Ternana, i 1.000 giorni dell’era Bandecchi

Il 21 giugno 2017 il via libera all’accordo per l’acquisizione: malissimo sul campo, meglio fuori. Covid-19, le donazioni rossoverdi. Stop attività fino al 3 luglio

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Una doppia donazione – 30 mila euro ciascuno – per l’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni per dare una mano nella lotta contro la diffusione del Covid-19. È l’ultimo gesto di Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, per il quale l’imprenditore livornese ha ricevuto i giusti elogi dalle istituzioni locali e dal mondo della tifoseria in un momento dove il calcio è l’ultimo dei problemi. Proprio in un periodo di ‘sospensione’ generale della vita quotidiana, fatta eccezione per chi è in prima linea per combattere la pandemia ed i lavoratori dei servizi essenziali, il 58enne taglia un traguardo: i 1.000 giorni da patron della società rossoverde. Il bilancio sportivo è sotto gli occhi di tutti e di certo non è positivo. Meglio fuori dal campo.

COVID-19, IL MESSAGGIO DELLA TERNANA NELLE PAROLE DI GALLO E DEI GIOCATORI

21 GIUGNO 2017, L’ANNUNCIO DEL CAMBIO DI PROPRIETÀ
IL DEBUTTO IN CONFERENZA DEL 5 LUGLIO 2017 E LA QUESTIONE NOME
29 GENNAIO 2018, FINISCE L’ERA POCHESCI

Il debutto in conferenza del 5 luglio 2017

Il passaggio

Era il 21 giugno 2017 quando il sito ufficiale dell’allora società di via Aleardi – poi ci fu il trasferimento nella sede attuale in via della Bardesca – lanciò la nota di Simone Longarini per il passaggio di proprietà alla Niccolò Cusano. In realtà per alcuni mesi l’ex amministratore unico romano restò in carica in attesa del perfezionamento dei vari tecnicismi del caso, fino ad arrivare al ‘vero’ giorno nel quale avvenne la nomina dell’università come socio unico del club: il 21 novembre 2017, mentre già in precedenza – 31 luglio – era stato modificato lo statuto per il cambio di denominazione in Ternana Unicusano Calcio S.p.A.. Settimane che nessuno dimentica. Così come uno sviluppo tutt’altro che memorabile. Di mezzo ci finisce giocoforza anche il caos ripescaggi con Figc, Lnpb, Lega Pro, Coni, governo e tribunali amministrativi protagonisti.

FEBBRAIO 2018, LA CONTESTAZIONE CON I DOLLARI DAVANTI LA SEDE
LE PRIME SCUSE DI BANDECCHI E L’APPELLO AL TIFO
IL DERBY DEL 22 APRILE 2018: STORICO 2-3 IN RIMONTA A PERUGIA
12 MAGGIO 2018, SI CHIUDE LA PRIMA STAGIONE CON RETROCESSIONE

Marzo 2018, striscione in curva nord

Tecnici e dirigenti

Senza ricordare tutti gli eventi – di fatto, tolto il girone d’andata 2019-2020, non c’è mai stato un periodo senza una minima polemica – ed i vari proclami caduti nel vuoto (a partire dall’obiettivo serie A in due anni) che hanno contraddistinto questi 1.000 giorni, basta scorrere l’elenco di allenatori e dirigenti che si sono avvicendati in appena tre stagioni per comprendere che a livello di programmazione più di qualcosa non sia andato nel verso giusto: nel primo caso Sandro Pochesci (arrivato in seguito alla mancata riconferma di Fabio Liverani), Ferruccio Mariani, Luigi De Canio, Alessandro Calori e Fabio Gallo, tutti – escluso il trainer della formazione Primavera – con contratti pluriennali. Luca Evangelisti, Danilo Pagni e Luca Leone nel ruolo di direttore sportivo, Stefano Ranucci e lo stesso dirigente toscano da presidenti. A ciò – tralasciando le modifiche nel settore giovanile – si aggiungono Paolo Tagliavento, passato da club manager (2018) a vicepresidente ed il team manager Mattia Stante. Magari le idee erano chiare, poi all’atto concreto la metodologia si è rivelata un flop niente male.

IL CAOS RIPESCAGGI E LA SPERANZA DI RIPESCAGGIO NEL 2018
SETTEMBRE 2018, BANDECCHI E LE PARTICOLARI INIZIATIVE: DON CHISCIOTTE AL LIBERATI
24 DICEMBRE 2018, LA DURA CONTESTAZIONE DI CAMPITELLO: DE CANIO NEL MIRINO
FEBBRAIO 2019: «STAVOLTA NON COLPA MIA». SCAMBIO CON I TIFOSI
MARZO 2019, BANDECCHI CEDE: «TERNANA IN VENDITA». POI CI RIPENSA

La presentazione del 14 settembre 2018 con ‘omaggio’ a Bandecchi

Il pessimo bilancio sportivo

In estrema sintesi: una retrocessione da ultimi (come non accadeva dal 1992-1993) con record negativo di successi, un fallimento nella stagione del tentativo di rilancio (nemmeno l’accesso ai playoff) per riprendersi la serie B e, nell’annata in corso, un prolungato periodo di affanno che sta tenendo la Ternana fuori dalle prime tre della graduatoria con un disavanzo di sei punti dal Monopoli. Tradotto: c’è il rischio – Gallo non avrebbe fatto il passo indietro sul contratto 2020/2021 se tutto fosse filato liscio – di un’altra stagione a vuoto. D’altronde le appena 37 affermazioni sulle 122 gare ufficiali disputate nell’era Unicusano sono indicative sul rendimento nel triennio. Diverse le forme di protesta o contestazioni, alcune più ‘triviali’ – spicca quelle nei confronti di De Canio a Campitello – e altre meno impattanti ma particolare e curiose, come ad esempio i finti dollari con il volto di Bandecchi posizionati davanti la sede societaria. Diversi anche i confronti de visu con i supporter, in qualche circostanza anche fuori lo stadio. Soddisfazioni? Pochine.

MARZO 2019: ALTRA PESANTE CONTESTAZIONE
APRILE 2019: IL DISASTROSO RENDIMENTO CASALINGO
2018-2019, LA TERNANA CHIUDE 11°
2019-2020, GLI ABBONAMENTI A 5 EURO. SARÀ SOLD-OUT
LE MAGLIE VINTAGE E L’AMBIENTE POSITIVO

Bandecchi e il ‘tour’ con i gruppi di tifosi, 27 febbraio 2019

Derby e vittorie esterne. Chance coppa 

Il 2-3 – in rimonta – nella straregionale del 22 aprile 2018 al ‘Curi’ resta l’apice della gestione Bandecchi. Il resto è storia: super festa con migliaia di persone allo stadio e successivo tracollo nel prosieguo del campionato con retrocessione in serie C. Quest’anno invece i rossoverdi del tecnico lombardo sono entrati nella storia societaria per il numero di vittorie esterne ufficiali in una singola stagione. Peccato che a bilanciare il rendimento fuori dalle mura amiche ci sia un ruolino casalingo più che deficitario. Covid-19 permettendo, la Ternana 2019-2020 ha comunque l’opportunità di centrare un inedito successo: la vittoria di una coppa Italia professionistica, trionfo mai ottenuto da una squadra umbra.

BANDECCHI E L’INTERESSE PER LA FONDAZIONE CELLULE STAMINALI
BANDECCHI SCATENATO SUI SOCIAL: LA REAZIONE DEI TIFOSI
GENNAIO 2020: RECORD STORICO PER LA TERNANA DI GALLO IN TRASFERTA
TERNANA IN AFFANNO NEL 2020, IL PASSO INDIETRO DI GALLO

Il ‘dollaro’ con il volto di Bandecchi, febbraio 2018

Le spese: finora segno meno per 13 milioni

Considerando i dati ad oggi approvati e pubblicati nei bilanci (quindi fino al 30 giugno 2019), il gruppo guidato da Bandecchi ha avuto degli esborsi per 24 milioni e 67 mila euro (restyling Liberari, infrastrutture, stipendi, trasferte ecc.), ovvero il costo della produzione: lecito attendersi che alla fine del triennio tale cifra possa superare i 30 milioni. Molto più basso – come per tutte le società calcistice, rarissimi i casi differenti – il valore positivo: si parla di 11 milioni e 65 mila euro, meno della metà. Risultato? Le perdite d’esercizio nel biennio 2017-2019 ammontano a poco più di 13 milioni di euro. Restando in C il gap non potrà che allargarsi considerate le entrare pressoché nulle.

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‘Calcio in piazza’, luglio 2017

Meglio fuori dal campo

Se sponda sportiva le cose sono andate male, sul fronte iniziative la nuova proprietà si è mossa più volte. Al netto delle ultime donazioni per l’emergenza nuovo coronavirus (anche i giocatori si sono attivati per un esborso complessivo di 6.500 euro, mentre il procuratore Vincenzo Pisacane ha rinunciato ad una parcella da 2.500 euro per aiutare il ‘Santa Maria’ e lo speaker Vincenzo Racioppa ha fatto lo stesso con i suoi emolumenti) nel corso dell’ultimo triennio si sono registrate altre forme concrete d’impulso per il territorio: dal ‘Calcio in piazza’ dell’estate 2017 a Norcia alla distribuzione dei kit Fere – su input della tifoseria – per i neonati al ‘Santa Maria’, passando per l’aiuto legato al Cinema in pediatria alla beneficenza per l’associazione italiana fibrosi cistica. Discorso diverso per gli abbonamenti del campionato in corso, ‘regalati’ per venire incontro ai tifosi dopo il precedente biennio più che deludente. Detto ciò, anche per la Ternana il pensiero – e anche l’invito per gli altri – principale al momento è uno: restare a casa. Per il resto si vedrà. Intanto Aic e Lega Pro hanno trovato l’accordo per prolungare lo stop dell’attività fino al 3 aprile, allenamenti compresi.

L’evento ‘Calcio in piazza’

Ghirelli e gli stipendi

Nel contempo c’è chi è in difficoltà – non è stata rispettata la scadenza del 16 marzo, come annunciato da Catania e Casertana – per il pagamento degli stipendi. Sul tema è intervenuto il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: «Come negli ospedali ci sono gli sciacalli che lucrano sulle mascherine, nel calcio ci sono sciacalli che telefonano a club dicendo che loro hanno trovato la strada per non pagare i calciatori per causa di forza maggiore poiché non si allenano e non giocano. I club hanno quasi tutti rispettato il pagamento degli emolumenti, noi come Lega Pro abbiamo compiuto uno sforzo economico straordinario per anticipare risorse ai club. Martedì abbiamo iniziato una trattativa con Ac sul come affrontare la crisi e vedere di far sacrifici entrambi. Questa è la strada. La credibilità così conquistata ci consentirà , a noi del calcio sociale, a noi del calcio che fa bene al Paese di chiedere interventi da parte del governo nel prossimo decreto. Credibilità che aumenterà perché noi presenteremo presto, in accordo con Fifc, un vero piano di governo della crisi in cui ci saranno anche azioni endogene per tagliare costi».

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