Covid in Umbria: 969 positivi, 12 guarigioni

L’aggiornamento alle ore 8 di sabato 28 marzo: i pazienti in terapia intensiva sono 44

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I positivi al Covid-19 in Umbria sono 969, mentre il numero dei decessi sale a 28. Questo il quadro regionale aggiornato alle ore 8 di sabato 28 marzo: le guarigioni accertate salgono invece a 12. Nel complesso sono stati eseguiti 7.028 tamponi. Circa i positivi, rispetto all’aggiornamento precedente il dato è incrementato di 85 unità (+9,62%, trend più contenuto rispetto agli ultimi giorni). I decessi, dalla serata di venerdì alla mattinata di sabato, sono aumentati di altre 4 unità. Una guarigione accertata in più, invece, rispetto ai dati diffusi venerdì mattina.

Dati Covid Umbria alle 8 del 28 marzo

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Clinicamente guariti e decessi

I clinicamente guariti – coloro che ancora devono superare la ‘prova’ del doppio tampone per la conferma della negativizzazione – sono 39, di cui 25 residenti nella provincia di Perugia e 14 in quella di Terni. Dei 28 decessi, 17 sono relativi a persone residenti nella provincia di Perugia e 10 in quella di Terni, 1 è di fuori regione.

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Positivi e ricoveri

Tra i 969 pazienti positivi alle ore 8 del 28 marzo, 27 sono di fuori regione, 729 sono residenti nella provincia di Perugia e 213 in provincia di Terni. In totale sono 203 (+8 unità rispetto alle ore 8 di venerdì 27 marzo) le persone ricoverate: 147 residenti in provincia di Perugia e 46 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, quindi 52 in quello di Terni, 30 a Città di Castello, 35 a Pantalla, 6 a Orvieto, 4 a Foligno.In terapia intensiva ci sono 44 pazienti (2 in meno rispetto all’aggiornamento precedente): 21 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 5 a Città di Castello, 4 nell’ospedale di Orvieto.

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Andamento positivi Umbria alle 8 del 28 marzo

Osservazioni ed isolamenti

Le persone in osservazione sono 3.083: di queste, 2.411 sono nella provincia di Perugia e 672 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2.840 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 2.142 nella provincia di Perugia e 698 in quella di Terni.

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Terni: due nuovi casi, 14 proroghe

Nel corso della giornata di sabato a Terni, l’aggiornamento è delle ore 18.30, sono stati registrati due nuovi casi di Covid-19 per i quali il sindaco Leonardo Latini ha emesso altrettante ordinanze di isolamento domiciliare coattivo. Sono invece 14, sempre a Terni, le persone alle quali erano scaduti i termini dell’ordinanza ma che, non essendo ancora guarite, si sono viste rinnovare il provvedimento che le obbliga a stare a casa.

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Città di Castello, altre cinque positività

«Aggiorniamo la situazione – le parole del sindaco di CIttà di Castello, Luciano Bacchetta – con un fatto luttuoso riguardante un uomo di 67 anni che anche il sottoscritto conosceva bene. Una famiglia di San Pio, un tifernate storico: alla famiglia facciamo le condoglianze, come alle famiglie di tutti gli altri deceduti. Credo che sarà giusto pensare ad un ricordo quando tutto sarà finito. Sono 5 i nuovi positivi, uno standard abbastanza consolidato che ci deve far stare all’erta. Le quarantene nuove sono legate alle relazioni di queste persone. L’amministrazione comunale ha in questo momento sospeso i termini di pagamento dei tributi comunali, posticipandoli. Ci è sembrato doveroso anche se le casse comunali sono destinate a soffrire. Le nostre risorse sono infatti tutte destinate ai servizi pubblici e questa scelta determinerà una difficoltà di bilancio ma, ora, è importante non dare altri elementi di preoccupazione ai cittadini».

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Altri casi ad Allerona, Narni, Arrone, Sigillo e Gualdo Tadino

Il sindaco di Allerona, Sauro Basili, ha emesso una nuova ordinanza di isolamento contumaciale dopo la comunicazione della Usl Umbria 2: c’è una nuova positività di un residente. Salgono a due i casi accertati nel piccolo comune dell’orvietano. Stessa situazione per Narni con Francesco De Rebotti che «rende nota una nuova ordinanza di attivazione in isolamento contumaciale per un cittadino, risultato positivo. Il soggetto non è correlato ai casi precedenti e la fonte di contagio risulta essere avvenuta fuori dal territorio comunale; è in buone condizioni ed era già posto in isolamento domiciliare volontario». Il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti ufficializza una nuova positività: si tratta di un giovane ragazzo. «È il momento più difficile ma proprio per questo non possiamo arrenderci o avere paura, dobbiamo combattere più di prima e per farlo abbiamo una sola arma: restare a casa». Sale a due il numero delle persone colpite a Sigillo, come riportato dal sindaco Giampiero Fugnanesi: «In buone condizioni di salute, il nostro concittadino è posto in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria». Fabio Di Gioia, sindaco di Arrone, ha reso nota la quarta positività: «Caso strettamente collegato al precedente, la persona si trovava in isolamento nella sua abitazione».

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Castel Giorgio, Orvieto e Gubbio, cinque nuovi casi

Cinque nuovi casi, emersi nella giornata di sabato, a Castel Giorgio. Il totale sale così a undici. A informare i cittadini è il sindaco Andrea Garbini: «Devo comunicarvi che in seguito ai tamponi effettuati in questi ultimi giorni, sono risultati positivi cinque nostri residenti attualmente in isolamento contumaciale presso le rispettive abitazioni. Augurando una pronta guarigione ai nostri concittadini ricordiamo alla popolazione di osservare scrupolosamente le linee di comportamento emanate dal Governo e dalla Regione e quindi di restare a casa e uscire soltanto per motivi di lavoro o di comprovata necessità». Stesso aumento per Orvieto nella giornata di domenica: «Oggi ho emesso – è la nota del sindaco Roberta Tardani – cinque ordinanze di isolamento contumaciale altrettante persone residenti nel comune di #Orvieto risultate positive al Covid-19. I cittadini si trovavano già da giorni in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio e sono stati presi in carico dai servizi sanitari che hanno attivato tutte le procedure del caso. L’origine del contagio è principalmente da ricondursi a rapporti familiari». In totale sono 39. Medesimo incremento per Gubbio: «Non ci sono ricoveri, per cui si tratta di quarantene».

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Nessun caso a Guardea: «Evitare allarmismi». Situazione Castel Viscardo

Per ora non si registrano casi accertati a Guardea. Il sindaco Giampiero Lattanzi invita a non veicolare fake news: «Mi corre l’obbligo di smentire che al momento vi siano casi a Guardea, men che meno di addetti ad esercizi commerciali. Per cortesia evitiamo allarmi inutili se non siamo sicuri di ciò che diffondiamo . Nella malaugurata ipotesi saremo i primi ad avvisarvi. Sappiatelo». L’Usl Umbria 2 ha invece comunicato al sindaco di Castel Viscardo una nuova positività: «Si trovava già in isolamento fiduciario presso la propria abitazione, è risultato positivo al tampone».

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Bastia a quota venti, Torgiano più otto

Paola Lungarotti, sindaco del comune del perugino, ha aggiornato la situazione: «Non ci stanchiamo di ripetere che non possiamo abbassare la guardia. Ad oggi i casi conclamati sono venti: possono sembrare molti e senz’altro lo sono, però un dato confortante è che solamente per due dei 20 casi si sia reso necessario il ricovero ospedaliero (uno dei due trattasi del primo paziente accertato a suo tempo a Bastia, per l’esattezza). Dunque finora, si tratta nella quasi totale maggioranza dei casi di sintomi non così gravi da necessitare di ospedale e /o di reparto di terapia intensiva. I nuovi contagiati rientrano per lo più nell’ambito familiare o per aver avuto un contatto stretto con un soggetto positivo». Incremento notevole per Torgiano: «Le autorità sanitarie competenti hanno comunicato la presenza di otto nuovi casi di contagio da coronavirus covid-19. Dei 18 soggetti finora risultati positivi al tampone, vi è un solo paziente per cui si è reso necessario il ricovero ospedaliero, le cui condizioni non destano preoccupazioni. Gli operatori sanitari continuano ad effettuare tamponi per i casi che lo richiedono ed il numero dei contagiati varia ancora di giorno in giorno. Non è ancora il momento di abbassare la guardia, si confida nella correttezza e nel buon senso di ciascuno, poichè, ora più che mai, necessari e doverosi».

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Il gruppo micologico ternano dona e invita

«Il Gruppo micologico ternano ha giustamente interrotto le consuete aperture della sede del mercoledì ormai da circa un mese, una settimana prima che questo fosse reso anche obbligatorio da una opportuna ordinanza comunale. Dobbiamo stare a casa e cerchiamo di farlo tutti nella maniera più responsabile possibile, ringraziando chi, deve continuare a operare per mandare avanti la ‘baracca’, medici, infermieri, ditte delle pulizie, forza pubblica, volontari della protezione civile e delle altre associazioni impegnate, le commesse dei supermercati e tutti gli altri che ci siamo dimenticati. Il direttivo – viene reso noto – ha ritenuto doveroso, nel suo piccolo, contribuire in qualche modo a rendere il lavoro dell’ospedale di Terni più agevole, facendo un versamento nell’apposito conto corrente bancario (dello stesso ospedale, Iban IT17 E030 6914 4051 0000 0300 081) di 1.000 euro. Non sono tanti, ma questo è quello che può fare una associazione come la nostra che vive delle quote da voi versate annualmente, è comunque si una goccia, ma è con tante gocce che si alimentano anche i torrenti e i fiumi. I responsabili dell’ospedale ci hanno ricordato che oggi il problema è anche la scarsità di sangue e ci hanno chiesto di ricordarlo a tutti, e a voi con questa comunicazione; è possibile, prenotandosi, per chi è in grado di farlo telefonando al centro trasfusionale, recarsi poi in ospedale, lungo un percorso protetto per fare una donazione, chi può, soprattutto i giovani dovrebbero farlo, oggi, ma… anche dopo».

ASSISTENZA PSICOLOGICA GRAZIE AL SOROPTIMIST

La S.c.a.t di Terni dona 128 tute impermeabili per la terapia intensiva

La società S.c.a.t di Terni – società operante in diversi poli industriali del territorio ternano e narnese – e il suo presidente Claudio Speranzoli, attraverso una raccolta fondi interna tra i dipendenti, ha acquistato dalla società Mialaser 128 tute impermeabili da donare alla terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria di Terni. «Un piccolo contributo – fanno sapere dalla società – per sostenere chi sta combattendo questa terribile battaglia contro il coronavirus».

Sanità privata e cassa integrazione, sindacati attaccano

«In queste ore stiamo ricevendo – spiegano Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendinit, segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil – richieste di attivazione della cassa integrazione da parte delle strutture della sanità privata dell’Umbria. Non possiamo che esprimere il nostro sconcerto, anche a fronte delle recenti dichiarazioni della presidente Tesei sulla necessaria collaborazione richiesta a queste strutture.  Proprio alla presidente facciamo appello, ritenendo che, in questo momento di drammatica emergenza, anche la sanità privata debba fare la propria parte, mettendo a disposizione strutture e personale. Chiediamo pertanto l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 3 del decreto Cura Italia, che prevede la possibilità per il personale sanitario delle strutture private di continuare a prestare la propria opera a sostegno del servizio pubblico, regolamentando il ‘distacco’ ex articolo 30 del Dl 276/03. Al contempo si potrebbero mettere a disposizione dei cittadini gli spazi già attrezzati, ma al momento inutilizzati, delle strutture della sanità privata, per far fronte alle necessità di cura della popolazione umbra».

Anci ed i sindaci colpiti dal virus

Nota di stima, augurio di pronta guarigione e solidarietà da Anci Umbria per Lodovico Baldini e Morendo Landrini, risultati positivi al Covid-19: «Stiamo vivendo un’emergenza epocale, una guerra in cui purtroppo qualcuno è in prima linea più di altri. Tra questi, insieme al personale sanitario, alle forze dell’ordine, agli uomini e alle donne che ancora lavorano, al volontariato e alle associazioni mobilitate, a tutti coloro che stanno combattendo contro questo nemico invisibile, ci sono anche i sindaci e gli amministratori locali. Anche loro chiamati a dare risposte ai cittadini, sempre al loro fianco, in prima linea, pronti a tutelare la salute dei cittadini, il loro bene, la comunità intera. Anci Umbria continuerà la sua azione a supporto dei sindaci e dei comuni umbri, rafforzando ancor più quello spirito di collaborazione che da sempre la contraddistingue».

Pioggia di donazioni per l’ospedale di Foligno

Notevoli le donazioni per il ‘San Giovanni Battista’ di Foligno. «Nei giorni scorsi – spiega la Usl Umbria 2 – è stato consegnato e sottoposto a collaudo ecografo portatile R7SN donato al pronto soccorso diretto dal dottor Giuseppe Calabrò dalla ditta Fertitecnica Colfiorito srl grazie alla sensibilità e generosità del legale rappresentante dell’azienda Ivano Mattioni. Si tratta di uno strumento di grande utilità destinato alla diagnostica ecografica polmonare in urgenza nei casi sospetti Covid-19. Acquistata una sonda ecografica Butterfly iq Lightning dalla Impresa Ecoenergia di Foligno,  destinata alla diagnostica in urgenza e al monitoraggio della patologia polmonare acuta da Covid-19 nei vari setting assistenziali del Pronto Soccorso di Foligno (118 – Ps-Obi, Osservazione breve intensiva – medicina d’urgenza), avendo la metodologia ecografica dimostrato una sensibilità nettamente superiore alla radiografia tradizionale in questa indicazione ed essendo più facilmente ripetibile al letto del paziente rispetto ad esame Tc . L’imprenditrice Maria Letizia Pizzi ha donato un I POD di ultima generazione, compatibile con la nuova sonda, per eseguire diagnosi ecografica. La stessa imprenditrice, sempre al pronto soccorso ha acquistato un dispositivo che permette di sanificare e igienizzare le ambulanze, compresi i mezzi di soccorso provenienti da altri presidi ospedalieri, come richiesto ai centri in prima linea per la gestione dell’emergenza sanitaria. L’azienda Umbra Servizi di Luciano Cola ha acquisito dispositivi di protezione individuale fondamentali per la protezione degli operatori sanitari in prima linea. Anche il Mondo del Calcio si è mobilitato, in particolare Rocco Dozzini (procuratore sportivo), Serse Cosmi, Gianluca De Angelis, Sandro Stemperini, Federico Cherubini ed Elettragas srl Roma che hanno donatotute, guanti e mascherine. La donazione della dottoressa Liotti ha permesso l’installazione di un sistema di videosorveglianza nelle camere dedicate all’isolamento che consente una migliore gestione clinica assistenziale. Il club Soroptimist International d’Italia ‘Club Valle Umbra’ ha acquistato dispositivi di protezione individuali destinati al personale impegnato nelle ambulanze. Sono in corso di definizione altre numerose donazioni da parte di aziende, fondazioni e associazioni di strumentazione e dispositivi di protezione. Con questi gesti, significativi sia dal punto di vista simbolico che pratico, cittadini e aziende hanno inteso offrire un supporto concreto a coloro che stanno combattendo questa dura battaglia. A loro, alla lodevole azione che unisce ancor di più i sanitari e tutta la comunità nella gestione dell’emergenza e a tutta la cittadinanza vanno i ringraziamenti del commissario straordinario dell’azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, del direttore dell’ospedale di Foligno, dottor Luca Sapori e del direttore del Pronto Soccorso e della medicina d’urgenza, Giuseppe Calabrò».

Assisi, stop a tributi comunali

C’è il rinvio al 31 ottobre su proposta del sindaco di Assisi, Stefania Proietti: «Si tratta di un primo pacchetto di interventi a sostegno della comunità e delle imprese su cui hanno lavorato intensamente gli uffici competenti e l’amministrazione comunale. Nel dettaglio, si prevede il rinvio al 31 ottobre 2020 dei seguenti tributi di competenza comunale, ovvero: Tari (la prima rata sarebbe stata fissata in via ordinaria con scadenza al 31 maggio), Tosap, temporanea permanente e relativa a mercati e fiere (il tributo è rinviato sia per quanto riguarda la scadenza del 31 marzo sia per chi ha la rateizzazione), imposta comunale sulla pubblicità Icp (a partire dalla scadenza del 31 marzo), pagamenti di mense e trasporti scolastici (i bollettini già pervenuti per le mense scolastiche con scadenza 15 aprile potranno essere pagati al 31 ottobre senza costi aggiuntivi) e pagamento del canone annuo delle luci votive cimiteriali (i bollettini già pervenuti con scadenza 31 marzo potranno essere pagati al 31 ottobre senza costi aggiuntivi)».

Squarta (FdI): «Evitare che il cibo invenduto dei supermarket finisca nella spazzatura»

«Aprire un confronto con tutte le catene dei supermercati dell’Umbria per evitare che il cibo invenduto finisca nella spazzatura in un periodo storico di straordinaria difficoltà economica». È il suggerimento che avanza il presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI), il quale solo poche settimane fa aveva sollecitato l’intervento del comitato per la valutazione e il controllo a proposito dell’attuazione della legge regionale per combattere lo spreco alimentare. «Nella scorsa legislatura la legge non è stata attuata – spiega Squarta – ora cerchiamo di riprendere l’argomento per portare a termine un’azione straordinaria durante la piena emergenza del Coronavirus per aiutare le persone in difficoltà economica». Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia «è opportuno, in questa fase, aprire un confronto con le catene dei supermarket umbri per individuare, insieme, una soluzione immediata capace di non far finire nel cestino della spazzatura cibi e pasti, dall’ortofrutta fino ad altri prodotti confezionati che secondo gli standard commerciali non possono essere più venduti pur essendo buoni e sicuri, aiutando allo stesso tempo i più poveri e coloro che vivono in situazioni di disagio sociale e non hanno soldi per acquistare prodotti al supermercato. Tutto ciò – conclude Squarta – dovrà chiaramente avvenire nel pieno rispetto dell’attuale normativa sanitaria anticontagio».

S.C.A.T. dona al ‘Santa Maria’

La società S.C.A.T di Terni e il suo presidente Claudio Speranzoli, società operante in diversi poli industriali del territorio ternano e narnese, attraverso una raccolta di fondi interna dei suoi dipendenti hanno acquistato lo scorso 23 marzo 128 tute impermeabili per la terapia intensiva che verranno donate all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni per sostenere la delicata battaglia contro il Covid-19

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