Covid, tre decessi in Umbria. 395 i positivi

Sale a nove in Umbria il numero dei morti per l’epidemia da coronavirus: l’ultimo decesso è di un 89enne di Collazzone

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È salito a nove il numero delle persone morte in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. Ai sei pazienti deceduti, dei quali è stata data comunicazione fino a giovedì 19 marzo, si sono aggiunti purtroppo – fra la notte e la giornata di venerdì – due uomini e una donna. Il primo – G.P. le sue iniziali – aveva 86 anni ed era di Orvieto: è morto nella notte fra giovedì e venerdì all’ospedale di Terni dopo un breve ricovero. La seconda – morta nella tarda mattinata di venerdì – aveva 81 anni, risiedeva a Campomicciolo ed era ricoverata al ‘Santa Maria’ da circa due settimane. Il terzo, 89enne di Collazzone (Perugia), è deceduto nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Perugia dove era ricoverato dal 19 marzo dopo la diagnosi di positività al Covid-19.

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Positivi Covid-19 in Umbria al 19 marzo 2020

Pazienti positivi e ricoverati

Dai dati aggiornati alla mezzanotte di giovedì 19 marzo, 395 persone in Umbria risultano positive al virus: 61 in più rispetto a mercoledì ed un incremento inferiore rispetto a quello (87) registrato fra martedì e mercoledì. I guariti al momento restano quattro. Dei 395 pazienti positivi, 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 280 e 97 in quella di Terni. Le persone ricoverate sono 99 (7 di questi sono di fuori regione) di cui 73 nell’ospedale di Perugia e 19 al ‘Santa Maria’ di Terni. Dei 99 ricoverati, 24 sono in terapia intensiva: 13 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Rispetto all’aggiornamento diffuso giovedì, l’incremento di ricoverati è di 9 unità e di pazienti in intensiva di 3 unità.

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Dati Covid-19 Umbria al 19 marzo 2020

Isolamenti e tamponi

Le persone in osservazione sono 2.566: di queste, 1.847 sono nella provincia di Perugia e 719 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 810 soggetti usciti dall’isolamento di cui 581 nella provincia di Perugia e 229 in quella di Terni Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2.359 tamponi.

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Isolamenti e tamponi Umbria al 19 marzo 2020

La rete per analizzare i tamponi

L’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, rende noto che la Giunta regionale ha approvato un atto che definisce la rete di laboratori per la diagnosi del virus Covid-19 su campioni clinici respiratori. «Visto il carattere diffusivo dell’epidemia ed il consistente numero di soggetti in isolamento fiduciario, con un aumento dei casi positivi – spiega l’assessore Coletto -, per accelerare i tempi della diagnosi, svolta sinora esclusivamente dal laboratorio di virologia dell’azienda ospedaliera di Perugia prescelto come laboratorio di riferimento regionale, abbiamo ritenuto di allargare la rete attraverso una convenzione con l’istituto zooprofilattico delle regioni Umbria e Marche. In Umbria inoltre, l’attività di rilevazione della presenza del virus tramite tampone orofaringeo è svolta anche presso il dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunotrasfusionale dell’azienda ospedaliera di Terni».

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Venerdì cinque casi a Terni

Nel corso della giornata di venerdì, a Terni sono stati accertati cinque nuovi casi di persone affette da coronavirus e per le quali il sindaco ha disposto altrettante ordinanze di isolamento domiciliare coattivo.

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Nuovi casi a Norcia, Gubbio, Todi, Castel Viscardo, Narni, Umbertide e Marsciano

I rispettivi sindaci hanno comunicato l’aumento dei contagi: nel primo caso (è «legato alla mappa epidemiologica della famiglia di Cascia»), c’è una seconda persona contagiata, per Todi il numero è salito a quattro. La cifra sale anche per Castel Viscardo: «Ci è stato appena comunicato dalla Usl Umbria. Si trovava già ricoverato presso l’azienda ospedaliera di Perugia per altra patologia è risultato positivo al tampone per Covid-19», rende noto l’amministrazione. A Gubbio: i nuovi casi sono cinque, tre dei quali legati a casi precedenti. «Situazioni sotto controllo, non ci sono né ricoveri né gravi situazioni di salute». C’è anche Marsciano: cinque le persone malate, due di loro ricoverate in ospedale. Le altre – informa il sindaco – sono in isolamento nelle loro abitazioni sotto stretto controllo medico. Decine le persone in quarantena. Infine Narni e Umbertide, entrambe salite a quattro contagiati.

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Conto corrente della Regione per le donazioni

La giunta regionale dell’Umbria ha attivato un conto corrente per la raccolta di donazioni finalizzate a sostenere gli interventi per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus. Il conto è intestato a Regione Umbria e denominato ‘Donazioni per emergenza COVID-19 Umbria 2020’, IBAN: IT 84 W 02008 03033 000105889866

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Mense scolastiche Terni

La direzione servizi educativi e scolastici del Comune di Terni informa le famiglie che usufruiscono del servizio di ristorazione scolastica fornito dal Comune in regime di concessione da Gemos società cooperativa che, «a seguito della sospensione delle attività didattiche, la retta mensile verrà proporzionalmente ridotta con riferimento al numero di settimane di interruzione del servizio. Sarà cura dell’amministrazione comunale effettuare i necessari ricalcoli a favore delle famiglie, le quali saranno opportunamente informate attraverso i canali consueti. Le famiglie, pertanto, non dovranno presentare alcuna richiesta né agli uffici del Comune di Terni né al concessionario del servizio di ristorazione Gemos. Per ulteriori informazioni: [email protected] – 0744.306560 – 0546.600711.

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L’appello per gli anziani

«Vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione – si legge nella lettera a firma Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – per l’ancora insufficiente adesione della popolazione alle norme previste dal Dpcm 11 marzo 2020». Viene richiesta «l’adozione di tutte le misure necessarie a garantire il rispetto del suddetto decreto con un allargamento dei controlli che ci appare indispensabile». I sindacati di pensionate e pensionati sottolineano «i gravi risvolti» che l’emergenza sanitaria ha sulla popolazione anziana «sia in termini di malati che, purtroppo, in termini di vittime. Alle nostre iscritte e ai nostri iscritti rinnoviamo l’appello accorato a fare la propria parte: dobbiamo assolutamente attenerci alle indicazioni che sono state fornite in queste ore dalle autorità, anche se richiedono dei sacrifici. Lo dobbiamo a noi stessi, che siamo la parte più esposta della popolazione, e lo dobbiamo a tutto il paese». La missiva è per i prefetti di Perugia e Terni, Claudio Sgaraglia ed Emilio Dario Sensi.

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Donazioni all’ospedale di Orvieto

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha acquistato e messo a disposizione della struttura ospedaliera di Orvieto un letto per rianimazione, un aspiratore chirurgico da utilizzare per molteplici applicazioni in campo medicale, dall’aspirazione bronchiale a impieghi di sala operatoria, una lavaferri e lavastrumenti chirurgici, un armadio portafarmaci e un evoluto videolaringoscopio per consentire agli operatori di migliorare al massimo il tasso di successo al primo tentativo, minimizzando i casi di danno che possono verificarsi durante l’intubazione. «Un sentito ringraziamento alla Fondazione CRO per questa importante donazione, di grande utilità» giunge dalla direzione strategica della Usl Umbria 2 e dal dottor Pietro Manzi, responsabile della direzione medica ospedaliera. Al ‘Santa Maria della Stella’ di Orvieto sono in arrivo anche dispositivi di protezione individuali, 2.500 mascherine chirurgiche e 100 tute idrorepellenti donate alle strutture complesse di diagnostica per immagini, diretta dal dottor Ugo Ciammella e chirurgia generale, diretta dal dottor Massimo Buononato. «La direzione dell’azienda Usl Umbria 2, la direzione ospedaliera e i due primari ringraziano, per il gesto lodevole, l’enoteca La Loggia srl di Orvieto». Intanto l’azienda sanitaria Umbria 2 ha promosso una raccolta per la gestione dell’emergenza da utilizzare per l’acquisto di apparecchiature, farmaci e presidi necessari per arginare la diffusione della malattia, sulla base di interventi prioritari individuati e coordinati dalla stessa direzione. Tutte le informazioni utili sono pubblicate nel sito web istituzionale (LINK).

Cna Umbria dona otto ventilatori

Cna Umbria ha deciso di aiutare donando otto ventilatori polmonari al servizio sanitario regionale: «Abbiamo sempre sostenuto – le parole del presidente Renato Cesca – che le imprese sono innanzitutto una istituzione sociale prima che economica, perché svolgono un ruolo determinante nella creazione di ricchezza e di posti di lavoro. È anche attraverso le imprese che arrivano le risorse necessarie a garantire uno stato sociale accettabile. E noi pensiamo che, da questo punto di vista e pur con tutti i suoi problemi, l’Italia sia un grande paese perché garantisce a tutti i cittadini cure gratuite adeguate. Per questo Cna dell’Umbria ha deciso di acquistare otto ventilatori polmonari da donare al servizio sanitario regionale, per dare un sostegno fattivo nel salvare la vita alle persone che ne avranno bisogno. I ventilatori saranno consegnati alla Protezione civile tra la prossima settimana e quella successiva».

Farmaci a domicilio: accordo Federfarma-motoclub vigili del fuoco

Un nuovo servizio di consegna gratuita dei farmaci a persone anziane, non autosufficienti e con sintomi/affetti o in quarantena da virus Covid-19, è stato varato da Federfarma Umbria e sarà subito attivo su tutto il territorio regionale grazie al protocollo sottoscritto con il MotoClub Vigili del Fuoco Italia sezioni di Perugia e Terni. Nella fattispecie, la farmacia che riceve la richiesta di consegna farmaci a domicilio da parte di cittadini cui è destinato il servizio contatta i numeri 3315793597 – 3315793809 per la provincia di Perugia e 3315788443 per quella di Terni e richiede l’attivazione del servizio di consegna farmaci a domicilio. Il referente MotoClub VVF mette subito in contatto il volontario Vvf e la farmacia in modo da attivare il servizio consegna dei farmaci a domicilio, ovviamente gratuito per i cittadini. «Voglio personalmente ringraziare a nome di tutte le farmacie dell’Umbria la presidente di Federfarma Perugia Silvia Pagliacci (nella foto, ndr), che si è particolarmente adoperata per i contatti e per far sì che si giungesse alla concretizzazione del protocollo», commenta il presidente di Federfarma Umbria Augusto Luciani. Il servizio rimarrà attivo per tutta la durata dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, prevista temporaneamente dal Governo fino al 3 aprile. In merito ai servizi di consegna gratuita dei farmaci a domicilio, restano inoltre attivi i numeri verdi di Federfarma 800189521 e 800065510 (quest’ultimo servizio in collaborazione con Croce Rossa Italiana) validi su tutto il territorio nazionale.

Sensibilizzazione anti Covid-19 a Città di Castello

«No mascherine fai da te nei luoghi di lavoro»

Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, segnala una problematica: «Riceviamo in questi giorni diverse segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori preoccupati per l’utilizzo nelle loro aziende di mascherine non certificate e inadeguate. Vogliamo ricordare che in nessun caso possono essere considerate ‘Dispositivi di protezione individuale’ mascherine fai da te, improvvisate e non rispondenti ai criteri di legge. Approfittiamo dell’occasione per ribadire che nelle aziende la cui attività non è stata vietata dall’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri vanno rispettate nella maniera più rigorosa le prescrizioni previste dalle autorità sanitarie, a partire dalle dotazioni di Dpi a norma. E che laddove ciò non sia possibile, l’attività va sospesa, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, come previsto dal protocollo sulla sicurezza firmato tra Governo, sindacati e parti datoriali».

Acquasparta, la donazione di acqua

«In un momento così complesso – il ringraziamento del Comune – come quello che stiamo vivendo, vogliamo ringraziare la società Amerino che ha donato 7 quintali di acqua al nostro Comune come segno di solidarietà e attenzione per le persone in difficoltà. Un bell’esempio che viene da una società da tempo in difficoltà, con gli operai che vivono una situazione di disagio e preoccupazione continua per il loro futuro lavorativo. Grazie di cuore».

L’iniziativa ad Otricoli

In una nota il sindaco Antonio Liberati lancia l’iniziativa per un supporto nel periodo di quarantena: «L’idea è di creare un elenco di persone che nella vita, per lavoro, attitudine, esperienza, sono state abituate ad interfacciarsi con la gente. Escludendo gli operatori sanitari che oggi hanno ben altro da fare, ritengo idonei allo scopo ex sindaci, amministratori, insegnanti che momentaneamente sono a casa. Tutti coloro che in genere hanno maturato esperienze di front-office. Questo elenco di numero telefonici – senza nominativi – sarà messo a disposizione di tutti consentendo a chi, in questo periodo particolarmente sacrificato, sente la necessità di uno sfogo/confronto e nello stesso tempo dà l’opportunità a qualcun altro, restando a casa, di rendersi utile alla collettività».

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