Ternana, una salvezza contro tutto e tutti

Le ‘Fere’ centrano l’obiettivo con 180 minuti di anticipo in una stagione segnata da ‘bizze’ societarie e un ambiente non troppo benevolo. Ceravolo come Frick

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di S.F.

Salvezza aritmetica con due gare di anticipo. Non era mai successo alla Ternana dal ritorno in serie B e il pareggio casalingo contro il Cesena consente alle ‘Fere’ di vivere in relax questo ‘inedito’ obiettivo raggiunto. Forse nella stagione più difficoltosa a livello ambientale e societario dal 2012, a causa delle sciagurate scelte prese da Roma nel mese di gennaio e da quelle quattro sconfitte – Perugia e Ascoli – che pesano come un macigno sul curriculum rossoverde di Roberto Breda. Un tecnico che non ha mai avuto un ampio gradimento da parte della piazza – una buona fetta quantomeno –  e che, nonostante tutto, ha fatto registrare sia il record di vittorie che il raggiungimento più veloce della meta nel confronto – seppur con squadre e scenari diversi – con Domenico Toscano e Attilio Tesser. Quella realistica, la permanenza nel torneo cadetto, e non quella utopica di Simone Longarini.

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Le ‘Fere’ sono salve

Le ‘Fere’ sono salve

Ha detto bene Breda nel post-partita di sabato pomeriggio. Perché il veneto, arrivato alla guida tecnica dei rossoverdi tra una classifica – 1 punto in 5 giornate – disastrosa e un pessimismo generale della piazza, si è trovato di fronte a un compito tutt’altro che scontato: una squadra non sua, le ‘bizze’ societarie durante il mercato invernale – di fatto squadra indebolita – e l’ambiente spaccato (con tanto di ‘accoglienza speciale’ al ritorno da Perugia) non hanno di certo reso facile la missione del trevigiano. A conti fatti il veneto, destinato a lasciare al termine del campionato, merita applausi per il cammino condotto al timone delle ‘Fere’. Senza dimenticare gli errori o comunque scelte apparse più che negative in diverse circostanze – spiccano l’impiego di Valjent terzino sinistro e l’utilizzo di Gondo da esterno – dell’annata. Insomma, ci sono stanti anche dei ‘malus’, superati però dagli aspetti positivi.

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Debutto insufficiente per Santacroce

Debutto insufficiente per Santacroce

Venendo alla gara con il Cesena la Ternana si è trovata a fronteggiare una formazione con motivazioni superiori in una situazione di massima emergenza, tanto da ‘costringere’ Breda a schierare Fabiano Santacroce dal primo minuto e portare tre elementi della ‘Primavera’ in panchina. L’italo-brasiliano non avevo iniziato così male il match: tre interventi ‘puliti’ sulla corsia destra, poi l’errore in occasione del retropassaggio per González e un secondo tempo da incubo nel confronto con l’ex Ragusa: è parso evidente come Drago abbia chiesto ai bianconeri di puntare con decisione su quella fascia di gioco e i risultati si sono visti, con Santacroce in costante affanno nel seguire – con e senza palla – l’esterno del Cesena. Tutto prevedibile, d’altronde il non giocare gare ufficiali per 374 giorni non poteva far sperare in qualcosa di diverso. Ha confermato il momento di calo il centrale uruguaiano, sufficienti invece Vitale e Valjent. Ancora una volta decisivo ai fini del risultato Luca Mazzoni, protagonista di una delle miglior parate stagionali sul tiro improvviso di Ragusa in avvio di recupero nella ripresa.

Enrico Zampa segue un'azione di Avenatti

Enrico Zampa segue un’azione di Avenatti

Non giocava dal derby di Perugia Enrico Zampa che, posizionato accanto a Busellato, non ha sfigurato dinanzi a un centrocampo di ottima fattura come quello formato da Kessie, Sensi e Koné: tanto fraseggio da parte dell’undici di Drago, ma poca sostanza e incisività. Bene Furlan, una costante spina nel fianco cesenate, mentre Belloni e Dugandžić hanno vissuto una giornata incolore e senza spunti interessanti, seppur il croato sia entrato – bravo nella circostanza nel corpo a corpo con Magnússon – nell’azione che ha portato al pareggio di Ceravolo.

Ceravolo: 1° giocatore in doppia cifra in stagioni consecutive dal 2006

Ceravolo: 1° giocatore in doppia cifra in stagioni consecutive dal 2006

Ceravolo come Frick Il gol della salvezza aritmetica è stato firmato da Fabio Ceravolo, abile ad approfittare del pasticcio difensivo firmato da Magnússon e Gomis: una conclusione tutt’altro che semplice considerando l’angolo e il ‘corridoio’ a disposizione per infilare la palla in rete. Con la marcatura ai bianconeri l’attaccante locrese diventa il 1° giocatore (Serie C1 e Lega Pro Prima Divisione comprese) dal 2006 a raggiungere la doppia cifra in campionato in stagioni consecutive: in maglia rossoverde – Massimo Borgobello il terzo della lista prendendo in considerazione tutti i tornei dal 2000 – l’ultimo a riuscirsi era stato Mario Frick, a cavallo delle annata 2004-2005 e 2005-2006. Chapeau anche per lui che, come Breda, con ogni probabilità concluderà tra un mese l’avventura da ‘Fera’. Bravo il tecnico veneto a impiegarlo con costanza da prima punta. I risultati gli hanno dato ragione.

Il baby debuttante Diciannove anni da compiere il 30 luglio per Leonardo Sernicola, all’esordio assoluto da professionista nella sfida al Cesena: «Un bell’esordio, c’è soddisfazione. Sono entrato – spiega il ragazzo di Citiva Castellana – sull’1-1 con il risultato in bilico e ho cercato di fare il mio meglio: era la quarta convocazione e non vedevo l’ora di giocare, speriamo di avere spazio anche nelle prossime gare. All’ingresso in campo mi tremavano un po’ le gambe e Lorenzo – Modestino, responsabile della comunicazione, ndr – mi diceva ‘aspetta aspetta’, volevo scendere in campo a tutti i costi».

Luca Mazzoni: super intervento nel finale su Ragusa

Luca Mazzoni: super intervento nel finale su Ragusa

Sicurezza Valjent Non meno felice lo slovacco: «Ho giocato centrale di nuovo e sono contento, è il mio ruolo. Il gruppo è soddisfatto della salvezza raggiunta. Sugli errori – chiude Valjent – non ci sono giustificazioni». Bene, il sipario sulla stagione delle ‘Fere’ sta per calare. Non resta che attendere segnali da Roma visto che – teoricamente – dovrebbe iniziare la programmazione per il prossimo torneo e, soprattutto, dare una forma logica all’organigramma societario.

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