Terremoto senza fine: un morto per infarto

La vittima è un 73enne di Tolentino. Giovedì scuole chiuse in quasi tutta l’Umbria. Paparelli: «Criticità serie per la viabilità»

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Un’altra scossa molto forte – di magnitudo pari a 5.9 e con epicentro localizzato nella zona di Ussita (Macerata) – è stata avvertita intorno alle 21.18 nel centro Italia, a circa due ore dalla precedente – di magnitudo 5.4 – localizzata a Castelsantangelo sul Nera. Il sisma è stato percepito anche a centinaia di chilometri di distanza dall’epicentro, da Venezia a Taranto.

terremoto4Una vittima Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo shock provocato dal terremoto. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non ci sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi.

terremoto-soccorsiI soccorsi Sono 41 le squadre dei vigili del fuoco già all’opera sui luoghi colpiti dal terremoto. Ad annunciarlo è stato il ministro Angelino Alfano su Twitter. Un ferito – lo ha confermato il responsabile della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – ci sarebbe a Visso. Altri otto feriti – lievi – si sarebbero registrati a Fabriano per il crollo di alcuni tramezzi: a dirlo è stato il sindaco, Giancarlo Sagramola. «Anche il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si sta dirigendo verso i luoghi colpiti dal sisma di oggi. Numerose squadre stanno convergendo su Camerino, dove ancora le notizie su possibili persone coinvolte dal sisma non sono certe. A breve arriveranno nelle Marche 60 operatori del CNSAS da Lazio e Umbria, con numerose unita’ cinofile specializzate». Lo comunica in una nota il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

A Nocera si dorme nel palasport

A Nocera si dorme nel palasport

Esercito pronto Dopo le forti scosse di terremoto, l’esercito è in allerta per rispondere ad eventuali richieste della Protezione Civile. Il personale è stato allertato per potenziare la presenza dei militari che già operano nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto. Alcuni droni dotati di visione notturna sono stati portati in zona per il sorvolo aereo delle aree colpite. Inoltre sono in fase di trasferimento verso l’Umbria – faranno base a Spoleto – alcune macchine per il movimento terra. L’esercito ha, inoltre, rischierato all’aeroporto di Rieti alcuni elicotteri, mentre altri, abilitati per il ricovero delle persone, sono pronti a decollare in caso di necessità da Cervia e Gioia del Colle. Infine tutte le sale operative dell’Esercito sono allertare per muovere reparti in caso di richieste dalla Protezione Civile.

norcia

Norcia

Norcia In seguito al secondo terremoto sarebbero avvenuti altri crolli a Norcia (Perugia) che avrebbero interessato in particolare alcuni beni culturali: la torretta di Porta Romana e chiese che non erano ancora state messe in sicurezza dopo il sisma dello scorso 24 agosto. Nella città di San Benedetto la Protezione civile sta assistendo circa 200 persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. Sgomberato l’ospedale e i malati sono stati trasferiti nel circondario

schermata-2016-10-26-alle-22-52-04Ussita Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, riferisce di «crolli di chiese e abitazioni anche nelle frazioni, smottamenti e danni alle arterie stradali. Sembra l’effetto di un’esplosione, una scena apocalittica che non auguro al peggior nemico».

Visso

Visso

Feriti a Visso «Al momento non sappiamo se ci sono state vittime, speriamo di no. E neppure se ci sono stati danni e di che entità, io stesso sono scappato da casa all’improvviso». Lo dice, raggiunto telefonicamente dall’agenzia Ansa, il vicesindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, uno dei paesi più colpiti dalle scosse di mercoledì sera. «Qui sta piovendo a dirotto – prosegue il vicesindaco – abbiamo problemi con i telefonini, che ricevono ma dai quali non riusciamo a fare chiamate, siamo isolati». Proprio a Visso ci sarebbero numerosi crolli relativi a strutture pubbliche, chiese ed edifici privati, diversi dei quali inagibili.

Preci

Preci

Preci Pietro Bellini, il sindaco Preci, racconta di una situazione drammatica: «Due scosse improvvise che ci hanno messo in seria difficoltà. Abbiamo cercato di riaprire i centri allestiti il 24 agosto e ora vogliamo mettere al sicuro le persone: abbiamo 18 frazioni, anche in altitudine, e stiamo facendo verifiche. I danni si sono aggravati molto negli edifici pubblici e c’è qualche piccolo crollo. Al momento non ci sono feriti, questo ci fa stare più tranquilli. Il pensiero principale va per ora agli anziani, sarà una notte da incubo». A Preci, le case popolari sono tutte inagibili.

schermata-2016-10-26-alle-22-45-15La prima scossa La terra è tornata a tremare in maniera impressionante alle 19.11 di mercoledì: una scossa molto forte – di magnitudo 5.4 – avvertita nitidamente in tutto il centro Italia e in particolare nelle zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto. Il terremoto, durato alcuni secondi, è stato avvertito in una vasta area che comprende Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo ma anche in Toscana ed in Campania. L’epicentro è stato localizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel comune di Castel Sant’Angelo sul Nera (Macerata) nella zona dei Monti Sibillini, mentre l’ipocentro è stato stimato ad una profondità di circa 10 chilometri, piuttosto superficiale e quindi maggiormente avvertito dalla popolazione. Secondo gli esperti si potrebbe trattare dell’attivazione di una nuova faglia, collegata comunque al terremoto dello scorso agosto.

terremotoSenza tregua Dopo la prima scossa di terremoto di magnitudo 5,4 che ha avuto come epicentro Castelsantangelo sul Nera alle 19,10 se ne sono avute altre 22 la massima di intensita’ pari a 3,4 della scala Richter, tutte in prossimita’ dello stesso punto. Dopo quella ancora piu’ forte di magnitudo 5,9 che ha colpito alle 21,19 Ussita nelle Marche, a meno di 6 km di distanza da Castesantangelo sul Nera in linea d’aria, se ne sono registrate altre 49, la piu’ forte di 3,9 gradi della scala Richter alle 21,25. Poi alle 23,42 un terza scossa di magnitudo 4,6 a 2 km da Castelsantangelo sul Nera. Da allora altre 12 scosse, la più forte di 3 gradi di scala Richter.

Camerino

Camerino

La Prociv Le località vicine all’epicentro – ha comunicato il Dipartimento della Protezione civile – sono Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. Sono in corso le verifiche da parte della Direzione di comando e controllo di centri territoriali per verificare danni a persone o cose. Nel frattempo i gestori della viabilità hanno disposto interruzioni dei tratti di viabilità più vulnerabili. Ferrovie dello Stato ha disposto a titolo precauzionale il rallentamento dei treni sulle tratte ferroviarie interessate. Il Capo Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio sta rientrando alla Direzione di comando e controllo a Rieti per fare il punto della situazione.

Camerino

Camerino

Marche Si segnalano crolli a Visso – dove la scossa è stata avvertita in maniera molto forte – e in altre zone della provincia di Macerata. Danni più significativi nei centri più vicini all’epicentro, come Castesantangelo sul Nera – dove sono crollate le mura -, Preci e Ussita. Nella zona dell’epicentro sarebbero saltate le linee elettriche e telefoniche. Crolli si segnalano anche nella ‘zona rossa’ di Arquata del Tronto.

La Croce rossa al lavoro

La Croce rossa al lavoro

Salaria La strada statale Salaria verrà probabilmente chiusa all’altezza di Arquata del Tronto per ragioni di sicurezza. Ciò in ragione di alcuni problemi che avrebbero riguardato la direttrice che attraversa Lazio e Marche e per consentire il transito dei mezzi di soccorso.

terremotoScuole chiuse Nei due capoluoghi non si segnalano particolari situazioni problematiche. A Terni il centralino della polizia di Stato non ha riscontrato richieste di interventi legati alla scossa sismica. Sempre a Terni il sindaco Di Girolamo ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di giovedì 27 ottobre. Stessa decisione è stata presa dal sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e da tutti i sindaci della provincia di Terni. In considerazione delle scosse di terremoto di mercoledì sera, la presidente Marini ha disposto ai sindaci la chiusura delle scuole nei comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Assisi, Foligno, Spello, Bevagna Montefalco Trevi, Sellano, Campello sul Clitunno, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Preci, Norcia, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco, Poggiodomo, Scheggino, Monteleone di Spoleto Cascia Ferentillo, Polino. Chiuse anche le facoltà universitarie. Nei restanti Comuni, a scopo cautelativo, i sindaci sono stati invitati a valutare l’eventuale chiusura dei plessi scolastici ricadenti nei propri territori al fine di garantire ogni forma di tutela alla cittadinanza. Il sindaco di Montone ha già fatto sapere di aver deciso la chiusura.

Ci si organizza per la notte

Ci si organizza per la notte

Marini La presidente Marini, impegnata stasera a Roma in una riunione con i presidenti delle altre tre Regioni interessate dal sisma del 24 agosto e il commissario alla Ricostruzione Vasco Errani, dopo la forte scossa di terremoto si è immediatamente messa in contatto i sindaci della Valnerina, in particolare con il sindaco di Norcia Nicola Alemanno che le ha rappresentato una situazione di grande preoccupazione. La presidente ha fatto immediatamente attivare tutte le procedure della Protezione civile per una verifica innanzitutto di eventuali persone coinvolte e sulle condizioni della popolazione, verifiche che – al momento – sono risultate negative. La presidente Marini ha annullato tutti gli impegni previsti per la serata di oggi e per domani e sta rientrando in Umbria. Giovedì effettuerà una verifica diretta della situazione determinata dalla nuova scossa di terremoto di stasera.

Il masso sulla strada

Il masso sulla strada

Paparelli e Chianella Il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli è invece a Preci – dove è crollato il rosone della chiesa – mentre l’assessore Giuseppe Chianella si trova a Norcia, dov’è crollata parte della cattedrale. Nella zona di Triponzo, in seguito alla seconda scossa delle ore 21.18, è caduto un masso di grosse dimensioni in mezzo alla strada statale Valnerina: a riferirlo è il vice presidente Paparelli, presente sul posto. La strada verrà probabilmente chiusa per consentire la messa in sicurezza.

Pievebovigliana

Pievebovigliana

La situazione Paparelli, raggiunto telefonicamente da umbriaOn, racconta di una situazione «ovviamente critica, soprattutto perché le persone sono molto spaventate e già duramente provate. Il centro Caritas di Preci (che può ospitare fino ad un centinaio di persone; ndr) è già operativo ed è pronto a dare sollievo a chi deciderà di trascorrere la notte lontano dalla propria abitazione. Con il sindaco abbiamo fatto un giro per le frazioni, che sono 18 nel Comune di Preci, ed abbiamo registrato l’aggravamento della situazione in alcune case già lesionate dalle precedenti scosse, ma la criticità maggiore è quella relativa alla viabilità e che dovrà essere affrontata fin dalle prime ore di domani, quando la luce del giorno permetterà di valutare con chiarezza il lavoro da fare».

Anas A causa delle scosse, conferma l’Anas, la strada statale 685 ‘delle Tre Valli Umbre’ è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni in località Biselli, tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, in seguito alla caduta di alcuni massi. Al momento il transito è consentito ai soli mezzi di soccorso. Il personale e i tecnici Anas sono sul posto per le operazioni di pulizia del piano viabile e per la verifica delle condizioni di sicurezza.

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