Terni: «Per una riesumazione non riuscita ci ritroviamo una tomba devastata»

All’apertura della cassa il corpo non era correttamente decomposto e gli incaricati hanno riposto il tutto nella fossa e richiuso in modo indecoroso

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«Comprendiamo lo smantellamento, ma non la devastazione. Un servizio scandaloso e non riusciamo a capacitarci di come un’amministrazione comunale, che si vanta di essere vicina al cittadino, possa cadere in queste delicate situazioni». Paola e Patrizia Nobili raccontano la triste e fastidiosa situazione che hanno vissuto al cimitero di Rocca San Zenone per la riesumazione del defunto padre. «Più volte abbiamo cercato un contatto telefonico con i funzionari comunali senza riuscire nell’impresa».

La riesumazione del defunto padre

«Dopo aver letto la comunicazione esposta al cimitero di Rocca San Zenone, riguardante la riesumazione delle salme sepolte da più di 10 anni, ci siamo recate all’ufficio del cimitero di Terni, dove abbiamo fissato la data del 4 di aprile per la riesumazione della salma di nostro padre, deceduto 11 anni fa. Come ci è stato richiesto abbiamo pagato un bollettino di 230 euro corrispondente al costo della manodopera. La mattina del 4 aprile, come stabilito, ci siamo recate al cimitero di Rocca San Zenone e gli operatori incaricati dal Comune di Terni alle operazione di riesumazione ci hanno detto che avrebbero compiuto il lavoro in due ore. Considerando la rigida temperatura siamo tornate a casa di nostra madre che si trova nelle vicinanze. Al nostro ritorno l’incaricato ci ha riferito che non era stato possibile completare la riesumazione, in quanto al momento dell’apertura della cassa il corpo risultava ancora non correttamente decomposto. Pertanto le persone incaricate hanno riposto il tutto all’interno della fossa, poi richiusa. Tuttavia, la tomba non è stata ripristinata come all’origine o quanto meno in modo decoroso, visto che trattiamo di un defunto e con tutto ciò che a lui è dedicato. Come abbiamo documentato con delle fotografie è stata lasciata una tomba devastata e irriconoscibile».

«Comprendiamo lo smantellamento ma non la devastazione»

Le due sorelle trovano «inammissibile tale atteggiamento. Inoltre, vorremmo capire come funziona la regolamentazione delle riesumazioni, perché risultano, ben visibili, tombe molto più antiche. Tuttavia, ora saremo costrette a far ripristinare correttamente la tomba, ma riteniamo che tale operazione non debba essere a nostre spese, perché non dovute. Un servizio così scandaloso e non riusciamo a capacitarci di come un’amministrazione, che si vanta di essere vicina al cittadino, possa cadere in queste delicate situazioni. Abbiamo cercato più volte un contatto telefonico con i funzionari comunali senza riuscire nell’impresa. Pertanto chiediamo di ripristinare quanto prima la tomba, perché comprendiamo lo smantellamento ma non la devastazione».


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