecipanti né potrà dare adito ad eventuali contestazioni da parte degli operatori economici in seguito all’aggiudicazione».

FANTACALCIO CONTRO IL COVID, BEL GESTO A TERNI

Case di riposo, i sindacati: «Pericoli e criticità»

«Le case di riposo sono uno dei fronti più scoperti nella lotta contro il coronavirus e per questo vanno dotate di strumenti di difesa al pari delle strutture sanitarie. Ma oggi, anche in Umbria, ci sono troppe criticità e le persone anziane stanno morendo». È questo il messaggio che i sindacati delle pensionate e dei pensionati dell’Umbria, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno portato martedì alla Regione, in un incontro nel corso del quale i tecnici dell’ente hanno dato rassicurazioni alle organizzazioni sindacali, ma dal quale sono emerse comunque mancanze e criticità. «In particolare – spiegano i sindacati – è evidente che le dotazioni di dispositivi di protezione, mascherine nello specifico, sono insufficienti e vanno al più presto integrate, non solo per il bene degli ospiti delle strutture, ma anche di quello degli operatori socio-sanitari che vanno sottoposti tutti a tampone per isolare possibili focolai». Infine i sindacati dei pensionati umbri chiedono alle strutture protette di fare tutto il possibile per rompere l’isolamento nel quale le persone anziane ospitate sono piombate in questi giorni, non potendo più ricevere, giustamente, le visite dei familiari: «Quello che chiediamo – concludono Spi, Fnp e Uilp – è di consentire agli anziani di parlare con i propri cari attraverso gli strumenti digitali che oggi lo consentono ampiamente».

DON GIUSEPPE MARINOZZI MORTO PER COVID? «FALSO»

Opposizioni a Terni: «Fate controlli sui posti di lavoro»

«Molte lavoratrici e molti lavoratori in questi giorni ci segnalano le loro preoccupazioni relativamente alle condizioni dei posti di lavoro dove si trovano ad operare. Chiedono che sia accertato il pieno rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione sanitaria. Ci facciamo quindi interpreti della richiesta che perviene da loro, perchè vengano svolti ulteriori e nuovi controlli da parte delle autorità preposte, in tutte le realtà lavorative essenziali del territorio ancora aperte». Così in una nota congiunta i capigruppo al consiglio comunale di Terni, Alessandro Gentiletti (Senso Civico), Francesco Filipponi (Pd), Federico Pasculli (M5s) e Paolo Angeletti (Terni Immagina). «Chiediamo che tali controlli vengano attivati immediatamente e siano periodici e che venga redatta una mappatura e un elenco delle aziende aperte e un promemoria degli interventi effettuati da aggiornarsi di volta in volta, da rendere noto con adeguate forme di pubblicità, in modo da garantire maggiore serenità ed un efficace potere di vigilanza».

OSPEDALE PERUGIA: «TANTI COMPLIMENTI E POI TAGLIANO GLI STIPENDI»

Didattica a distanza: 224 mila euro

Atto in giunta da parte dell’esecutivo Tesei. «Con il provvedimento approvato mercoledì – spiega l’assessore alla scuola, Paola Agabiti – la Regione sostiene con 224mila euro le scuole umbre nella organizzazione e realizzazione della didattica a distanza durante l’emergenza Covid-19. Si tratta di uno stanziamento traordinario per le scuole primaria e secondaria di primo e di secondo grado: «Un primo intervento di natura emergenziale immediatamente esecutivo e quindi a disposizione delle scuole per fronteggiare le criticità di natura tecnica legate all’insegnamento a distanza». Le risorse serviranno per permettere agli studenti in difficoltà di accedere alla modalità della didattica on line, secondo un ordine di merito che tenga conto della situazione economica delle rispettive famiglie.

SOLIDARIETÀ ANONIMA (MA NON TROPPO) A TERNI

Il cuore dell’Aull

Un supporto economico per la Usl Umbria 1 e la Usl 2 di 10 mila euro (propri fondi disponibili), equamente suddivisi tra le aziende ospedaliere beneficiarie. Lo ha deciso all’unanimità l’Aull, l’Associazione umbra studio e terapia delle leucemie e linfoni di Perugia per l’emergenza Covid-19. «Il consiglio direttivo è sicuro di interpretare quella che sarebbe stata la volontà della sua socia fondatrice recentemente scomparsa, la dottoressa Maria Pia Briziarelli. La donazione dovrà essere finalizzata all’acquisto di attrezzature e dispositivi di protezione individuale o collettiva».

Articolo in aggiornamento

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