Bacchetta: «No a fake e a barbarie social»

Il sindaco di Città di Castello lancia un appello ai suoi concittadini dopo il divulgarsi di informazioni false e polemiche sulle recenti positività

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«Non c’è stata poca comunicazione, ognuno sta lavorando moltissimo, anche se nessuno ha poteri speciali», chiarisce in una nota il sindaco di Città di Castello dopo alcune polemiche. Poi si scaglia contro gli avvoltoi da social.

POLEMICHE ANCHE A MARSCIANO PRIMA DELL’ANNUNCIO

«No fake news»

«Occorre razionalità, calma ed intelligenza – prosegue Bacchetta – lo dico ai non numerosissimi sciocchi che scrivono sui social dichiarazioni deliranti. Saranno rintracciati e verrà il momento di fare chiarezza. Stiamo lavorando con rischio personale. È un dovere che abbiamo, però chiediamo non solo la massima collaborazione ma anche buon gusto e intelligenza. I dati ufficiali, gli unici che siamo autorizzati a comunicare, arrivano nel pomeriggio: i casi sono 9 (anche se nella mappa divulgata da alcuni giornali nella mattinata di lunedì risultano dieci; ndr), di cui uno di importazione».

«Il picco in ospedale»

«Fino a ieri – prosegue il sindaco – la situazione era sotto controllo, poi si è verificata la vicenda dell’ospedale, come molti di voi sapranno. Voglio ringraziare gli operatori che stanno lavorando con grande abnegazione e grandi rischi. Il contatto con il soggetto positivo è precedente alle norme restrittive e ha determinato un’esposizione di medici ed infermieri al virus. Nella giornata di domani (martedì; ndr) avrò maggiori informazioni».

«No a capri espiatori»

«La situazione è complessa come dovunque – prosegue il sindaco – tutti stanno lavorando alacremente ma non si vince cercando capri espiatori. Tutti stanno lavorando nei limiti delle capacità ma con grande abnegazione e al personale dei reparti dell’ospedale interessati da questa vicenda saranno sottoposti ai tamponi. Stiamo lavorando anche cercare di reperire più tamponi possibili, anche se non è nostra competenza diretta, per rifornire le categorie in prima linea, medici e infermieri dell’ospedale e della Muzi Betti. Effettueremo anche la sanificazione delle strade ma tutti dobbiamo sapere che non sconfiggerà il coronavirus. Chiunque lo dica non è attendibile. Non ne diminuirà gli effetti del contagio ma verrà effettuata perché è giusto provvedere a tutto quanto si può fare per stemperare la tensione. Tuttavia se si aspettano miglioramenti miracolosi, non ci saranno».

«Non diventiamo barbari»

«Abbiamo chiuso i cimiteri – conclude il sindaco, annunciando misure ulteriori di limitazione alla circolazione – siamo nella fase di massima espansione del virus. Chi è colpito dal virus non è un colpevole o un nemico. Il virus può colpire chiunque e a queste persone va la massima solidarietà, non certo la caccia alle streghe. Un atto che mi dà molta amarezza. Il fatto peggiore è la mancanza di solidarietà. Noi daremo costantemente comunicazione di casi di positività e i provvedimenti relativi presi in sede ospedaliera. Io sarò tutti i giorni in comune, la positività potrei averla anch’io e non saperlo. Questo messaggio deve essere chiaro altrimenti diventiamo barbari. Stiamo tranquilli: noi c’è stata e ci sarà la massima trasparenza. Abbiamo un unico limite da rispettare: il rispetto della privacy. I dati che diamo dato sono certi e sono stati comunicati dalla Asl ieri pomeriggio. Stiamo combattendo una grande battaglia che ci mette tutti a dura prova chiedo buon gusto e buon senso. Chi è più esposto rischia di più e fa rischiare la sua famiglia. Merita rispetto».

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