Francesco diventa ‘giullare’ con de Majo

Spettacoli il 6 e 7 ottobre per celebrare il patrono d’Italia. Le chiese di San Giuseppe Lavoratore e San Francesco come teatri

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In occasione dei festeggiamenti dedicati a San Francesco, un Francesco in carne ed ossa, più vivo e moderno che mai, parlerà ai ternani sabato 6 e domenica 7 ottobre, trasformando le due chiese di San Giuseppe Lavoratore a Cospea e di San Francesco in altrettanti teatri.

In scena

Ciò attraverso lo spettacolo teatrale ‘Francesco, allodola e giullare’ – liberamente tratto da ‘Il giullare di Assisi’ di Arnaldo Casali – scritto e interpretato da Stefano de Majo con l’ensemble ‘G. Fantini’ composto da quindici fiati diretti dal maestro Luca Panico e gli abiti di scena curati da Diego Anselmi. Uno spettacolo già rappresentato in Francia, in particolare in Provenza, in occasione delle celebrazioni per la festa nazionale del 14 luglio. Una performance piena di energia con cui Francesco ripercorrerà fatti realmente accaduti come l’incontro col demonio e il dialogo con il lupo e le allodole, la sua ammirazione per i 99 nomi di Allah e l’elogio delle diversità. Altri, assolutamente visionari ma coerenti al proprio vissuto, come quando passando per Terni nel 1218 – in occasione dell’insediamento della curia ternana – giocando con i suoi fratelli affamati da giorni di digiuno, offrì loro provocatoriamente un dolce natalizio fatto con le sue mani impastando terra, fango, ghiande e sassi e facendo loro immaginare che quel panetto fosse fatto di cioccolata, noci, nocciole, miele, spezie e persino del pepe, evocando quello che sarebbe stato il pampepato ternano.

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