L’annuncio lo da Simone di Stefano, presidente del movimento ‘Sovranità’ e vice presidente di CasaPound: alle elezioni regionali umbre, «sarò il candidato alla presidenza della regione, in autonomia con una lista di Sovranità. L’Umbria è del resto una regione chiave nel panorama italiano, dato che qui ci sono tanti problemi che sono anche di rilevanza nazionale: dalle acciaierie di Terni svendute e abbandonate, ai problemi di immigrazione, droga e degrado che riguardano le principali città della regione. Storico feudo rosso, l’Umbria è anche una terra che per sua sfortuna ha sperimentato sulla sua pelle l’intreccio di clientelismo e affarismo che è tipico di questo tipo di amministrazioni».
Le ‘radici’ Proprio per questo merita, dice Di Sefano, «di rinascere e io mi impegnerò affinché questo accada, visto anche che i miei nonni, negli anni ’60, partirono da Roma per andare a lavorare alle acciaierie di Terni, quando ancora questa era una regione che dava lavoro e prosperità».
La Lega Quanto ai rapporti con la Lega Nord nella regione, Di Stefano chiarisce: «La rivoluzione politica portata avanti da Matteo Salvini, che resta il leader nazionale da contrapporre a Matteo Renzi, sembra trovare in alcuni enti locali una maggiore lentezza di attuazione e una totale mancanza di coraggio politico. Questo ci impone, laddove ciò accada, la scelta di un percorso autonomo che sia in grado di rappresentare le istanze sociali, identitarie e radicali che fanno parte di un progetto sovranista di ampio respiro». Pare di capire che ci sia un altro derby in arrivo.